Champions League
Leverkusen – Milan 1-0, Boniface castiga ma il Diavolo convince e recrimina | Le pagelle rossonere

Leverkusen-Milan, la squadra di Fonseca e’ coraggiosa ma cade nella ripresa per mano di Boniface. Dubbi per un rigore non concesso al Diavolo. Le pagelle rossonere.
Maignan 7: solo sul pallone di Boniface non può nulla. Nell’arco dei 90′ respinge la qualunque. In versione scudetto.
Emerson Royal 5,5: i clienti dalle sue parti sono tra i top in Europa, e lui va in difficoltà. Si fa saltare quasi sempre, anche se migliora nel secondo tempo.
Gabbia 7: brutti gli spauracchi la davanti, ma lui non crolla e sa tenere a bada Wirtz con esperienza.
Tomori 4,5: oltre a non convincere sul gol avversario, disputa una prestazione poco in concerto con il resto della difesa. Nella gestione del pallone conferma defezioni importanti.
Theo Hernandez 6: colpisce una traversa maligna che sgrana gli occhi degli avversari, spaventati dal fendente del francese. Bravi anche sulla difensiva.
Fofana 6,5: si vede sempre di più il suo lavoro di diga davanti alla difesa. Moncada lo ha preso per questo, e ora Fonseca (e Gabbia) iniziano a godere dei frutti.
Reijnders 5,5: in rossonero non ha la stessa letalità sotto porta rispetto a quando gioca per la sua nazionale. Nella prima frazione ha l’occasione di regalare il gol ai rossoneri, ma perde inspiegabilmente il tempo di gioco.
Pulisic 6,5: pur non splendendo, e’ sempre nel vivo del gioco e si applica come pochi. Va anche vicino al gol (dal 79′ Chukwueze 4: ingresso che non lascia il segno).
Loftus-Cheek 6: prestazione sufficiente, ma continua a non trovare la sua oasi di felicità in campo.
Leao 6: meglio nel primo tempo che nella ripresa, da apprezzare la sua coralità con i colleghi in attacco.
Abraham 5,5: può recriminare per un rigore su di lui che poteva starci, ma per il resto e’ più impegnato ad aiutare la squadra che a vedere la porta (dal 62′ Morata 6,5: più efficiente e più europeo dell’inglese, con lui le occasioni incrementano non di poco).
Paulo Fonseca 6: nel primo tempo il Diavolo rinuncia quasi in toto ad attaccare. La squadra si sveglia dopo il gol subito, che galvanizza le gambe degli interpreti. Non basta per evitare la sconfitta.
Champions League
Barcellona-Inter, le ultimissime sulle formazioni

Barcellona-Inter, i nerazzurri si giocano la stagione dopo il ko contro la Roma, arrivato domenica a San Siro. E’ la notte del riscatto, serve un risultato positivo in vista del ritorno, con i tifosi nerazzurri che sognano. Rientro dal 1′ Bastoni e Mkhitaryan così come Thuram, pronto a riprendersi la maglia da titolare, con le armi dalla panchina come Frattesi e Arnautovic, che serviranno a Inzaghi nella ripresa.
Barcellona-Inter, le probabili formazioni:
Barcellona (4-2-3-1): Szczesny; Koundé, Cubarsí, Martinez, Martin; de Jong, Pedri; Yamal, Olmo, Raphinha; Torres. All Flick
Inter (3-5-2): Sommer; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Martinez, Thuram. All. Inzaghi
Champions League
Inter, 113 milioni: il valore della Champions che fa sognare

Come spendereste 113 milioni di euro? Voi pensateci bene. Perchè nel frattempo l’Inter di Inzaghi ce li ha e ha un piano preciso: trasformarli in ambizioni.
La domanda che si è posta Calcio e Finanza e incuriosisce anche noi è una. Quanto ha guadagnato finora l’Inter dalla partecipazione alla Champions League 2024/25? Una cosa è chiara: a prescindere dagli esiti dei match e dall’andamento del campionato, la massima competizione europea è molto proficua per chi vi partecipa. Ma vediamo più nel dettaglio.
Un bilancio
Il primo assegno arriva dal bonus partecipazione, identico per ogni club: 18,62 milioni di euro già incassati dalle italiane. Ma non finisce qui. Con l’introduzione della nuova classifica unica, l’Inter ha già messo le mani su altri 9,7 milioni, frutto della sua posizione nel ranking stagionale. Chiaramente sono presenti anche bonus legati ai risultati. Quindi le squadre più alte in classifica, ricevono bonus più alti.
Ma da questa stagione le cifre sono cambiate: una vittoria vale 2,1 milioni, mentre un pareggio vale 700mila euro. Meno rispetto ai 2,8 milioni e 930mila euro delle passate edizioni. Come se non bastasse, ogni squadra ha ricevuto un premio in base al piazzamento nella classifica della fase iniziale. A chiudere il quadro dei ricavi c’è il nuovo pilastro “value”.
Le somme dal pilastro “value”
Introdotto dalla UEFA per unire il market pool e il ranking storico degli ultimi dieci anni: è legato al valore dei diritti TV nei vari Paesi. Il totale verrà suddiviso in due quote distinte, secondo un meccanismo di calcolo dettagliato.
La quota europea: la cui distribuzione si basa sul valore dei diritti TV in Europa. Si prende in considerazione sia l’importanza del mercato di ogni paese che la posizione di ogni clubnelle classifiche UEFA degli ultimi cinque anni.
E la quota non europea, legata al ranking storico/decennale. Da questa vengono esclusi i punti guadagnati per i titoli conquistati nella storia.

MARCUS THURAM E LAUTARO MARTINEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter: la cifra da vertigini
Tornando all’Inter. Gli incassi connessi alla Champions hanno già superato i 113 milioni di euro con il raggiungimento delle semifinali. Se la squadra dovesse arrivare in finale, la cifra potrebbe superare i 130 milioni.
Ecco il dettaglio dei ricavi stimati da Calcio e Finanza (inclusi i bonus per la qualificazione alla finale):
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Bonus partecipazione: 18,62 milioni di euro
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Posizione in classifica: 9,7 milioni di euro
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Quota europea: 24,02 milioni di euro
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Quota non europea: 7,36 milioni di euro
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Bonus risultati: 13,3 milioni di euro
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Il bonus per il 1°-8° posto: 2 milioni di euro
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Bonus ottavi di finale: 11 milioni di euro
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Bonus quarti di finale: 12,5 milioni di euro
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Il bonus semifinali: 15 milioni di euro
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Bonus finale: 18,5 milioni di euro
Totale: 131,92 milioni di euro. Ma quindi, voi, cosa ci fareste?
Champions League
Inter, con il Barcellona l’esperienza può essere un fattore

L’esperienza dei calciatori può fare la differenza in partite pesanti come può essere una semifinale di Champions League e l’Inter su questo parte favorita.
Una partita come quella di questa sera non si gioca solamente con la qualità tecnica dei calciatori, ma ha anche un grande peso la testa con la quale si affronta un evento di questo tipo. Uno dei punti di forza della squadra di Flick è sicuramente la futuribilità della rosa, composta da tantissimi giocatori giovani. In partite di questo tipo però, potrebbe anche rilevarsi come un’arma a doppio taglio, nonostante un giocatore del calibro di Lamine Yamal abbia ampiamente dimostrato di poter fare la differenza anche in finale degli Europei.
Inter-Barcellona, l’esperienza è dalla parte dei nerazzurri
La squadra di Inzaghi però, oltre ad avere un’età media ampiamente più elevata rispetto a quella degli spagnoli, ha dal canto suo una maggiore partecipazione a partite di questo tipo: mettendo le due rose a confronto, si nota che tra i giocatori dell’Inter ben 13 hanno già partecipato in prima persona ad una semifinale di Champions League, a differenza del Barcellona che ne ha coinvolti 6, meno della metà. Questo può essere un fattore non da poco che può dare ulteriore carica e consapevolezza alla squadra nerazzurra a poche ore di distanza da una partita così importante.
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