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Al termine di Atalanta-Real Madrid, l’allenatore nerazzurro, Gian Piero GAsperini,è intervenuto in conferenza stampa per commentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico della Dea dopo la sconfitta in Atalanta–Real Madrid.
Atalanta-Real Madrid, le parole di Gasperini
Interrogato sullo striscione per lui esposto dai tifosi, il tecnico ha commentato:
“All’inizio non me ne ero accorto perché ero concentrato sulla gara. In seguito, però, l’ho notato ed è stato davvero emozionante. Si trattava di uno striscione splendido, meraviglioso. Posso solo ringraziare queste persone che ci sostengono con un affetto così profondo. Mi sento intimamente legato a questa squadra e a questa città. Non vedo l’ora di rivedere le foto e i filmati per gustarmelo a fondo”.
Viene riportato il pensiero di un collega, secondo cui l’Atalanta è stata trasformata in un club di rilievo europeo, e ci si chiede se vi sia mai riflessione su questo traguardo, nonché quale sia il segreto dietro tale evoluzione:
“Devo ammettere che non ci penso mai. Sono completamente focalizzato sul presente e sul futuro. Ho ancora molto da fare e desidero continuare a migliorare questa squadra. Forse, un giorno, ci sarà tempo per riflettere su ciò che è stato costruito. Sono grato alla società che mi ha fornito gli strumenti necessari per realizzare le mie ambizioni calcistiche. Abbiamo compiuto enormi passi avanti e partite come quella di questa sera testimoniano il livello raggiunto. Tuttavia, sappiamo di dover ancora colmare alcune lacune per portare a casa certi risultati”.
Si sottolinea come la partita sia stata carica di emozioni e ci si domanda se vi sia soddisfazione piena per la prestazione offerta:
“Direi che la soddisfazione sfiora il 100%. Il risultato conta, e non averlo ottenuto lascia un lieve senso di amarezza. Tuttavia, sono estremamente soddisfatto dei miei ragazzi. Hanno interpretato la sfida al meglio, contro avversari di enorme valore. È stata una gara di grande spessore sia tecnico che atletico. Ora il mio obiettivo è sfruttare questa esperienza per compiere ulteriori progressi”.
Alla domanda sulla crescita della squadra, apparsa molto più vicina al Real rispetto a pochi mesi fa, il tecnico ha risposto:
“Abbiamo fatto passi da gigante, in particolare sul piano mentale. Ad agosto eravamo in difficoltà, con una rosa incompleta e vari problemi da risolvere. Ora abbiamo dimostrato di poter competere contro una delle formazioni più forti del mondo, mettendola in difficoltà e creando diverse occasioni. È una grande soddisfazione, ma siamo consapevoli di poter migliorare ancora”.
Sugli aspetti della gara che lasciano impressioni positive e negative:
“La capacità di rialzarci dopo un inizio non facile è ciò che ho apprezzato maggiormente. Abbiamo indotto il Real a ricorrere spesso a lanci lunghi e, in diversi momenti, abbiamo esercitato un buon controllo del match. Tuttavia, nel primo tempo ci è mancata un po’ di rapidità nell’impostazione e negli inserimenti, non sfruttando del tutto le opportunità. Nel secondo tempo la stanchezza si è fatta sentire, e loro hanno colto alcune situazioni a proprio vantaggio. Da partite simili si traggono sempre insegnamenti importanti”.
Viene sottolineato come il Real abbia saputo sfruttare le proprie individualità e gli viene chiesto cosa manchi all’Atalanta per raggiungere quel livello:
“Le individualità del Real sono determinanti. Mbappé è un fuoriclasse capace di indirizzare l’esito di una partita da solo. Noi stiamo lavorando per migliorarci su tutti i fronti, e il nostro collettivo ha già un grande valore. Però, per compiere l’ultimo salto, dovremo essere ancora più efficaci in determinate circostanze”.
Uefa Champions League ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Sul significato di Atalanta-Real Madrid in un palcoscenico come la Champions League:
“La Champions è davvero un’altra dimensione. Incontri di questo calibro sono un autentico spettacolo per chi li segue e una formidabile opportunità per chi li gioca. Devo fare i complimenti ai miei ragazzi e al Real Madrid: entrambe le formazioni hanno giocato con lealtà e senza inutili perdite di tempo, rendendo onore al calcio. Questa gara ha mostrato cosa significa esprimersi ai massimi livelli”.
L’allenatore, infine, conclude commentando l’oocasione last minute capitata sul piede di Retegui:
“Ho sperato, come tutti, che potesse arrivare il pareggio. È stato un vero peccato, perché avrebbe premiato una prestazione straordinaria. Ma il calcio è fatto anche di episodi, e questa volta non abbiamo ottenuto ciò che volevamo. Rimane comunque l’orgoglio per quanto siamo riusciti a mostrare”.