Il centrocampista del Manchester City Rodri ha preso parte alla conferenza stampa pre-gara in vista dell’impegno di domani in Champions League contro l’Inter.
Di seguito un estratto delle sue parole.
ei stato nominato al Pallone d’Oro e sei considerato tra i potenziali vincitori, pur non essendo un attaccante. Cosa provi?
“Sono davvero molto contento per tutto quello che mi è successo nell’ultimo anno, aver vinto gli Europei con il mio Paese è un sogno realizzato. È la conseguenza della continuità nel lavoro, della voglia di non mollare mai. Sento che la gente stia riconoscendo il mio lavoro, non è qualcosa a cui penso. Sarebbe un sogno, ovviamente, perché non ho mai pensato di poterci arrivare. So di non giocare in una posizione abituale per un premio come questo: penso ci ricordi che il calcio può essere meraviglioso a prescindere dagli attaccanti.”
Si parla tanto di quante partite si giocheranno in questa stagione, qual è un numero giusto secondo te?
“Non so dire un numero esatto, di sicuro non 70. Credo che un giocatore possa dare il suo meglio tra le 40 e le 50 partite, dopodiché il livello medio delle prestazioni crolli. Nella mia opinione il numero di partite che giocheremo in questa stagione è troppo elevato, credo che non tutto debba dipendere dai soldi o dal marketing. Io quando riposo gioco meglio, e penso che la gente voglia vedere un calcio di qualità migliore.”
C’è un tema di calo della qualità del calcio da questo punto di vista?
“Penso che si veda già a inizio stagione, sono d’accordo. Bisogna capire quali sono gli obiettivi: io giocherei meno ma meglio.”
Arriverà un punto in cui i calciatori arriveranno alla rottura vera e propria?
“Sì, e penso che ci siamo vicini. Penso che tutti i giocatori abbiano la stessa idea, chiedete a chi volete. Arriverà un momento…ma non so cosa succederà. È qualcosa che ci preoccupa.”
Calhanoglu si è messo al primo posto tra i registi, con te al secondo posto. Qual è la tua classifica?
“È la sua opinione e la rispetto, non sono qui per giudicare altri giocatori. Per quello ci siete voi che lo fate di professione. Io voglio essere il meglio, mi alleno e gioco per questo, ma non mi metto a fare classifiche.”
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