Champions League
Midtjylland-Atalanta: probabili formazioni e dove vederla
L’Atalanta di Gasperini si rituffa nelle emozioni della Champions partendo dal Nord, dalla Danimarca: sarà Midtjylland-Atalanta alle ore 21 di mercoledì 21 la partita inaugurale per gli orobici del Girone D, dove sono inserite anche Liverpool e Ajax. I nerazzurri dovranno dimostrare di aver smaltito la scoppola subìta a Napoli nell’ultimo incontro di campionato. A dirigere l’incontro sarà l’arbitro portoghese Artur Dias.
Qui Midtjylland
Il tecnico danese Brian Priske dovrebbe attenersi al modulo di riferimento 4-2-3-1 per affrontare l’Atalanta. Davanti al portiere Hanse, nella difesa in linea a 4 Sviatchenko e Scholz saranno i due centrali, con Andersson e Paulinho esterni bassi. In mediana ci sarà la coppia Evander-Cajuste. Il riferimento avanzato è il possente guineano Kaba con Dreyer, Pione Sisto e Mabil a supporto sulla trequarti.
Qui Atalanta
Per la partita di Champions Gasperini potrebbe provare la doppia punta: i colombiani Zapata e Muriel potrebbero giocare insieme dal primo minuto col solo Gomez a giocare sulla trequarti. Il centrocampo a quattro vede De Roon e Freuler giostrare da interni, con Hateboer a destra e Gosens a sinistra. In difesa davanti a Sportitello, Toloi, Djimsiti e Palomino nella difesa a tre.
Probabili formazioni
MIDTJYLLAND (4-2-3-1): Hansen; Andersson, Sviatchenko, Scholz, Paulinho; Evander, Cajuste; Dreyer, Pione Sisto, Mabil; Kaba. Allenatore, Priske.
ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; A. Gómez; D. Zapata, Muriel. Allenatore, Gasperini.
Dove vederla
Midtjylland-Atalanta è un’esclusiva Sky, trasmessa sui canali 204 e 253 del satellite e 484 del digitale terrestre. Inoltre per gli abbonati ai servizi è possibile seguirla in streaming con le app Sky go e Now tv.
Champions League
Champions League, la Super Diretta Gol è un successo: i numeri
La league phase della Champions League è terminata con alcuni colpi di scena. Il più grande però riguarda gli ascolti registrati da Sky Sport per l’occasione.
La maxi diretta gol andata in scena per seguire contemporaneamente tutte e 17 (l’Inter era esclusiva Prime Video) è stata un vero successo e ha fatto registrare grandi numeri.
Champions League, Diretta gol da record
Durante la serata di mercoledì infatti, con tutti match in contemporanea alle 21, l’emittente ha registrato oltre due milioni di spettatori medi per il programma di aggiornamenti live.
Un risultato incredibile che dimostra quanto il nuovo format della Champions League abbia attirato e incuriosito gli appassioanti, dando vita a un grande spettacolo ma anche a un gran finale.
Il Manchester City era fuori dalla competizione a 45′ dalla fine mentre le italiane, eccetto l’Inter, sono state rimandate ai playoff. La UEFA era sicura che sarebbe aumentata la componente sorpresa e così è stato, inoltre il post partita ha totalizzato 898.000 spettatori, registrando il miglior ascolto dal 2019.
Champions League
Inter, gli incassi della Champions sono pazzeschi: i numeri
L’Inter vola agli ottavi e fa il pieno di ricavi: un successo in campo e nei conti.
I nerazzurri hanno conquistato la qualificazione diretta agli ottavi di finale con 19 punti ottenuti nelle prime otto partite, evitando così l’insidioso passaggio dai playoff. A suggellare il traguardo è stato il netto successo per 3-0 contro il Monaco a San Siro, firmato dalla tripletta del capitano Lautaro Martinez. Un risultato che consente ai nerazzurri di riposare e prepararsi al meglio per la fase a eliminazione diretta, dove potrebbero affrontare squadre come Juventus o Milan.
Inter, arriva un bottino da quasi 86 milioni di euro
Oltre ai successi sul campo, l’Inter può festeggiare anche sotto il profilo economico. Secondo le stime elaborate dal sito specializzato Calcio e Finanza, il club nerazzurro ha già incassato 86 milioni di euro grazie al percorso europeo. Un tesoro che contribuirà in modo significativo alla stabilità finanziaria della società.
Ecco il dettaglio degli incassi ottenuti dall’Inter fino agli ottavi di finale:
- Bonus partecipazione: 18,62 milioni di euro;
- Posizione in classifica unica: 9,7 milioni di euro;
- Quota europea (diritti tv continentali): 24,02 milioni di euro;
- Quota non europea (ranking storico decennale): 7,36 milioni di euro;
- Bonus risultati (vittorie e pareggi): 13,3 milioni di euro;
- Bonus per il piazzamento tra le prime otto squadre: 2 milioni di euro;
- Bonus per la qualificazione agli ottavi di finale: 11 milioni di euro.
Inoltre, quest’anno, la UEFA ha introdotto nuove regole per la distribuzione dei premi, con un sistema che tiene conto di più fattori rispetto al passato. Tra questi, il “pilastro value” che accorpa market pool e ranking storico, suddividendo gli introiti in due segmenti:
- Quota europea: basata sul valore del mercato dei diritti televisivi nel continente, ponderata con il ranking UEFA degli ultimi cinque anni.
- Quota non europea: legata al ranking storico decennale del club, ma escludendo i punti ottenuti grazie ai titoli vinti in passato.
Champions League
Juventus, delusione e fischi: già finita l’era Motta?
Juventus, quello di ieri sera è un ko che fa rumore. Il gioco è stato del tutto assente, i tifosi sono stati delusi e filtrano dubbi sulla gestione tecnica.
La Juventus di Thiago Motta esce dall’Allianz Stadium sotto una pioggia di fischi dopo la sconfitta per 0-2 contro il Benfica nell’ultima giornata della prima fase della Champions League. Un risultato che, pur non compromettendo del tutto il cammino europeo dei bianconeri, evidenzia limiti preoccupanti dal punto di vista del gioco e della solidità tattica. La squadra torinese, infatti, si troverà costretta ad affrontare un playoff ostico contro una tra PSV e Milan per provare a proseguire la corsa nella competizione.
Juventus, la panchina di Motta è “salda”, per ora…
Nonostante il deludente andamento recente – con tre sconfitte pesanti in un mese tra Supercoppa (contro il Milan), campionato (contro il Napoli) e Champions League (contro il Benfica) – la posizione di Thiago Motta non sembra essere in discussione. Secondo fonti vicine alla società, il CFO Cristiano Giuntoli non ha intenzione di sollevare l’allenatore dall’incarico. L’obiettivo resta quello di dare tempo al tecnico italo-brasiliano per lavorare sulla squadra e sviluppare le sue idee di gioco, evitando decisioni affrettate. Tuttavia, la pressione si fa sempre più intensa e il clima alla Continassa è tutt’altro che sereno.
Tuttavia, le problematiche emerse contro il Benfica sono lo specchio di una squadra ancora priva di un’identità chiara. L’assenza di una difesa solida è tra i principali punti deboli: l’incredibile scelta di schierare tre centrocampisti (Locatelli, McKennie e Weah) su quattro elementi della retroguardia è stata una decisione discutibile che ha esposto la squadra a pericoli costanti. Inoltre, le partenze di giocatori chiave come Danilo hanno lasciato un vuoto difficile da colmare, con il mercato di gennaio che diventa sempre più cruciale per aggiungere rinforzi in difesa.
Il malumore cresce tra tifosi e società
L’ambiente juventino è carico di tensione. La pazienza dei tifosi inizia a esaurirsi e la delusione è palpabile, con fischi e critiche che si fanno sempre più insistenti. Anche la dirigenza, pur mantenendo fiducia nel progetto Motta, non può ignorare i numeri preoccupanti. Nelle ultime otto partite tra campionato e Champions League, la Juventus ha raccolto un solo successo, quello contro il Milan in Serie A. Un numero preoccupante, che non può passare inosservato.
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