Champions League
Milan, Fonseca: “Liverpool fra le migliori d’Europa. Theo e Leao…”

Fonseca parla prima della partita di Champions contro il Liverpool. La sfida con i Reds e il derby sono fondamentali per lo sviluppo della stagione del Milan.
L’allenatore rossonero Paulo Fonseca ha speso delle belle parole per la sua squadra dopo la partita contro il Venezia. Il Milan ha disputato un’ottima partita contro la squadra neopromossa, chiudendo i conti già nel primo tempo con un sonoro 4-0. La squadra, secondo l’allenatore, è in continua crescita e ora trova davanti a sé due test di massima difficoltà: la sfida contro il Liverpool e il derby contro l‘Inter.
Milan, le parole di Fonseca
Di seguito le parole del tecnico portoghese.
San Siro
“Sono sicuro di sì, il sostegno dei nostri tifosi è sempre importante per noi, come lo è stato sabato quando siamo arrivati allo stadio, durante e dopo la partita. Per noi è fondamentale il sostegno dei nostri tifosi. Abbiamo bisogno di sentire l’amore dei nostri tifosi”.
Venezia
“Penso che le vittorie portino sempre fiducia a giocatori e i tifosi. Sarà una partita diversa. È importante aver vinto col Venezia, penso che stavamo crescendo anche prima di sabato ma le vittorie portano fiducia soprattutto ai giocatori”.
Liverpool
“È una grandissima squadra, è una delle squadre più forti in questo momento in Europa. Ha un gioco posizionale molto forte e individualità che conosciamo tutti. Dovremo essere una squadra difensivamente perfetta per vincere. In Champions contro questo tipo di squadre non possiamo sbagliare: se sbagliamo una volta loro fanno gol. Dovremo essere una squadra completa nel difendere per poi poter attaccare con stabilità. In questo momento, per me, è una delle squadre più forti d’Europa. Vedo la partita di domani come un’opportunità per la squadra per dimostrare che sta imparando e crescendo. È una grande opportunità poter giocare contro il Liverpool, porta cose diverse rispetto a quello che abbiamo qui in Serie A e da la possibilità ai giocatori far vedere come stanno crescendo”.
Cardinale
“Parlo sempre con Gerry, prima e dopo le partite siamo sempre in contatto, è normale. Quello di cui abbiamo parlato rimane tra di noi”.
Ibra
“Con Zlatan ho parlato di quello di cui parliamo normalmente: l’atmosfera, la gara, la squadra. Nulla di diverso”.
Turnover
“Possono giocare gli stessi giocatori ma posso anche avere in testa la possibilità di cambiare. Questa settimana abbiamo tre partite e devo pensare a tutte le partite. Domani è la più importante perché è la prossima, ma non posso dimenticare che abbiamo il derby nella prossima partita di Serie A”.
Equilibrio
“Loro sanno che la prima cosa di cui parlo è che la miglior difesa è non perdere palla. Credo molto che in futuro questa squadra può essere molto dominante. Stiamo già facendo qualcosa, ma voglio esserlo ancora di più. Per me difendere bene vuol dire non perdere palla, poi quando non abbiamo palla è importante avere una squadra che difende bene insieme, soprattutto in queste partite”.
Pronostico
“Una domanda sempre molto particolare per me. Possiamo dire tutto, le parole sono parole, quello che conta è quello che facciamo in campo. Quello che sentiamo è la cosa più importante, quello che sentiamo è che possiamo e vogliamo vincere contro il Liverpool”.
Theo e Leao
“Tutte le partite devono essere le notti di Theo, Leao, Alvaro e della squadra. Si parla tanto di individualità quando per me la cosa più importante è giocare come squadra. Ovviamente quando siamo forti come squadra le individualità sono più facilitate a fare cose. Mi piace di più parlare di squadra”.
Reijnders e Loftus
“Mi è piaciuta questa struttura, possiamo rivederla in futuro. Ovviamente ogni partita ha una strategia diversa. Mi è piaciuta non solo offensivamente ma anche difensivamente. Per me è importante il gioco posizionale. Ora dobbiamo migliorare le connessioni tra i vari giocatori, ma mi è piaciuto”.
Fofana
“Fofana è arrivato più tardi, non abbiamo tanto tempo di lavoro con lui, non possiamo aspettarci un Fofana perfetto adesso: anche perché fa un ruolo diverso da quello che faceva al Monaco. Sta migliorando dettagli importanti, lo vedo in crescita. Ci credo molto, sarà molto importante per la squadra, dobbiamo capire però che è arrivato adesso e ha bisogno di tempo di adattarsi alla Serie A, che è differente dalla Francia”.
Slot
“Slot è arrivato adesso e hanno anche giocatori diversi. Penso che non ci siano tante differenze. Ha cose che sono molto simili come il modo di difendere. Il gioco sugli esterni è molto diverso, mentre il modo di recuperare palla e attaccare alti è molto simile”.
Bennacer
“No, penso che abbiamo tanti centrocampisti. Abbiamo avuto l’infortunio di Bennacer ma abbiamo anche tanti giovani come Zeroli, Vos che è arrivato adesso ed è molto valido. Penso che abbiamo buoni giocatori in questa posizione”.
Pastéis de nata
“(Ride, ndr) Se vinco le due partite porto in conferenza prometto che vi porto i pastéis de nata (tipico dolce portoghese, ndr)”.

PAULO FONSECA SORRIDENTE ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
Champions League
Barcellona, Yamal: “Vogliamo dimostrare all’Inter che squadra siamo. Loro fortissimi in difesa”

Il giovane talento del Barcellona, Lamine Yamal, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del delicato match d’andata di Champions contro l’Inter.
Lamine Yamal si prepara ad affrontare la sua prima semifinale di Champions League. Il giovanissimo talento spagnolo è intervenuto in conferenza stampa, assieme al tecnico del Barcellona, alla vigilia del primo round della semifinale di Champions contro l’Inter di Simone Inzaghi, in programma domani, mercoledì 30 aprile, alle ore 21.
Il match d’andata di giocherà in terra spagnola, con il ritorno, fissato tra una settimana a San Siro.
Barcellona, le parole di Yamal
Prima volta in semifinale di Champions, che sentimenti?
“C’è tanta voglia di vincerla, vogliamo dimostrare che squadra siamo e vogliamo provare a vincere tutto”.
Prepari qualche sorpresa particolare sui social per questa partita?
“Beh, è una cosa che faccio per passare il tempo, per non annoiarmi a casa”.
Quale compagno di squadra ti ha sorpreso in questa stagione?
“Beh, ovviamente Pedri e Raphinha sono incredibili. Però penso che anche Inigo e Frenkie (Martinez e De Jong, ndr) stanno facendo una stagione fantastica”.
Al di là del tuo talento, cosa ti piacerebbe che dicessero di te?
“Mi piacerebbe dicessero che sono un bravo giocatore e una persona rispettosa e rispettata. La cosa più importante è l’educazione, come mi hanno insegnato i miei giocatori a casa”.
Cosa temete di più dell’Inter domani? Magari la fase difensiva molto solida…
“Tutti sanno che in difesa è una squadra molto forte, che ha nelle transizioni il proprio principale punto di forza. Però anche noi siamo bravi, specie nel palleggio. dovremo fare di tutto per passare come squadra”.
Cento partite ufficiali a neanche 18 anni. Cosa significa?
“Credo che sia una gran cosa raggiungere questo traguardo in un club grande come il Barcellona. Non è una cosa da tutti, e credo che sia importante la continuità. È la cosa a cui do più valore in questo momento”.
Hai già vinto tutto, manca la Champions. Ogni tanto soffri di vertigini?
“No, perché altrimenti non sarei d’aiuto ai miei compagni. Ho la motivazione e la fiducia che servono per preparare partite così, la paura resta fuori”.
Dietro i successi, i sorrisi, i balli, senti la pressione? O fa parte del talento innato che hai?
“Io non la chiamerei pressione, un ambiente vissuto come quello dopo la Copa del Rey è una cosa da godere. Sono esperienze nuove, belle, che vanno vissute”.
Vedendo la reazione al secondo gol del Real Madrid, la sensazione è che questa squadra possa superare ogni sfida. Avete questa sensazione?
“Sì, l’altro giorno abbiamo sofferto tanto a livello fisico: eravamo stanchissimi, ma credo che valga per tutti in una finale con il Madrid e credo che a quel punto faccia il cuore, più delle gambe. A volte in stagione è mancato, questa volta no”.
L’Inter viene da tre ko consecutivi, voi state benissimo nel morale.
“Credo che una semifinale di Champions sia un contesto molto diverso da quello di una partita di campionato. Penso che daranno il massimo come noi”.
Come hai vissuto la giornata di ieri con il blackout?
“Non sapevo che fare, sono stato tutta la giornata qui alla ciutat esportiva. Il blackout ci ha innervosito tutti, ma stavamo pensando alla semifinale ed è quello che conta”.
Alla tua età Messi aveva giocato 7 partite nel Barça, tu domani 100. Come vivi questo confronto?
“Non mi paragono a lui, perché non mi paragono con nessuno e figuriamoci con Messi. Lascerei perdere. Noi pensiamo solo a migliorare ogni giorno di più, i confronti non hanno senso e figuriamoci se con Messi: lo ammiro, perché è il miglior giocatore della storia. Ma senza fare paragoni”.
Senti che questa può essere l’era di Lamine Yamal? Messi in tre partite con l’Inter non ha mai segnato…
“Beh, vediamo (ride, ndr). Spero che sia l’era del Barça, e di Lamine nel Barça. Messi non ha segnato con l’Inter, ma con tante altre squadre: spero di farlo anche io”.
Come gestisci alla tua età il fatto di essere una stella?
“Io credo che nel calcio non ci sia età, è uno sport che valuta la qualità di ognuno. Conta essere pronti, allenati: non c’è una questione di età. Noi lo dimostriamo: siamo giovani e giochiamo a livello alto”.
C’è un giocatore dell’Inter che ti piace particolarmente?
“Beh, Lautaro è uno dei giocatori che mi piacciono di più. L’Inter è un mix di giocatori, quando ha il possesso sa giocare molto bene ed è una delle migliori d’Europa in contropiede, è una squadra che mi piace molto vedere”.
Che consigli ti ha dato e ti dà Raphinha?
“La risposta sarebbe molto lunga, posso dire che mi ha dato un consiglio di cui avevo bisogno, su una cosa personale che sapeva solo lui. Mi ha aiutato molto, è un veterano e ha tanta esperienza: è importante che uno come lui si interessi ai giovani”.
Quanto è importante il sacrificio visto nella finale con il Real?
“Noi siamo cresciuti al Barcellona, ne sentiamo i colori e vogliamo che la squadra vinca. Non è la stessa cosa venire da fuori o essere cresciuti nella Masia: un Clasico non è una gara come le altre per noi”.
Champions League
Barcellona, la rifinitura pre-Inter: Balde, Casadó e Lewandowski assenti

Il Barcellona si prepara alla sfida di Champions League contro l’Inter, ma deve fare i conti con gli infortuni di Balde, Casadó e Lewandowski.
Il Barcellona è pronto a sfidare l’Inter in Champions League, presso il centro sportivo Joan Gamper. Dopo l’importante vittoria in Copa del Rey, i blaugrana si trovano però a dover affrontare diverse assenze in vista della semifinale di andata.
Tra gli assenti spiccano i nomi di Marc Casadó, Robert Lewandowski e Alejandro Balde, che non saranno disponibili per la gara. Lewandowski, in particolare, soffre di un infortunio al muscolo semitendinoso della coscia sinistra riportato nel corso della partita contro il Celta de Vigo lo scorso 19 aprile. Non è ancora stata fissata una data precisa per il suo rientro.
Per ciò che riguarda il difensore Alejandro Balde, il giocatore è attualmente in cura per una lesione al bicipite femorale distale della gamba sinistra, subita durante la sfida del 19 aprile contro il Leganés. Lo staff medico sta lavorando per garantire la sua presenza nel match di San Siro di martedì 6 maggio. Anche Marc Casadó, fermo da tempo per infortunio, non ha partecipato all’ultima seduta di allenamento.
L’allenamento della vigilia del Barcellona: gli assenti
Il Barcellona si prepara alla partita contro l’Inter in vista della semifinale di andata di Champions League. Tra gli assenti, oltre a Lewandowski, Balde e Casadó, si segnala anche l’inizio ritardato dell’allenamento di Hansi Flick, che ha preferito dedicare i primi 45 minuti alla visione video con i suoi giocatori.
Dopo la finale di Copa del Rey vinta contro il Real Madrid, la squadra blaugrana cerca di mantenere lo spirito positivo nonostante le assenze. Durante l’allenamento, ha fatto la sua comparsa tra i pali il giovane portiere Ander Astralaga, che si è allenato insieme a Ter Stegen, Szczesny e Iñaki Peña. Presente anche il centrocampista tedesco Noah Darvich, in arrivo dal Barcellona Atlètic.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
Champions League
Inter, le ultime in vista del Barca: Pavard ko Thuram è recuperato

L’Inter si sta preparando al meglio per giocarsi la sfida in Champions contro il Barcellona e sono emersi novità importanti nella rifinitura di stamattina
Inter, la situazione in vista del Barcellona

MARCUS THURAM ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’Inter di Simone Inzaghi si sta preparando al meglio in vista della semi-finale di andata di Champions League contro il Barcellona che si disputerà mercoledì 30 aprile alle 21:00 allo stadio Montjuic.
In vista del match contro la formazione allenata da Flick non sarà a disposizione per infortunio il difensore francese Benjamin Pavard mentre ci sarà l’attaccante transalpino Marcus Thuram che ha recuperato dai problemi fisici e sarà pienamente a disposizione di mister Inzaghi.
Per quanto riguarda la formazione che dovrà scendere in campo contro i Balugrana Bisseck è favorito per sostituire Pavard e a completare il reparto difensivo davanti a Sommer ci saranno Acerbi e Bastoni.
Sugli esterni a sinistra Carlos Augusto insidia Di Marco mentre a destra confermato Dumfries. In mezzo al campo confermato il terzetto Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan mentre in attacco a fianco a Lautaro Martinez il favorito sembra Arnautovic con Thuram che dovrebbe partire dalla panchina.
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