Champions League
Milan-Girona, le ultimissime da San Siro
E’ tutto pronto a San Siro, dove si sfideranno Milan e Girona per la penultima giornata di Champions League. I rossoneri di Sergio Conceicao sognano di entrare tra le prime otto.
Un Milan in crisi in campionato e reduce da un pesante 2-0 in casa della Juventus sfida questa sera il Girona per il penultimo atto di questa prima fase di Champions League.
I rossoneri occupano il quindicesimo posto nella classifica generale con 12 punti raccolti. Dopo l’inizio stentato, i ragazzi di Conceicao sono, almeno in Europa, in evidente crescita.
Dall’altra parte, invece, gli spagnoli sono quasi fuori da tutto, ma proveranno comunque a rendere difficile la vita ai padroni di casa.
Probabili formazioni
Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Gabbia, Pavlovic, Hernandez; Fofana, Bennacer; Musah, Reijnders, Leao; Morata. Allenatore: Conceicao.
Girona (4-2-3-1): Gazzaniga; Martinez, Lopez, Krejci, Blind; Romeu, Martìn; Tsygankov, Asprilla, Gil; Ruiz. Allenatore: Michel.
La squadra arbitrale
Arbitro: Tobias Stieler
Assistenti: Cristiano Gittelmann/Mark Borsch
Quarto ufficiale: Matthias Jöllenbeck
Var: Sören Storks
Avar: Bastian Dankert
Champions League
Barcellona, Raphinha risponde agli insulti dopo la partita
Raphinha si difende dopo gli insulti: “Se mi rispettano, li rispetto”. L’attaccante brasiliano del Barcellona si è sfogato sui social.
Le parole di Raphinha dopo la partita
Dopo la recente partita giocata dal Barcellona, Raphinha ha deciso di rispondere pubblicamente agli insulti ricevuti dai tifosi avversari. L’attaccante brasiliano non ha esitato a esprimere il suo disappunto, dichiarando: “Mi hanno insultato alla fine del match, io ho risposto”. Il brasiliano ha sottolineato che il rispetto è reciproco, affermando: “Se mi rispettano, li rispetto”.
La reazione sui social media
Le dichiarazioni dell’attaccante verde-oro hanno generato un vivace dibattito sui social media. Molti fan hanno mostrato sostegno all’attaccante, mentre altri hanno criticato la sua reazione. L’ex-Leeds ha anche espresso il suo desiderio che i tifosi comprendessero la situazione, invece di ricorrere agli insulti. Questo episodio evidenzia l’importanza del dialogo e del rispetto reciproco tra giocatori e tifosi.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano.
🚨⚠️ Raphinha: “They insulted me at the end of the match, I insulted them back”.
“If they respect me, I respect them. In my opinion they could have understood the situation, but they preferred to insult me”. pic.twitter.com/rw2kHLMhOE
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 21, 2025
Champions League
Il Bologna torna alla vittoria in Europa dopo 60 anni!
Il Bologna rompe finalmente il digiuno anche in Champions League. Tornando a vincere dopo 60 anni quando la competizione si chiamava ancora Coppa dei Campioni
Dopo che nella scorsa stagione il Bologna aveva ottenuto una storica qualificazione in Champions League, pochi erano quelli che pensavano avessero potuto confermare quanto di buono fatto nella stagione prima, specialmente dopo anche il cambio in panchina. Ma così non è. Attualmente infatti il Bologna a fronte di grandi scelte societarie che hanno portato la squadra ad un inaspettato sesto posto (seppur con una gara in meno) nonostante si trovasse quest’estate senza praticamente i suoi migliori giocatori, avendo perso proprio come nella stagione ancora precedente i suoi grandi protagonisti proprio a ridosso del mercato.
Nella giornata di ieri è arrivata l’ennesima soddisfazione di una grande stagione. La prima vittoria in Champions League che mancava ormai da 60 anni, quando la competizione prendeva ancora il nome di Coppa dei Campioni e si decidevano gli spareggi con le monetine.
Bologna-Borussia Dortmund
La squadra di Italiano conquista finalmente i primi 3 punti in Champions League battendo in rimonta il Borussia Dortmund. I tedeschi passano in vantaggio per primi, grazie ad un rigore di Guirassy a seguito di un contatto giudicato eccessivamente pericoloso dall’arbitro che decide appunto di concedere il rigore. La reazione del Bologna non si fa attendere: Ndoye cade in area, ma Gozobuyuk (arbitro della partita) nonostante venga richiamato dagli assistenti in sala Var decide di non replicare la scelta presa in precedenza e di non concedere quindi il penalty, innescando così nei rossoblu una reazione a catena.
Alla ripresa dopo una grande occasione con Castro che esce di poco al lato, il Bologna riesce finalmente a pareggiare con il subentrato Dallinga che infila il rete il cross di Odgaard alle spalle di Kobel. Da lì in poi si era capito che non c’è ne sarebbe stato per nessuno, il Bologna infatti inizia ad attaccare a testa bassa provando a mettere per la prima volta in questa competizione la testa avanti. Passano pochi minuti e il Bologna trova il goal con Iling-Junior, entrato a causa del risentimento muscolare ai danni di Orsolini, che regala così al Dall’Ara un ultima gioia prima della ormai certa eliminazione europea.
I grandi meriti della società
Nonostante ovviamente sia la squadra composta dai giocatori a scendere sul campo, i grandi meriti di questo capolavoro vanno certamente anche coloro che sono stati in grado di mettere questa squadra in campo, costruendo e credendo ogni giorno in un organico capace di ottenere simili risultati.
I nomi, nonchè gli artefici di questo grande capolavoro sono principalmente 4: A partire dal Joey Saputo, presidente della squadra, che investendo in dieci anni circa un totale di trecento milioni ha creato una squadra incredibile capace di conquistare grandi soddisfazioni. Ovviamente saputo in assenza di Fennucci, Sartori e Di Vaio non sarebbe mai stato in grado di creare tutto da solo. Il trio che compone la società infatti credendo fin da subito nell’ambizioso progetto è riuscito a dare vita ad una vera e propria rivoluzione in campo sportivo.
Menzione d’onore inoltre al compianto Sinisa Mihajlovic, colui da cui è partito il tutto. La grande forza instillata dal serbo nelle mentalità dei giocatori, che nonostante la nota malattia era sempre rimasto vicino alla squadra, è sicuramente stata la forza in più che ha permesso al gruppo di raggiungere tutto ciò che è stato ottenuto.
Champions League
Barcellona, Raphinha: “Orgoglioso di essere al Barça, darei tutto per questa squadra”
Dopo la vittoria contro il Benfica Raphinha ha espresso il proprio orgoglio per il Barcellona, dichiarando di essere pronto a dare tutto per la squadra.
Raphinha, stella del Barcellona, ha recentemente dichiarato di vivere il suo miglior momento in carriera. L’ala brasiliana non ha nascosto l’orgoglio di far parte di una squadra così prestigiosa, sottolineando l’unità e la determinazione che caratterizzano il gruppo. “Posso uccidere e morire per questa squadra”, ha affermato con passione, evidenziando il suo totale impegno e dedizione verso il club catalano.
L’importanza di Raphinha per il Barcellona
Il ruolo di Raphinha nel Barcellona è diventato sempre più centrale, dimostrando di essere un elemento chiave sia in campo che nello spogliatoio. Il suo contributo è stato fondamentale nelle recenti vittorie del club, e le sue parole riflettono una mentalità vincente che potrebbe portare il Barça a nuovi traguardi. La sua dichiarazione d’amore per la squadra è stata accolta con entusiasmo dai tifosi, che vedono in lui uno dei leader del futuro.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🔵🔴✨ Raphinha: “Yes, it’s my best moment. I’m proud to be at Barça and proud of this team”.
“I can kill and die for this squad”. pic.twitter.com/SeziY1qI56
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 21, 2025
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