Champions League
Milan, la stagione passa per la doppia sfida con il PSG
La stagione del Milan passa per la doppia sfida di Champions League contro il PSG. E passa, parimenti, attraverso l’utilizzo di Florenzi al posto del buon Calabria, nonché per il il differente utilizzo di Tomori, da invertire invertire con Thiaw.
Tutto ciò potrebbe aiutare Stefano Pioli ed il Milan ad affrontare il Paris Saint-Germain.
Infatti, qualora contro i parigini la squadra di mister Pioli dovesse portare a casa anche due soli pareggi, il futuro nella massima competizione europea non sarebbe pregiudicato ma, piuttosto, ancora alla portata.
Perché il PSG ha ‘solo’ un punto in più rispetto ai rossoneri e dovrebbe per forza di cose vincere anch’esso entrambe le sfide che gli restano da qui alla fine della fase a gironi per avere la matematica certezza della qualificazione agli ottavi di finale.
Cosa per nulla facile considerata la pesante sconfitta rimediata Oltremanica contro il Newcastle. In parole povere: dovrebbe vincere contro i succitati a Parigi ed, impresa non da poco, espugnare Dortmund.
Ai rossoneri, repetita iuvant, ‘basterebbe’ altresì un doppio pareggio per mantenere accese, nonostante tutto, nonostante possa sembrare arduo sostenerlo, le speranze di qualificazione alla fase successiva.
Poiché, se la matematica non è un’opinione, il club rossonero diverrebbe artefice del proprio destino qualora facesse bottino pieno negli ultimi due match contro il Newcastle in Inghilterra e contro il Borussia Dortmund in Italia.
Ebbene sì, raggiungerebbe anzitempo il primo obiettivo minimo posto dalla società. Con un la possibilità, perché no, di ricorrere ad un ampio turn-over, data la ampiezza della rosa attuale, nonché grazie alla possibilità concessale dai punti fino ad ora accumulati, anche inaspettatamente, in campionato.
Cionondimeno, e perché no, il Milan potrebbe persino uscire dal doppio confronto con la formazione di Mbappé con più di due ‘soli’ punti ma, addirittura, con tre (se non, dita incrociate, ancor più). In tal caso potrebbe addirittura puntare a passare il girone in qualità di prima classificata.
Perché il PSG dovrebbe far bottino pieno soprattutto contro il Newcastle, e perché il Newcastle, in caso contrario, passerebbe il turno senza problema alcuno. Mentre, a mio modo di vedere, purtroppo per i BVB, salvo miracoli sportivi, non dovrebbero esserci più possibilità.
Naturalmente, tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare. Una mare in tempesta. Ed il timoniere Stefano Pioli sarà chiamato a far di necessità virtù. Dovrà, per farla breve, inventarsi qualcosa dopo aver studiato ben bene punti di forza e punti di debolezza della propria formazione.
Per quel che mi riguarda, stando sul pezzo, e parlando dell’immediato, dovrebbe pensare alla doppia sfida contro Mbappé, 1. Schierando Florenzi al posto del fuori forma Calabria e 2. Invertendo i due centrali di difesa, posizionando Tomori affianco allo stesso Florenzi e Thiaw accanto a Theo Hernandez.
Perché pare evidente come il ritrovato periodo di forma dell’ex romanista possa rivelarsi funzionale alla causa quanto la possibilità di schierare un giocatore di caratura internazionale che vieppiù conosce Mbappé assai bene.
Come se non bastasse, sarebbe d’uopo sfruttare, proprio in quella zona del campo, le abilità (la velocità, la concentrazione ed il tempismo) di Tomori, che andrebbe a dare argutamente man forte al proprio compagno di reparto.
Senza per questo motivo dimenticare l’importante fortuna di avere in rosa un centrocampista di livello assoluto come Loftus-Cheek che potrebbe raddoppiare, se non quando triplicare, il funambolo transalpino.
Ciò detto, fossi in mister Pioli, gestirei ancor più oculatamente le forze a sua disposizione in direzione di un ricorso massiccio al turn-over in occasione della partita casalinga contro l’Udinese che precederà di soli tre giorni, sempre a Milano, il fondamentale ritorno contro i parigini.
In quella occasione, considerata appunto la classifica non deficitaria, considerata la portata del match in questione, considerate le potenziali entrate economiche derivanti dal passaggio del turno, e considerata la necessità da parte del Milan di fare ‘ranking’ e, quindi, di puntare ad accedere al prossimo mondiale per Club, il mister dovrebbe approcciare la sfida in maniera per così dire ‘light’ in funzione della preparazione del match successivo.
Insomma, fossi in Stefano Pioli, preparerei sin d’ora il doppio confronto anche in virtù di quanto su da me umilmente analizzato.
Champions League
Ranking UEFA, l’Italia avrà la 5° squadra in Champions?
Come lo scorso anno, la corsa al ranking stagionale della UEFA è una parte della stagione europea delle squadre italiane, impegnate nella conquista del 5° slot.
La UEFA ha aggiornato il ranking stagionale per quanto riguarda i due posti extra nella prossima Champions League. Lo scorso anno l’Italia, grazie al percorso europeo, soprattutto di Roma, Atalanta e Fiorentina, è riuscita a conquistarsi un’ulteriore slot per l’accesso alla Coppa dalle Grandi Orecchie.
Quest’anno l’obiettivo è lo stesso, ma per ora non rientriamo nelle prime due posizioni. Infatti, l’Italia si trova subito dietro, al terzo posto. Il bilancio dopo la tre giorni di coppe recita 4 vittorie, due pareggi e due sconfitte. Se i risultati di Champions sono stati superiori alle aspettative, vedi il Milan vincente al Bernabeu, a sfigurare è stato il giovedì con la Fiorentina sconfitta contro l’Apoel e la Roma che riesce a raccogliere solamente un pareggio in casa dell’Union Saint Gilloise.
L’unica a salvarsi è la Lazio, vittoriosa in extremis con il Porto, rappresentante del Portogallo, secondo nel ranking stagionale.
Ranking UEFA, la classifica
1. Inghilterra 9.429
2. Portogallo 9.200
—- —- —-
3. Italia 8.750
4. Germania 8.375
5. Francia 8.071
6. Spagna 7.857
7. Repubblica Ceca 7.500
8. Belgio 7.400
9. Olanda 6.667
10. Polonia 6.375
Ecco quanto stanno contribuendo le nostre squadre al ranking:
1. Inter 13 punti
2. Atalanta 12
3. Juventus 11
4. Milan 10
5. Lazio 8
6. Bologna 7
7. Fiorentina 5
8. Roma 4
Champions League
Inter, volano gli incassi della Champions dopo l’Arsenal: i dettagli
Inter, hanno già raggiunto una cifra ragguardevole gli incassi di questa edizione della Champions League. Vediamo qui di seguito i dettagli.
L’Inter sorride in campionato (-2 dal Napoli e con uno scontro diretto alle porte) e ancora di più in Champions League.
I nerazzurri sono ora al quinto posto generale dopo l’1-0 di rigore sull’Arsenal di mercoledì sera.
Ad impreziosire il momento europeo c’è anche il dato difensivo, con uno zero di spessore alla voce gol subiti.
Oltre a questo, in parallelo alla situazione di campo, però, c’è il capitolo incassi. Anche su quel fronte, l’Inter non può di certo lamentarsi.
Il portale Calcio & Finanza, infatti, riferisce come, dopo la vittoria sui Gunners, sia salito a 57,28 il compito dei milioni gia entrati in cassa.
Nella fattispecie, questa somma viene suddivisa nel modo seguente:
- Bonus partecipazione: 18,62 milioni
- Posizione in classifica: quota minima 275mila euro
- Quota europea: 24,02 milioni
- Quota non europea: 7,36 milioni
- Bonus risultati: 7 milioni
Un gruzzolo che va ad aggiungersi, ovviamente, agli incassi del botteghino. C’è da sorridere, dunque, anche fuori dal campo per l’Inter, da quest’estate nelle mani finanziarie del fondo Oaktree.
Champions League
Champions League, Team of the Week: out Reijnders
In Champions League è tempo di tirare le somme: come ogni settimana la Uefa ha diramato la top 11 con i migliori giocatori in ogni ruolo.
La Champions League è giunta alla 4^ giornata. La Uefa ha diramato la lista della top 11 con i migliori giocatori del turno appena concluso. Come riportato da Tuttomercatoweb c’è ovviamente Mike Maignan nell’11 tipo. Il portiere francese del Milan, eletto MVP della sfida del Bernabeu vinta per 3-1. Non c’è a sorpresa Reijnders. Di seguito la lista completa.
Champions League, ecco il team of the week
Maignan (Milan)
Molina (Atletico Madrid)
Hien (Atalanta)
Kehrer (Monaco)
Davies (Bayern Monaco)
Kuhn (Celtic)
Lees-Melou (Brest)
Tillman (PSV)
Diaz (Liverpool)
Konate (Salisburgo)
Gyokeres (Sporting)
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