Champions League
Milan, Leao ancora con il broncio ma le scelte premiano Fonseca | San Siro fischia il numero 10
Milan, nella serata del primo successo in Champions League nasce un nuovo caso Leao. Paulo Fonseca, però, lo gela nel post gara.
Lo scuro sul volto di Rafael Leao, all’uscita dal campo di Milan-Bruges, apre l’ennesimo capitolo della saga che vede protagonista il fantasista e Paulo Fonseca.
L’uscita del portoghese al 60′ della gara vinta 3-1 contro i belgi, ha segnato, nel bene, la svolta del match.
L’entrata in campo, al suo posto, di Okafor, ha determinato l’assist di quest’ultimo per il momentaneo 2-1 rossonero, che sarà poi seguito dalla terza rete.
A denti stretti e con consapevolezza, quindi, si puo dire che le scelte di Fonseca siano stati determinanti.
Sulla stessa lunghezza d’onda sembrano essere anche i tifosi del Milan che, nel momento dell’uscita dal campo del numero 10, hanno fischiato.
“Non c’è nessun problema specifico con lui. Il cambio non è una punizione, avevamo bisogno di Okafor e Chukwueze” – ha detto Fonseca nel dopo gara – “dev’essere vista come una normalità, Rafa deve vederla come una normalità e lavorare per poter aiutare la squadra come tutti i giocatori“.
Toni pacati ma decisi, segno che la luna storta di Leao, a Fonseca interessa relativamente. Come emerso dalle ultime conferenze stampa,
Champions League
Young Boys-Inter, le ultimissime sulle formazioni
Il terzo avversario della squadra di Simone Inzaghi nella terza giornata del girone unico di Champions League è la squadra svizzera dello Young Boys.
Il prossimo appuntamento per l’Inter di Simone Inzaghi in Champions League sarà contro lo Young Boys nella sfida valida per la 3^ giornata della “fase campionato”. Il match si giocherà al Wankdorf Stadion di Berna, in Svizzera, uno stadio conosciuto per il suo campo in erba sintetica, che potrebbe rappresentare una sfida ulteriore per i nerazzurri che si presenteranno senza Calhanoglu e Acerbi, infortunatisi nell’ultima sfida di campionato giocata all’Olimpico contro la Roma.
La truppa di Simone Inzaghi non poteva arrivare meglio a questo match, importante per il morale e per la classifica. Dopo la sconfitta subita nel derby milanese contro i cugini milanisti, i nerazzurri hanno dimostrato una gran reazione d’orgoglio inanellando quattro vittorie consecutive mettendo a segno 11 reti. L’ultima vittoria dovrebbe aver dato un ulteriore spinta al morale, l’1-0 messo a segno contro la Roma era importante sia per il campionato che in vista di questo match.
Inzaghi: “C’è bisogno di tutti, lo Young Boys è in ripresa”#ForzaInter #YoungBoysInter #UCL
— Inter ⭐⭐ (@Inter) October 22, 2024
Young Boys-Inter, le probabili formazioni
YOUNG BOYS: (4-2-3-1): Von Ballmoos; Blum, Ali, Zoukrou, Hadjam; Niasse, Lauper; Monteiro, Imeri, Ugrinic; Ganvoula. Allenatore: Rahmen.
INTER: (3-5-2): Sommer; Bisseck, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Frattesi, Barella, Mkhitaryan, Carlos Augusto; Thuram, Taremi. Allenatore: Inzaghi.
Champions League
Aston Villa-Bologna, Italiano: “Ci manca la voglia di spaccare la porta”
Al termine di Aston Villa-Bologna, l’allenatore felsineo Vincenzo Italiano ha commentato il match e il risultato ai microfoni di Sky Sport.
Di seguito un estratto delle sue parole dopo la sconfitta in Aston Villa–Bologna.
Aston Villa-Bologna, le parole di Italiano
Sul match: “Anche oggi i ragazzi hanno affrontato una squadra davvero forte. Rispetto alla partita contro il Liverpool, ho visto meno qualità nella gestione della palla, ma una maggiore volontà di cercare la profondità, perché loro ce lo permettevano. Nel primo tempo, abbiamo avuto alcune occasioni limpide per andare in gol”.
Riguardo al primo gol subito, l’allenatore ha spiegato: “Credo che ci fosse un fallo su Fabbian e poi Freuler ha preso palla piena. La partita si è sbloccata su quell’episodio, e da lì in poi non siamo più riusciti a fare male. Devo dire che l’approccio e l’impegno dei ragazzi mi sono piaciuti, ma in questo momento le cose stanno andando così”.
Sulla difficoltà a segnare anche in Aston Villa-Bologna, il tecnico ha osservato: “Serve che ognuno di noi dia qualcosa in più e presti attenzione a ogni dettaglio. Anche oggi abbiamo creato i presupposti per segnare, ma non è stato sufficiente. Bisogna alzare il livello. Secondo me abbiamo raccolto troppo poco per quello che abbiamo dimostrato in campionato, e anche in Champions avremmo potuto ottenere di più. Non aver ancora segnato è davvero un peccato. Continueremo a lavorare di più in allenamento, cercando nuove soluzioni. Stiamo provando di tutto, ma sono convinto che se non perdiamo la fiducia ci toglieremo qualche soddisfazione”.
Rispondendo alle critiche sulla freddezza sotto porta, ha aggiunto: “La cosa positiva è che riusciamo comunque a creare occasioni anche contro squadre forti, e al momento non possiamo fare di più. Sono convinto che giocatori come Dallinga, Castro, Ndoye e Orsolini abbiano dentro di loro qualcosa di speciale rispetto a quanto mostrato finora sotto porta. La scintilla deve accendersi negli allenamenti, con la determinazione e la capacità di costruire azioni ancora più nitide. Forse ci manca quella voglia di spaccare la porta. A livello difensivo, abbiamo fatto una buona prestazione, ma è in attacco che dobbiamo cambiare qualcosa”.
Infine, sul confronto con le squadre inglesi: “Sono fisicamente dominanti, con un’intensità incredibile, una velocità impressionante nel ribaltare l’azione e nell’uno contro uno. Se vogliamo competere contro di loro, dobbiamo migliorare in tutte queste componenti. Però, il fatto di essere riusciti a resistere e uscire a testa alta è un segnale positivo. Queste partite ci aiutano a crescere molto in termini di intensità e ci lasceranno qualcosa di prezioso anche per il campionato”.
Champions League
Milan, la stilettata di Capello: “Leao deve cambiare atteggiamento, non e’ un leader..”
Milan, Fabio Capello non le manda a dire e riserva parole dure a Rafael Leao, come spesso gli e’ capitato. Andiamo a leggere cosa ha detto a Sky Sport.
Mai particolarmente tenero con Rafael Leao, Fabio Capello si e’ espresso anche sulla nuova faida che lo riguarda assieme a Paulo Fonseca.
L’uscita del numero 10 e’ stata la mossa vincente del tecnico portoghese. L’ingresso di Okafor, insieme a quello di Chukwueze, hanno infatti determinato i due assist decisivo per la doppietta di Reijnders e per la vittoria del Milan.
“Leao deve stare in campo e festeggiare come tutti i suoi compagni, essere felice per Camarda e per la vittoria” – ha detto a Sky Sport – “credo che non dobbiamo pensare a Leao come leader, lui è un giocatore fuori dagli schemi, deve capirlo anche lui. Deve cambiare atteggiamento, e per farlo deve essere supportato dai propri compagni, non lo ha capito”.
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