Champions League
Nasce la nuova Champions League dal 2024 si cambia tutto
Sta per nascere la nuova versione della Champions League, che a partire dal 2024/25 potrebbe far aumentare il numero delle partite per aumentare gli incassi derivanti da premi, risultati e diritti televisivi. Secondo alcuni quotidiani la Uefa ha raggiunto un accordo con l’ECA, l’associazione che rappresenta i principali club europei e di cui Andrea Agnelli è presidente, per modificare il formato della competizione.
La nuova Champions
Il progetto è di aumentare il numero delle partecipanti, passando dalle attuali 32 a 36, con due possibili soluzioni al vaglio: una prima fase con gruppi da 6 squadre (rispetto alle 4 di oggi) e dunque 10 partite ciascuna, oppure varare un’autentica rivoluzione che preveda l’inserimento di un’altra fase a gironi che prenda il posto dei quarti di finale. Agli ottavi accederebbero le prime due classificate di ogni raggruppamento e le 4 migliori terze; le vincenti nella doppia sfida a eliminazione diretta verrebbero successivamente divise in altri 2 gruppi da 4 squadre ciascuno, con le 4 migliori formazioni promosse alle semifinali. Questa formula non è del tutto inedita nella storia della Champions. Dalla stagione 1999-2000 al 2002-3, infatti, l’Uefa ha già adottato questa soluzione, con l’introduzione della seconda fase a gironi per decretare le squadre qualificate ai quarti di finale.
Dalle attuali 13 partite necessarie per vincere la Champions League si passerebbe a quota 17. Una prospettiva che attrae Uefa e club per una mera questione economica, ma che rischia di far passare in secondo piano i vari campionati nazionali appesantendo ancora di più i calendari.
Le altre novità
Nel nuovo format previsto, inoltre, ci sarebbe un’ulteriore novità secondo il Times: le quattro squadre qualificate alle semifinali si garantirebbero automaticamente l’accesso alla fase a gironi dell’edizione successiva della Champions, a prescindere dall’effettiva posizione raggiunta nei rispettivi campionati nazionali.
Il calendario
Il problema principale è trovare spazio nel calendario. L’ampliamento della Champions, infatti, significherebbe alterare il calendario dei grandi campionati d’Europa e delle coppe nazionali. Con il nuovo format alcuni tornei minori rischierebbero di essere rimossi, senza dimenticare che dal 2021 sarà istituita anche una terza manifestazione continentale: l’Europa Conference League.
Champions League
Milan, Pulisic: “Vogliamo vincere dei titoli. Orgoglioso di essere americano”
Il centrocampista del Milan, Christian Pulisic, è stato intervistato dalla UEFA in vista del match di Champions League contro lo Slovan Bratislava.
L’americano ha parlato ai microfoni alla vigilia di Slovan Bratislava-Milan, match valido per la quinta giornata di UEFA Champions League.
Milan, le parole di Pulisic
In seguito le parole del centrocampista rossonero:
Il calcio negli Stati Uniti
“Sono davvero orgoglioso di essere americano. Spero di essere d’ispirazione per i ragazzi negli Stati Uniti. Ho ammirato dei calciatori americani venuti a giocare in Europa. In questo momento ci sono molti americani ai massimi livelli, è bello vedere il sostegno che abbiamo in patria e come sia cresciuto questo sport. Sono molto orgoglioso di rappresentare il mio Paese”.
Dall’America all’Europa
“E’ stata una cosa un po’ spaventosa , soprattutto lasciare il mio Paese e la famiglia. A quell’età volevo mettermi alla prova nel calcio che conta. Ero stato notato da qualche club europeo, poi ho avuto la fortuna di entrare nell’accademia del Dortmund. Ringrazierò sempre il club di avermi dato questa opportunità”.
La vittoria della Champions con il Chelsea
“Non dimenticherò mai quell’esperienza. E’ stato un sogno, una delle notti più belle della mia vita, un ricordo incredibile e sicuramente ancora surreale”.
Le ambizioni con il Milan
“E’ un club che punta sempre al successo. Vogliamo vincere dei titoli. La storia di questo club ci obbliga a puntare sempre alla vittoria. Vogliamo continuare a fare risultati e darci l’opportunità di andare lontano nella competizione”.
Champions League
Slovan Bratislava, Weiss: “Serie A top al mondo, Pulisic…”
Il tecnico dello Slovan Bratislava Weiss, in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Milan di Champions, parla dei rossoneri, ma ha parlato pure Kucka.
Alla vigilia della sfida nella fase a campionato della Champions League contro il Milan, il tecnico dello Slovan Bratislava, Vladimir Weiss, parla del match con i rossoneri.
Weiss, “Serie A top al mondo. A Fonseca toglierei Pulisic” Kucka “Leao camminava in campo: ora è cambiato.”
Alla vigilia della sfida Champions contro il Milan, il tecnico dello Slovan Bratislava Vladimir Weiss e il centrocampista dello stesso Slovan, Juraj Kucka, hanno parlato nella conferenza stampa prepartita del match con i rossoneri. Ecco le parole di Weiss.
Il ritorno di Kucka
“Ero contento che sarebbe rientrato velocemente”.
Amarcord 1992: cosa faceva lei?
“È venuto il City qua, ora c’è il Milan. I tifosi considerano la partita di domani come la partita. Il calcio si è sviluppato tantissimo rispetto al 1992. Poi il calcio non è scienza, può darsi che domani giochiamo bene. 12 anni fa abbiamo mandato a casa la Roma, nel 2010 la Slovacchia ha battuto l’Italia, riusciremo a fare meglio magari domani. Siamo più forti rispetto alle prime partite di Champions e sono tornati in rosa giocatori importanti. Fonseca qui ci è venuto un anno fa con il Lille e sta portando la sua filosofia al Milan, con molte verticalizzazioni e ha tanti sprinter, come Leao, Pulisic, c’è Abraham. Sappiamo per cosa dobbiamo essere preparati, non vediamo l’ora”.
Le armi dello Slovan contro il Milan
“Tu che dici? Ho visto Milan-Juve. Sono due squadre molto tattiche ed è stata una partita senza occasioni. Dobbiamo cercare di fare qualcosa mentre loro attaccano. Non dobbiamo avere paura, non dobbiamo perdere la palla velocemente, ma ogni squadra ha le sue debolezze, come il Milan. Il Milan vince contro il Real e poi non batte il Cagliari. La Serie A è migliorata molto, è tra i top tre campionati al mondo. Non dobbiamo dare chance a Pulisic, Leao e Abraham, a Loftus-Cheek: tutti i giocatori in formazione sono grandi giocatori”
Successivamente ha parlato anche Kucka, pedina fondamentale dello Slovan.
Il Milan? un regalo di Natale
“Mi sento bene, è più di una settimana che mi alleno regolarmente e ho giocato un tempo sabato. Non vedo l’ora che si giochi, come tutto il resto della squadra. Spero che sia una bella partita per noi e magari riusciamo a rubare almeno un punto al Milan”.
Hai ancora contatti con il Milan?
“C’è solo uno che è rimasto, uno dei magazzinieri, ma non sono contatto con lui”.
Mi piacerebbe giocare con Leao
“E’ difficile sceglierne uno. In avanti hanno molta qualità. Mi piace molto come gioca Pulisic, anche Leao è molto forte. Quando ero al Parma pensavo che Leao non sarebbe arrivato lontano e invece è cambiato qualcosa in sé stesso e ora è diventato un grande giocatore. Lo vedevo camminare in campo, sembrava non avere voglia di giocare. Ora è cambiato ed è diventato un giocatore di livello internazionale.”
Che Milan ti aspetti?
“Mi auguro un Milan che soffra un po’, come succede di solito contro le squadre un po’ più deboli”.
La tua esperienza al Milan
“Ho avuto l’occasione di giocare in uno dei più grandi club mondiali: era un mio sogno. Ma si vede in tutto, anche in ciò che ruolo attorno al campo”.
Champions League
Inter, Dimarco: “Domani giochiamo contro una squadra forte, dovremmo fare una grande partita”
Il calciatore dell’Inter Federico Dimarco ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa, in vista del match di Champions contro il Lipsia.
Il calciatore classe 1997 Federico Dimarco ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match di Champions League contro il Lipsia, in programma martedì 26 novembre alle 21:00 allo stadio San Siro.
Inter, le parole di Dimarco
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal calciatore dell’Inter Federico Dimarco in conferenza stampa, in vista del match di Champions contro il Lipsia.
“Domani servirà fare una grande partita, sappiamo di incontrare un avversario forte e dinanzi ai nostri tifosi vogliamo portare a casa i tre punti”.
Che peso ha la gara di domani in chiave qualificazione?
“La Champions è una delle competizioni più belle che ci sono, dà grandi stimoli. Domani bisognerà fare una grande partita: abbiamo affrontato avversari di livello e conquistato dieci punti, domani bisognerà farne altri tre per avvicinarci al nostro obiettivo”.
Paragonata allo scorso anno, a che punto è questa Inter?
“La scorsa annata è stata incredibile, ma bisogna metterla da parte. Quest’anno siamo partiti bene, a novembre siamo a meno uno dalla vetta e abbiamo conquistato dieci punti in Champions League.
Mancano quattro partite e siamo vicini al superamento del turno. Non penso ci siano stati cali fisiologici, abbiamo giocato tante gare e ci sta qualche pareggio, qualche sconfitta. Certo se sei l’Inter fa rumore.
Noi dobbiamo continuare a lavorare così e sono sicuro ci toglieremo delle soddisfazioni”.
In cosa ti senti di dover ancora migliorare? Sei primo in tanti dati statistici…
“Tutte le chance che creo sono date dal lavoro di squadra, io cerco sempre di mettere gli attaccanti nella posizione migliore. Tutto avviene grazie al lavoro di squadra e del mister”.
Vi va bene il turnover imposto da Inzaghi?
“Nell’Inter non c’è bisogno di parlare di turnover, ci sono tanti giocatori forti. Non credo serva parlare di turnover: all’Inter chi va in campo deve dare tutto per la maglia e così sarà anche domani”.
Quale può essere il rischio domani?
“Sappiamo di incontrare una squadra forte, è terzo in classifica e ha preso pochi gol. In attacco hanno giocatori forti come Openda e Sesko, noi dobbiamo fare la nostra partita come sempre in Champions League“.
Le rivali si sono rinforzate: l’Inter è più forte dello scorso anno? Si può puntare al campionato e alla Champions?
“E’ vero che tante rivali si sono rinforzate, altrimenti non ci sarebbero state così tante squadre in pochi punti in vetta. L’Inter è forte e deve affrontare tutte le competizioni allo stesso modo e che tutte le competizioni sono importanti”.
Il gol di Correa dimostra che siete tutti importanti. Come vi sostenete tra di voi per mantenere alta l’asticella?
“Per il Tucu sono davvero contento, se lo merita. Da inizio stagione sta lavorando al massimo, non ha mai detto una parola fuori posto anche se ha giocato poco e questo fa capire tanto sia com’è lui che il nostro spogliatoio. Uno spogliatoio sano, ci divertiamo, e questo credo si veda anche in campo”.
Come cambia il tuo gioco tra Inter e Nazionale?
“Il mio gioco cambia in base alle richieste del mister, ma essendoci messi 3-5-2 anche in Nazionale cambia relativamente. Cerco di dare il massimo sia in Nazionale che con l’Inter“.
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