Champions League
Roma-Bayern 3-2: 13 anni fa la storica rimonta
Il 23 novembre 2010, la Roma di Ranieri, sotto 0-2 nel primo tempo contro il Bayern Monaco ribalta la gara nella ripresa: cosa accadde quella sera di Champions.
13 anni fa i tifosi romanisti vivevano una notte Champions speciale: la rimonta della Roma per 3-2 ai danni del Bayern di Luis Van Gaal.
Siamo nella 5 giornata di Champions League del girone E (Bayern Monaco, Roma, Basilea, Cluj): i giallorossi guidati da Claudio Ranieri devono sfidare la campionissima squadra tedesca Vice Campione d’Europa, fermata l’anno precedente soltanto dalla formidabile Inter di Mourinho.
La status pre-partita
Le due compagini però, non iniziarono la stagione rispettando le attese: prima di quella gara il Bayern è soltanto ottavo in Bundesliga con 20 punti mentre la Roma di Mister Ranieri con gli stessi punti è quinta in Serie A. Troppo poco per un Bayern Campione di Germania e Vice Campione d’Europa e una Roma vicina l’anno prima a soffiare lo scudetto a Mourinho.
La squadra di Van Gaal però è padrone del girone e già qualificata agli ottavi con 4 vittorie su 4: la prima di quella Champions ottenuta proprio contro i giallorossi all’Allianz Arena nella gara vinta 2-0.
Tuttavia non è da meno la Roma, che dopo un brutto avvio di stagione, viene da 7 risultati utili consecutivi: ciononostante è obbligata a vincere per giocarsi nell’ultima gara la qualificazione al turno successivo.
La gara
Ranieri tiene Totti e Pizarro in panchina affidandosi al tridente Vucinic, Menez, Borriello. A Van Gaal invece manca per infortunio soltanto Robben.
Nel primo tempo i giallorossi si rendono pericolosi con Menez e Greco, ma è il Bayern a passare in vantaggio: Kross trova Ribery, è immediato l’assist per Gomez che anticipa Cassetti e la manda all’angolino.
Al 39′ l’attaccante trova la doppietta: Menez e De Rossi sbagliano il contropiede, Muller anticipa il Campione del Mondo, serve Gomez in area che è più veloce di Burdisso e batte di nuovo Julio Sergio.
Ripresa da Lupi
Nel secondo tempo Simplicio prende il posto di Greco ma è Menez a far sognare l’Olimpico. Velocissimo in contropiede, si fa tutto il campo, saltando Demichelis e Tymoshchuk: il cross in area trova Borriello, che in scivolata, anticipa Van Buyten e batte Kfrat.
Totti e Pizarro entrano per tentare la rimonta. All’82’ il Capitano lancia Riise sulla sinistra: l’assist per De Rossi è perfetto ed a porta vuota fa il 2-2.
Due minuti dopo Pizarro trova Borriello in profondità che anticipa lesto il portiere tedesco: rigore netto, batte Totti, rimonta completata.
La Roma di Claudio Ranieri raggiunge cosi i 9 punti e il 2 posto in classifica: due settimane dopo al Stadio Constantin Radulescu di Cluj, basterà 1 punto per raggiungere gli ottavi.
Champions League
Atalanta-Sturm Graz 5-0, la manita garantisca almeno i playoff alla Dea I Le pagelle orobiche
Atalanta-Sturm Graz 5-0, partita senza storia al Gewiss Stadium, dove i nerazzurri battono gli austriaci con cinque marcatori diversi. Ora l’ultima in quel di Barcellona per strappare la qualificazione diretta. Le pagelle orobiche.
Carnesecchi 6: praticamente mai impegnato per tutta la partita tranne che per l’ordinaria amministrazione
Toloi 6: la grinta del capitano è sempre utile alla Dea, che in difesa non soffre praticamente mai.
Hien 6,5: avversari modesti, ma lo svedese è il solito ultimo baluardo che non si perde mai il diretto avversario. Perfetto o quasi.
Kolasinac 6,5: la sua applicazione è sempre massima, da tutto seppur non debba sfoderare la sua miglior versione (dal 71′ Djimsiti 6: non si sporca le mani, entra a gara ampiamente chiusa).
Palestra 6: titolare in Champions League, roba da raccontare un giorno ai nipoti. Poche difficoltà e gestione da parte di Gasperini, che decide che, come prima volta, possono andare bene 45′ (dal 46′ Cuadrado 6,5: scelta azzeccata per il Gasp, con il colombiano che entra frizzante e determinante).
Pasalic 7: moto perpetuo in mezzo al campo, segna anche lui nella serata della manita.
De Roon 7: da tutto anche in serate in cui non ce ne sarebbe bisogno. Potrebbe risparmiarsi, ma preferisce non tirare mai indietro la gamba (dal 64′ Ederson 6: irrobustisce la mediana con il suo ingresso).
Zappacosta 7: 90′ per tenere calde le gambe e affinare il dominio sulla fascia.
Samardzic 6: variabile imprevedibile in attacco, migliora la sinergia con i compagni di reparto (dal 64′ Brescianini 7: chiude la girandola di gol nerazzurra).
De Ketelaere 7: un gol e un assist per tornare a mettere la propria firma sul cartellino. Non brillante come a inizio stagione, ma sembra in ripresa.
Retegui 7: cerca ripetutamente il gol, lo trova e si sbatte per farne anche di più (dal 46′ Lookman 7: un tempo e un gol, con consueti affondi nel suo stile).
Gian Piero Gasperini 7: la partita risulta facile, alla luce dell’avversario modesto. Il 5-0 è una tappa di passaggio prima di cio che conta, ovvero la sfida al Barcellona contro un avversario che, in questo momento, appare ingiocabile.
Champions League
Juventus, Thiago Motta: “Campo difficile, ma voglio di più dai miei attaccanti. Su Locatelli e Douglas…”
Il tecnico della Juventus, Thiago Motta, ha parlato nel post-partita dopo il pari a reti bianche in casa del Club Brugge.
Un passo indietro per la Juventus. Dopo le due ottime prestazioni, forse le migliori dell’intera stagione, a Bergamo contro l’Atalanta e in casa contro il Milan, il pari in casa del Club Brugge ha un sapore agrodolce per Madama. I bianconeri sono ancora totalmente in corsa per la zona playoff, ma la prestazione (un solo tiro in porta) è stata opaca. Questa volta il falso nueve non ha pagato e la gestione di Vlahovic divide.
Juventus, le parole di Thiago Motta
Thiago Motta ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine del match, analizzando la prestazione dei suoi.
Di seguito le sue parole.
Partita
“Tutte le squadre che hanno giocato qui hanno avuto difficoltà, loro si difendono molto bene e lasciano sempre uno in più dietro. Abbiamo avuto difficoltà, senza soffrire ma non creando abbastanza per poter vincere. Potevamo fare meglio, rispettando l’avversario e non togliendo loro il merito perché hanno messo in difficoltà tanti. Abbiamo sofferto molto poco, ma creato non sufficientemente per vincere“.
Gara bloccata
“Abbiamo sofferto molto poco. Oggi dopo tanto tempo abbiamo tanti giocatori a disposizione, in particolare gli attaccanti. Abbiamo iniziato con Weah, Nico e Mbangula, poi sono entrati Conceicao, Vlahovic e Yildiz. Aggiungo a questi anche Kolo Muani. Sono giocatori che voglio vedere di più e devono contribuire di più“.
Locatelli
“Un modo per restare equilibrati in campo, Manu sa quando abbassarsi e quando andare a prendere l’avversario. Con queste situazioni di gioco, voglio vedere di più gli attaccanti. Oggi Samuel ha provato qualcosa in più, gli altri 5 li voglio vedere di più“.
Douglas Luiz
“E’ un giocatore di una qualità tecnica superiore, sta bene fisicamente e ci permette di ruotare a centrocampo. Ultimamente ha fatto bene, insieme agli altri centrocampisti come Thuram, Locatelli e Koopmeiners. Anche Faglioli, che ultimamente è entrato meno ma avrà la sua occasione se continuerà a lavorare. Questo permette che in tante partite che avremo posso ruotare e avere il meglio da ognuno“.
Champions League
Juventus, Fabio Capello a Sky: “Non comprendo il ritardo nell’entrata di Vlahovic. La Juve gestisce il possesso, ma è poco incisiva”
Fabio Capello critica la gestione di Vlahovic nella partita della Juventus, evidenziando un problema di creatività offensiva della squadra.
Le dichiarazioni di Capello
L’iconico allenatore Fabio Capello, durante una recente apparizione su Sky, ha espresso il suo disappunto riguardo alla gestione del talentuoso attaccante Dusan Vlahovic da parte della Juventus. L’ex-allenatore ha sottolineato il suo stupore per il tardivo ingresso in campo di Vlahovic, dichiarando: “Non ho capito perché Vlahovic non sia entrato prima stasera”. Le sue parole lasciano intendere una critica alla strategia adottata dalla squadra, che sembra focalizzarsi più sul possesso palla che sulla creazione di reali occasioni da gol.
La Juve e il problema della creatività
La Juventus, nonostante il suo solido gioco di possesso, sembra soffrire di una certa mancanza di inventiva nel reparto offensivo. Capello ha evidenziato come la squadra mantenga il controllo del pallone per lunghi tratti della partita, ma fatichi a trasformare questo dominio in occasioni concrete. Questo approccio, secondo l’ex-tecnico, potrebbe limitare le potenzialità di giocatori come Vlahovic, che necessitano di più tempo e opportunità per incidere sul match.
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Fonte: l’account X di Schira
Fabio #Capello a Sky: “Non ho capito perché #Vlahovic non sia entrato prima stasera. La #Juve come al solito tiene tanto la palla, ma crea poco” pic.twitter.com/bUDnQSre0Q
— Nicolò Schira (@NicoSchira) January 21, 2025
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