Salisburgo-Inter 0-1, in Austria arriva il tassello che mancava per staccare il biglietto per gli ottavi di finale di Champions League. Con esso, arriva anche il Mondiale per Club.
Ottavi di finale in cassaforte e Mondiale per Club conquistato. L’Inter espugna Salisburgo e si assicura, per il terzo anno di fila, la presenza tra le migliori sedici d’Europa.
Dopo un match di spessore, condotto con personalità, l’Inter trova la rete che indirizza il match all’ 85′. E’ Lautaro a realizzare un calcio di rigore concesso per un mani in area.
I tre punti consentono ai nerazzurri di rimanere al primo posto nel girone, in compagnia della Real Sociedad.
Sommer 6,5: gli attaccanti austriaci non hanno grande mira e, al tornare dei conti, lui deve sventare una solo volta, con i pugni, a mezz’altezza.
Bisseck 6: un po’ per turnover, un po’ per fiducia, Inzaghi gli concede la prima da titolare. Bene in chiusura, non male al tiro. Esce dopo 45′ che mostrano segnali incoraggianti (dal 46′ De Vrij 6: porta la sua fisicità, oltre all’ordine).
Acerbi 7: non dei grandi interventi gli sono richiesti, ma quando chiamato in causa, non mostra la minima esitazione.
Bastoni 6,5: prima da capitano per il ragazzo che due anni fa fece di tutto per restare in nerazzurro. Solita personalità, unità alla pericolosità.
Darmian 6,5:
continua a convincerci (piuttosto bene), che l’assenza di Pavard sarà meno traumatica del previsto.Frattesi 5,5: nel primo tempo calcia alle stelle un rigore succulento. Sparisce per molti minuti, per poi riapparire e proporsi in avanti.
Calhanoglu 6: solita personalità, soprattutto quando la squadra e’ bassa e deve uscire dal blocco offensivo austriaco (dal 61′ Asllani 6,5: la continuità che tanto gli si chiedeva, finalmente e’ arrivata).
Mkhitaryan 5,5: per una serata poco lucido e anche meno intraprendente. Può succedere una partita negativa (dal 68′ Barella 7: il cambio di passo e’ evidente. Scala la marcia e conquista il rigore decisivo).
Carlos Augusto 5,5: non sfigura, ma rinuncia a prendersi la licenza per affondare (dall’ 86′ Dimarco sv).
Thuram 7: e’ il 70% fisico dell’Inter, con la sua capacità di tenere in scacco un’intera difesa.
Sanchez 6: si propone per l’assistenza a Thuram, corre tanto ma senza trovare spunti (dal 68′ Lautaro 7,5: non c’è nulla da fare, la sua capacità di cambiare il volto di un match fa capire la sua importanza. Rigore realizzato e traversa colpita. Mica male).
Simone Inzaghi 7: ottavi di finale e Mondiale per Club, tutto in una notte. L’Inter macina calcio e fa strada in Europa, entrando tra le migliori sedici per la terza stagione di fila. Ora testa al campionato per mantenere la continuità.
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