Conference League
Apoel-Fiorentina 2-1: Goal e Highlights
Allo Stadio NEO GSP l’Apoel di Manolo Jimenez ospita la Fiorentina di Raffaele Palladino. L’incontro è valevole per la terza giornata di Conference League.
Di seguito i gol e gli highlights del match.
Apoel-Fiorentina, Goal & Highlights
Conference League
La Fiorentina non può vincerle tutte: critiche esagerate dopo ieri sera?
La Fiorentina perde la sua seconda gara ufficiale e fioccano le critiche. Analizzando quest’ultime, vi diamo la nostra versione dei fatti.
La Fiorentina, tra Campionato e Conference League, veniva da 8 vittorie ed un pareggio ed aveva perso una sola gara ufficiale (a Bergamo, dopo aver condotto la partita per quasi tutto il primo tempo): ci può stare, quindi, una defaillance.
In giro si stanno facendo tante, forse troppe, critiche al primo ostacolo e questo non lo troviamo giusto. Fin qui la stagione viola è e rimane senz’altro positiva.
È vero che ieri si giocava in casa di una squadra non eccelsa, ma schierare 10 riserve su 11, a nostro modesto parere, non te lo puoi permettere in nessuna competizione al Mondo. Anche perché se schieri tutti giocatori che mai, o quasi, hanno disputato un incontro insieme, specie in difesa, saltano tutti gli automatismi della compagine titolare. Forse far riposare un po’ alla volta i componenti della rosa sarebbe stata una scelta meno traumatica. I ciprioti hanno poi preparato il match come quello della vita, per il prestigio che darà loro in questi giorni di festa (visto il compleanno numero 98 della società).
Giusto comunque dare priorità al Campionato, ci sta di perdere una gara dopo nove risultati utili consecutivi. Perciò ora la testa andrà senz’altro al Verona, dove la Viola ha un’altra occasione per migliorare ulteriormente la classifica, andando a vedere il calendario delle sue concorrenti verso l’Europa.
Concludiamo con due battute sui singoli. Palladino sta cercando di recuperare e rendere arruolabili per il Campionato almeno qualcuna delle riserve e disposizione. Sottil è entrato nel giro dei titolari, complici anche le assenze a centrocampo che hanno fatto tornare a giocare Bove in mezzo, ed anche Ikoné sembra in ripresa.
Male, anzi, molto male Kayode, che però resta un patrimonio della Fiorentina, da difendere e recuperare con le unghie e con i denti, così come quello di Parisi, dove la mancanza di fiducia, di Italiano prima e Palladino poi, ne ha minato le certezze.
Leggendo i commenti sui social, poi, aspettiamo a bocciare dopo 3, 4 o 5 partite giocatori giovani provenienti da un calcio molto diverso come Moreno e Richardson. Diamogli almeno qualche altro mese di tempo. Il primo, ad esempio, oltre a provenire da un mondo molto diverso, ha sempre giocato in una difesa a 3.
Insomma, si è perso una partita, ma non bisogna fare drammi.
Conference League
Apoel-Fiorentina 2-1, Palladino: “Commessa qualche leggerezza, ma non abbiamo sottovalutato l’impegno. Su Richardson..”
Apoel-Fiorentina 2-1, la Viola cade dopo due mesi per mano dei ciprioti. Qui di seguito riportiamo le parole del tecnico, Raffaele Palladino, dopo la partita.
La Fiorentina torna a conoscere il significato della parola sconfitta. Accade in Conference League, per mano dell’Apoel.
Accade in terra cipriota, dove gli uomini di Raffaele Palladino cadono 2-1 e mettono a referto il loro primo stop in Europa.
Non può essere soddisfatto, ovviamente, il tecnico viola nel post partita. Qui di seguito le sue parole in conferenza stampa.
Sulla partita
“Sapevamo che oggi potevamo affrontare una squadra dal blocco molto basso. Facevano 4-1-4-1 sfruttando solo i contropiedi: abbiamo preparato bene la partita, nei primi trenta minuti avevamo il pallino e abbiamo creato situazioni per fare male. Siamo stati ingenui nel concedere ripartenze. E una volta sotto non era facile: li abbiamo messi lì ma senza trovare il guizzo finale e scardinarli. Hanno giocato per sporcare tutto, anche in maniera irruenta. Nel secondo tempo non si è quasi mai giocato, hanno spezzato il ritmo. Analizziamo ciò che abbiamo fatto bene e con grande equilibrio pensiamo subito al campionato“.
Sugli errori commessi
“A volte siamo stati leggeri, tra controlli e passaggi. E non riuscivamo a rompere le linee di passaggio. Loro si difendano stretti e chiusi, non era facile, ma le ripartenze che abbiamo preso sono per errori nostri. Qualche leggerezza c’è stata e non dobbiamo commetterla. Loro hanno sputato sangue per vincere, con grande intensità e voglia, noi quando affrontiamo squadre così dobbiamo mettere qualcosa in più“.
Sulla mancanza di grinta
“Non abbiamo sottovalutato nulla, assolutamente. Ci teniamo alla Conference, vogliamo arrivare nelle prime posizione e teniamo a una competizione europea. Chi è sceso in campo oggi voleva dimostrare il suo valore e se tornassi indietro rifarei le stesse scelte. I ragazzi si sono allenati alla grande in settimana, non avevo segnali che potessimo perdere. Spesso queste sfide si decidono sugli episodi e loro li hanno portati a loro vantaggio“.
Su Richardson e Parisi
“Secondo me Richardson si è mosso bene, trovare spazi non era facile. Avevano un uomo fisso lì a prendere il nostro trequartista. Sappiamo che lui è di palleggio e non attacca la profondità, secondo me ha fatto bene e potremmo rivederlo. Fabiano ha fatto una buona prestazione, ha lavorato bene sulla catena anche se, lo sappiamo, non è un’ala naturale. Ha fatto bene però anche quando è passato a fare il quinto”.
Conference League
Apoel Nicosia-Fiorentina 2-1: brutta viola, delusione cipriota | Le pagelle gigliate
La Fiorentina si ferma dopo sette vittorie consecutive, a Cipro arriva la prima sconfitta stagionale in Conference League.
Delusione viola, a Cipro la squadra di Palladino non riesce ad esprimere il proprio gioco di fronte ad una squadra votata al pressing e per lunghi tratti con un atteggiamento ostruzionistico.
Non paga in casa gigliata il massiccio turnover del tecnico napoletano, che aveva nel solo Richardson l’unica conferma rispetto alla vittoria contro il Torino, nel secondo tempo Palladino torna alla difesa a tre con pochi frutti.
Una battuta d’arresto che complica leggermente il cammino europeo della Fiorentina, che ora dovrà fare maggior attenzione ai prossimi impegni.
Apoel Nicosia-Fiorentina, le pagelle viola
TERRACCIANO 6 – Un primo tempo in cui deve raccogliere la palla dentro al sacco nelle due azioni cipriote, ripresa da spettatore.
KAYODE 5,5 – Se doveva cercare di convincere Palladino difficilmente avrà fatto breccia. Cooprotagonista nella frittata del secondo gol dell’Apoel.
MORENO 5,5 – Avrebbe mostrato personalità, ma in entrambi i gol ciprioti lui non è efficace
Dal 10’ st DODÒ 6 – Prova a dare un po’ di peso all’azione d’attacco.
QUARTA 5 – Piuttosto morbido in occasione dei due gol subiti.
BIRAGHI 5 – Sfortunato nel rimpallo che porta al 2-0, si vede poco o nulla per il resto.
Dal 10’st RANIERI 6 – Dà sicuramente maggior peso alla fare difensiva.
MANDRAGORA 6 – Cerca di spronare i compagni, ma la serata non è come le ultime
ADLI 4,5 – Lento e sonnacchioso. Perde palloni sanguinosi, resta in panchina all’intervallo.
Dal 1’st BELTRAN 5,5 – Prova a dare la scossa, ma non ci riesce.
IKONÈ 6 – Forse ha trovato la sua competizione, fino al gol illusorio di una rimonta che non sarebbe stata comunque leggendaria, il solito Ikoné, tanto fumo poco arrosto.
RICHARDSON 5 – Nel primo tempo da trequartista risulta sicuramente lento nei movimenti, meglio da centrale di centrocampo.
Dal 20’sT BOVE 6 – Prova a dare peso al centrocampo, avvia l’azione del gol vola.
PARISI 5 – Un po’ come Kayode, non coglie l’occasione: per lui l’attenuante di un ruolo nuovo.
Dal 23’st GOSENS 5,5 – Entra e si adegua alla confusione in campo.
KOUAMÈ 6 – Si muove, si danna, ha l’occasione buona ma è impreciso. Serve il bell’assist a Ikoné.
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