Conference League
Fiorentina, c’è il Brugge sulla strada di Atene: conosciamolo meglio
La Fiorentina vola per la seconda stagione consecutiva in semifinale di Conference League dopo aver eleminato il Viktoria Plzen dopo i tempi supplementari: ora c’è il Club Brugge.
La strada per Atene dove il 29 maggio allo stadio Agia Sophia ci sarà la finale di Conference League ora si fa più intrigante e difficile per i ragazzi di Vincenzo Italiano, che hanno comunque tutte le carte in regola per raggiungerla.
Nelle semifinali in programma il prossimo 2 maggio al Franchi alle ore 21 e in Belgio l’8 maggio alle 20.45 l’avversario sarà il temibile Club Brugge.
Il Brugge attualmente terzo in campionato, in Conference League è arrivato primo nel Gruppo D con 5 vittorie e un pareggio, davanti al Bodo Glimt, Besiktas e Lugano, superando agli ottavi il Molde e ai quarti il Paok Salonnico: in totale 22 gol fatti (media di 2,2 a partita) e solo 5 reti subite.
Il Brugge, un po’ come tutto il calcio belga, punta sui giovani talenti da formare e poi lasciar partire verso lidi più importanti dal punto di vista tecnico ed economico: nell’attuale formazione del tecnico Nick Hayen i due punti di forza sono gli esterni Nusa, diciottenne norvesege, e Skov Olsen, ex talento inespresso a Bologna.
Nusa fu il primo 2005 a segnare in Champions League, grande dibblomane, definito il Neymar di Norvegia; Skov Olsen è definitivamente esploso con il Brugge: per lui in stagione 46 presenze e 23 reti.
In attacco c’è Igor Thiago, brasiliano con cittadinanza bulgara, classe 2001, dal fisico possente e autore di 23 reti sin qui: è già destinato al Brentford in estate per 30 milioni.
Il Brugge ha vinto 18 titoli nazionali e alzato 11 coppe del Belgio. Lo stadio in cui la Fiorentina giocherà la semifinale di ritorno è il Jan Breydel, 29mila posti
Conference League
Chelsea, Maresca: “Palmer out in Conference? Per proteggerlo”
Il Chelsea vince 3-1 nella gelida sfida di Conference contro l’Astana. Maresca ha parlato di alcuni giovani e della sua rosa: “hanno fatto tutti molto bene”.
Il Chelsea di Enzo Maresca vince anche in Kazakistan con delle condizioni ambientali al limite dell’ingiocabile. Si guadagna la vetta della classifica di Conference League grazie alle 5 vittorie in 5 partite. Nell’intervista ha parlato dei giovani schierati in campo e della rosa della sua squadra, spesso criticata ed accusata di avere troppi giocatori. Il tecnico italiano però, fin qui sta gestendo al meglio i suoi ragazzi e sta facendo un’ottima stagione sia in campionato che nella coppa europea.
Le parole del tecnico del Chelsea
Maresca ha iniziato l’intervista complimentandosi con i suoi ragazzi per aver giocato in quelle condizioni climatiche: “Sapevamo che faceva piuttosto freddo. Abbiamo cercato di adattarci. I giocatori si sono comportati in modo fantastico con le condizioni meteo, il lungo volo. Il campo probabilmente non era l’ideale per noi, ma nel complesso sono molto contento”.
Successivamente ha parlato dei suoi giovani: “Quelli che hanno iniziato, Tyrique (George), Sam (Rak-Sakyi) e Josh (Acheampong), hanno fatto tutti molto, molto bene, quindi sono molto contento per loro. Anche per quelli che hanno disputato il secondo tempo vale la stessa cosa. Devono lavorare sodo per meritare la possibilità, ma stanno andando molto bene”.
La Rosa da 45 giocatori ed il tema Cole Palmer
Successivamente Maresca ha messo in chiaro due temi per la quale lui in prima persona e la so metà più in generale sono stati criticati, ovvero: la rosa troppo lunga e la mancata convocazione di Palmer in Conference League: “Non avevamo 40-45 giocatori all’inizio della stagione. Ho detto molte volte che la nostra squadra era composta da 25 giocatori. In questo momento sono ancora 25. Il resto della Premier League ha esattamente la stessa squadra: 25. La differenza in termini di squadra tra noi e il resto non c’è”.
“L’ho già detto molte volte, abbiamo lasciato fuori dalla nostra squadra della Conference League alcuni giocatori. Il motivo è proteggerli. Non solo Cole Palmer, ma anche Romeo Lavia e Wesley Fofana“.
Conference League
Fiorentina, sette bellezze d’Europa: prima volta per la Viola
Fiorentina, con il 7-0 al Lask arriva il pass per il prossimo turno di Conference League. La Viola non e’ mai stata così prolifica in Europa.
Tutto fin troppo facile per la Fiorentina, che surclassa con un enorme 7-0 agli austriaci del Lask.
La squadra di Palladino si prepara al meglio in vista del derby dell’Appennino di domenica e abbandona le polemiche legate alle situazioni di Biraghi e Parisi.
La serata del Franchi e’, a suo modo, storica per la Viola, che non aveva mai segnato così tanto.
In Europa, infatti, il “settebello” non era mai arrivato, nelle competizioni europee, dalle parti della Toscana, che quest’anno può sognare in grande su ben due fronti.
A Bologna sarà un’altra tappa fondamentale del percorso viola. Palladino aspetta altre conferme, ma soprattutto tre punti che sarebbero pesantissimi se dovessero arrivare.
Conference League
Fiorentina-Lask 7-0: goleada e festa viola al Franchi | Le pagelle gigliate
La Fiorentina è un uragano viola sul Lask: 7 reti agli austriaci e passaggio al prossimo turno di Conference League messo praticamente al sicuro.
La Fiorentina di Palladino non si lascia innervosire dalle polemiche pre gara che riguardano capitan Biraghi dopo le parole del procuratore Giuffredi e si abbatte con tutta la propria forza contro i malcapitati austriaci del Lask, arrivati a Firenze con armi modeste da contrapporre.
Una viola settebellezze che gioca un’ottima gara segnando tre reti nel primo tempo e quattro nella ripresa e almeno una decina di palle gol sprecate.
Fiorentina-Lask, le pagelle viola
Martinelli 6,5 – Esordio con paratissima su Entrup dopo pochi minuti su erroraccio di Kayode, poi ordinaria amministrazione.
Kayode 6 – Confusionario. Inizio da horror…poi si riprende, ma non sempre lucido seppur molto volitivo.
Martinez Quarta 6,5 – Serata di attenzione e costruzione, il Lask è poca cosa e lui giganteggia. Ammonito nel recupero.
Ranieri 6,5 – Un tempo per tenere l’ottima forma mostrata sin qui.
Dal 46’ Moreno 6,5 – Un secondo tempo di anticipi e tocchi precisi. Certo l’avversario era poca cosa…
Parisi 7 – Seppur non sempre precisissimo, gioca una partita di alto livello, spazzando via le polemiche delle ultime ore.
Richardson 7 – Ottima gara in regia e trova anche il primo gol in maglia viola
Dal 76’ Harder sv.
Mandragora 7 – L’avversario gli permette di mettersi in mostra dopo un periodo di appanamento post infortunio. Trova anche il gol.
Ikone 6,5 – La Conference, questo tipo di avversagli, gli permettono di mettersi in mostra e lui coglie l’occasione.
Dal 68’ Colpani 6 – Venti minuti per trovare il gol. Ci prova ci va vicinissimo causando l’autogol del 6-0.
Kouame 7,5 – Generosità allo stato pura: corsa e assist ai compagni.
Sottil 8 – Protagonista assoluto con una doppietta e una serie infinita di azioni pericolose. Momento molto buono per lui.
Dal 61’ Beltran 6,5 – Non riesce a trovare il gol, ma si procura il rigore che Gud realizza.
Kean 6 – Un po’ appannato. Crea soggezzione alla povera difesa austriaca, ma non è preciso davanti alla porta.
Dal 61’ Gudmundsson 7 – La partita ormai è andata, ma l’islandese entra con una buona gamba e velocità di pensiero. A segno su rigore.
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