Conference League
La Fiorentina non può vincerle tutte: critiche esagerate dopo ieri sera?
La Fiorentina perde la sua seconda gara ufficiale e fioccano le critiche. Analizzando quest’ultime, vi diamo la nostra versione dei fatti.
La Fiorentina, tra Campionato e Conference League, veniva da 8 vittorie ed un pareggio ed aveva perso una sola gara ufficiale (a Bergamo, dopo aver condotto la partita per quasi tutto il primo tempo): ci può stare, quindi, una defaillance.
In giro si stanno facendo tante, forse troppe, critiche al primo ostacolo e questo non lo troviamo giusto. Fin qui la stagione viola è e rimane senz’altro positiva.
È vero che ieri si giocava in casa di una squadra non eccelsa, ma schierare 10 riserve su 11, a nostro modesto parere, non te lo puoi permettere in nessuna competizione al Mondo. Anche perché se schieri tutti giocatori che mai, o quasi, hanno disputato un incontro insieme, specie in difesa, saltano tutti gli automatismi della compagine titolare. Forse far riposare un po’ alla volta i componenti della rosa sarebbe stata una scelta meno traumatica. I ciprioti hanno poi preparato il match come quello della vita, per il prestigio che darà loro in questi giorni di festa (visto il compleanno numero 98 della società).
Giusto comunque dare priorità al Campionato, ci sta di perdere una gara dopo nove risultati utili consecutivi. Perciò ora la testa andrà senz’altro al Verona, dove la Viola ha un’altra occasione per migliorare ulteriormente la classifica, andando a vedere il calendario delle sue concorrenti verso l’Europa.
Concludiamo con due battute sui singoli. Palladino sta cercando di recuperare e rendere arruolabili per il Campionato almeno qualcuna delle riserve e disposizione. Sottil è entrato nel giro dei titolari, complici anche le assenze a centrocampo che hanno fatto tornare a giocare Bove in mezzo, ed anche Ikoné sembra in ripresa.
Male, anzi, molto male Kayode, che però resta un patrimonio della Fiorentina, da difendere e recuperare con le unghie e con i denti, così come quello di Parisi, dove la mancanza di fiducia, di Italiano prima e Palladino poi, ne ha minato le certezze.
Leggendo i commenti sui social, poi, aspettiamo a bocciare dopo 3, 4 o 5 partite giocatori giovani provenienti da un calcio molto diverso come Moreno e Richardson. Diamogli almeno qualche altro mese di tempo. Il primo, ad esempio, oltre a provenire da un mondo molto diverso, ha sempre giocato in una difesa a 3.
Insomma, si è perso una partita, ma non bisogna fare drammi.
Conference League
Conference League: sorteggiati gli accoppiamenti dei playoffs
A Nyon sono stati sorteggiati gli accoppiamenti dei playoffs di Conference League. La Fiorentina guarda con attenzione la situazione.
Terminata la fase a girone unico, la Conference League si prepara ad entrare nel periodo della fase ad eliminazione diretta. Le prime otto squadre della classifica del mini campionato, compresa la Fiorentina, hanno staccato il biglietto diretto per gli ottavi di finale, guardando con particolare attenzione gli accoppiamenti dei playoffs della competizione.
Gli spareggi di Conference League avranno luogo a febbraio, esattamente l’andata è prevista per giovedì 13 e il ritorno giovedì 20.
Conference League, ecco i playoffs
TSC Bačka Topola – Jagiellonia (Legia o Cercle Brugge)
Celje – APOEL (Djurgarden o Lugano)
Vikingur Reykjavík – Panathinaikos (Fiorentina o Rapid Vienna)
Gent – Real Betis (Chelsea o Vitoria Guimaraes)
Molde – Shamrock Rovers (Legia o Cercle Brugge)
Omonia – PAFOS (Djurgarden o Lugano)
Borac – Olimpija Ljubljana (Fiorentina o Rapid Vienna)
Copenhagen – Heidenheim (Chelsea o Vitoria Guimaraes)
Conference League
Conference League, la Fiorentina agli ottavi: il resoconto della competizione
Nella serata di ieri si è conclusa la fase a girone unico della Conference League. La Fiorentina si qualifica direttamente agli ottavi della competizione.
Si è conclusa la fase a girone unico della Conference League. Infatti, a differenza di Champions ed Europa League, la terza competizione europea ha solamente 6 giornate, non 8 come le altre due, ieri si è chiuso il sipario di questa prima parte.
Con il pareggio in casa del Vitoria Guimaraes, la Fiorentina di mister Palladino si è qualificata direttamente agli ottavi di finale, saltando perciò i playoffs, che verranno sorteggiati quest’oggi alle 13.
Infatti, a Nyon si svolgerà il sorteggio dei playoffs. Le prime otto formazioni nella classifica del mini campionato si qualificano direttamente agli ottavi, mentre dalla numero 9 alle 24esima si contenderanno l’accesso alla fase ad eliminazione diretta. Infine chi si è posizionato oltre la 25° posizione è stato eliminato dalla competizione.
Conference League, come funzionano i playoffs?
Le formazioni rimaste a contendersi l’accesso alla fase finale saranno divise in teste di serie e non (dal 9° al 16° e dal 17° al 24°). Verranno pescate per prime le non teste di serie e inserite nel tabellone nel seguente modo: la prima squadra estratta sarà nel lato sinistro del tabellone, l’altra nel lato destro. Così via per tutte le non teste di serie. Lo stesso meccanismo sarà applicato per le teste di serie.
Si tornerà perciò in campo il 13 febbraio 2025 con il match d’andata, mentre la gara di ritorno è prevista una settimana dopo, il 20 febbraio. Le vincitrici dei playoffs affronteranno le prime otto classificate della prima fase. Il tabellone degli ottavi verrà poi formalizzato a fine febbraio dopo i risultati dei playoffs.
Conference League
Fiorentina, Mandragora: “Siamo rimasti in partita, felici della qualificazione”
Il centrocampista della Fiorentina Rolando Mandragora è soddisfatto della qualificazione agli ottavi di Conference, certificata dopo l’1-1 contro il Vitoria.
La Fiorentina pareggia 1-1 in casa del Vitoria Guimaraes nell’ultima partita di Conference League: a segno Gustavo Silva e Rolando Mandragora. Con questo risultato, i viola chiudono il maxi girone al terzo posto, dietro ai portoghesi e al Chelsea, e si qualificano quindi per gli ottavi di finale senza passare per gli spareggi.
Vitoria Guimaraes-Fiorentina 1-1, le parole di Mandragora
Al termine della partita, Mandragora ha rilasciato un’intervista a Sky: “È stata una partita difficile, il calcio europeo è diverso da quello italiano. Cambiamo interpreti, ma rimaniamo sempre squadra. Riusciamo a fare grandi prestazioni e a non disunirci, anche nei momenti negativi. Siamo contenti di questo“.
Le sensazioni dopo le due finali perse
“Senso di rivincita? Assolutamente, quelle due finali ci hanno lasciato brutti ricordi. Vogliamo tornare in finale e portare un trofeo a Firenze, che manca da tanto tempo. Daremo il massimo per farlo e quest’anno siamo pronti a giocarcela con tutti, anche se il cammino non sarà semplice“.
Il racconto del gol
“Speravo tanto arrivasse. È stato un po’ fortuito, perché il tocco del portiere me l’ha allungata. Sono felice di essere arrivato sulla palla e di averla buttata dentro“.
Il confronto con l’allenatore Palladino
“Nel primo tempo il mister mi aveva chiesto di abbassarmi un po’ per costruire, ma loro uscivano con l’esterno e non riuscivamo a sfondare da quel lato. Nella ripresa mi ha detto di stare più centrale e di andare su qualche seconda palla. La partita è cambiata, abbiamo avuto occasioni per pareggiare e anche per vincere. Abbiamo subito anche qualcosa, ma non ci siamo disuniti e siamo riusciti a riprendere la partita per i capelli“.
In seguito, Mandragora ha parlato anche ai canali ufficiali della Fiorentina: “È un pareggio targato Fiorentina. Abbiamo affrontato una squadra forte che ci ha messo in difficoltà, ma abbiamo dimostrato grande personalità. Loro ci hanno messo sotto pressione, abbiamo fatto una partita sporca ma bisogna passar anche da gare come questa. Siamo contenti della prestazione“.
Il sacrificio
“Abbiamo fatto una gara di grande sacrificio, siamo rimasti in partita nonostante momenti difficili vissuti nell’arco del match. Siamo rimasti squadra e questo è molto importante e ora ci prepariamo alla partita contro l’Udinese“.
Le occasioni per vincere
“Abbiamo avuto delle opportunità anche per vincere ma la partita è stata equilibrata. Però siamo contenti di essere passati tra le prime otto, teniamoci la prestazione di carattere e ripartiamo“.
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