Competizioni
Copa Libertadores in TV oggi: dove vedere i match in chiaro e in streaming

Il palinsesto completo per seguire la Copa Libertadores in TV oggi: ecco dove vedere tutti i match in streaming gratis e la programmazione in chiaro.
In Europa abbiamo la UEFA Champions League, in Sudamerica c’è invece la Copa Libertadores. Quella del 2025 è la 66esima edizione della rassegna continentale. Parliamo del più importante torneo di calcio dell’emisfero australe organizzato dalla CONMEBOL.
Vi prendono parte 47 squadre provenienti dai dieci Paesi latinoamericani affiliati alla citata Federazione. Quali sono? Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Perù, Uruguay e Venezuela. La competizione ha preso il via lo scorso 4 febbraio e ci accompagnerà fino al giorno della finalissima fissato per il 29 novembre del 2025.
Di seguito il palinsesto dei match in programma oggi.
Copa Libertadores in TV oggi, il palinsesto
Mercoledì 22 aprile (orario italiano)
00.00 Carabobo-Universidad de Chile, LDU Quito-Flamengo, Alianza Lima-Talleres – MOLA
02.30 Colo Colo-Racing, Internacional-Nacional (Copa Libertadores) – MOLA
04.00 Barcelona-Universitario (Copa Libertadores) – MOLA
Dove vedere la Coppa Libertadores in TV e in streaming
L’edizione 2025 della Coppa Libertadores è un’esclusiva di Mola TV, che, dunque, detiene i diritti per trasmettere l’intera competizione. In palio c’è il trofeo più importante per le squadre di club del Sud America. Per seguire le partite sul piccolo schermo bisognerà scaricare l’app di Mola sulla propria smart tv. In alternativa, la Coppa Libertadores potrà essere seguita in streaming su pc, smartphone o tablet, oltre che sul sito ufficiale di Mola. Ricordiamo che è necessario abbonarsi per vedere gli eventi trasmessi da Mola TV.
Champions League
Champions League, non servono le stelle per vincere

Il PSG si prepara per la finale di Champions League, poco dopo la cessione di Mbappè. Non sempre la cessione di un big porta ad una stagione disastrosa, anzi.
Dopo l’arrivo di Mbappè al Real Madrid, molti davano per scontato un’altra vittoria della Champions dei Galacticos. Tuttavia, proprio il PSG, la vecchia squadra della stella francese, è a 90 minuti dal portare a casa il prestigioso trofeo.
E’ successo diverse volte che una squadra, un anno dopo la cessione del suo uomo simbolo, ha trionfato in Europa. Andiamo a vedere alcuni esempi particolari.
Champions League, dalla cessione di un big al trionfo in Europa nel giro di un anno
Partiamo da Ronaldinho che nel 2008 lascia il Barcellona per il Milan, dopo aver vinto quasi tutto in Spagna. Molti si aspettano una stagione difficile senza di lui ma non hanno fatto i conti con un certo Lionel Messi.
La stagione 2008/09 è l’inizio dell’era Guardiola al Camp Nou, che comincia con la vittoria della Champions e la vittoria del Pallone d’Oro di Messi. Niente male come primo anno post-Ronaldinho.
Nel 2006 Shevchenko decide di lasciare il Milan per il Chelsea, nonostante l’intervento di Ancelotti per farlo rimanere. Da una parte, il bomber ucraino deluderà le aspettative a Londra, dall’altra i rossoneri, grazie a Kakà e Inzaghi, porteranno a casa la Champions. E tutto questo nella prima stagione dopo la cessione di Shevchenko.
Torniamo indietro al 2004 quanto Micheal Owen lascia il Liverpool per il Real. L’attaccante inglese era considerato una futura bandiera dei Reds, ma la cessione ai Galacticos destabilizzò molto l’ambiente.
Tuttavia, la stagione 2004/05 del Liverpool di Benitez (la prima post-Owen) verrà ricordata per quell’indimenticabile vittoria della Champions ad Istanbul contro il Milan. I Reds vincono ai rigori, dopo aver rimontato uno svantaggio di ben 3 gol nel giro di 6 minuti nel secondo tempo.
Nel 2009, Ibrahimovic passa dall’Inter al Barcellona con l’obiettivo di vincere la Champions: ma non andrà tutto secondo i piani. I nerazzurri, dopo la cessione dell’attaccante svedese, prenderanno Milito, Sneijder ed Eto’o.
Loro e tanti altri, insieme a Mourinho in panchina, saranno i protagonisti del Triplete nerazzurro nella stagione 2009/10. Inoltre, saranno proprio i blaugrana ad essere eliminati da Milito e soci in semifinale.
In poche parole: non serve per forza un campione in rosa per trionfare in Champions.
Champions League
Inter, De Jong strega Inzaghi: “Straordinario, qualcosa di sensazionale”

Inter, nonostante la sconfitta, il centrocampista del Barcellona ha brillato a San Siro e conquistato i complimenti del tecnico nerazzurro. Intanto l’Inter osserva altri talenti in vista del futuro.
Frenkie de Jong ha illuminato San Siro nella semifinale di Champions League tra Inter e Barcellona, conquistando anche l’ammirazione di Simone Inzaghi. “Si è parlato tanto di Yamal, ma io sono rimasto impressionato da de Jong: sempre posizionato bene, sempre pronto a pulire il pallone. Qualcosa di sensazionale”, ha dichiarato il tecnico nerazzurro dopo la vittoria.
Inter, l’elogio di Inzaghi a De Jong
Classe 1997, de Jong è il giocatore più pagato del Barça, con un ingaggio da 18 milioni di euro netti l’anno. Acquistato dall’Ajax nel 2019 per 86 milioni, ha confermato il suo valore anche contro l’Inter, con 116 passaggi completati su 122 tentati, per una percentuale del 95%, la stessa che mantiene in tutta la Liga.
In Serie A, nessun centrocampista tocca questi numeri: il migliore è Kristjan Asllani con il 92,6%, davanti a Zielinski (91,9%) e Calhanoglu (90,3%). Tra i profili monitorati dall’Inter per il futuro ci sono anche Ricci, Cristante e Nicolussi Caviglia, oltre a giocatori con percentuali superiori al 90% come Paredes, Kone, Lobotka, Douglas Luiz e Keita.
I nerazzurri hanno già bloccato il giovane croato Petar Sucic della Dinamo Zagabria per 14 milioni, e seguono con interesse Nico Paz, trequartista classe 2004 del Como. Il Real Madrid, però, può riportarlo a casa grazie a una clausola di recompra progressiva.
Champions League
Inter-PSG, Capello: “Donnarumma meglio di Sommer. Ma Lautaro”

L’ex tecnico di Milan e Roma, Fabio Capello, ha confrontato le rose dei team della finale di Champions League -Inter-PSG- in programma il 31 maggio a Monaco.
Meglio Inter o Paris Saint-Germain? Quale delle due è più forte? Chi parte avanti nella finale? Sulle colonne dell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport l’allenatore Fabio Capello ha messo a confronto l’undici ideale delle formazioni di Simone Inzaghi e Luis Enrique in vista della finale di Champions League.

LAUTARO MARTINEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter-PSG: la parola al mister
L’ex CT della nazionale inglese ha esordito così:
“Sul cammino delle due finaliste c’è la firma di Sommer e Donnarumma, ma a mio avviso il peso di Gigio si è fatto sentire di più. Perché è vero che Luis Enrique ha allestito una grande squadra ma, per come sono andate le cose dai rigori agli ottavi col Liverpool alla doppia sfida con l’Arsenal in semifinale, è lecito chiederselo: senza questo Donnarumma, il Psg sarebbe arrivato fino a Monaco?”.
Dichiarazioni che esaltano l’estremo difensore cresciuto ed esploso con il Milan dell’allora allenatore Sinisa Mihajlovic. Don Fabio poi continua l’analisi:
“Dumfries-Hakimi è un duello affascinante, una sfida di altissima qualità: scegliere è difficile. Lautaro-Dembelè: due modi diversi di essere bomber. Il Toro magari è meno fantasioso del francese, ma partecipa a tutte le fasi del gioco ed un uomo d’area, nato per colpire dove c’è aria di gol. In una cosa Lautaro supera il rivale: da vero capitano, è l’uomo che trasmette sempre qualcosa in più alla squadra, non soltanto con l’atteggiamento in campo – è sempre l’ultimo ad arrendersi – ma anche con tutto quello che precede la partita. La notte di San Siro col Barça è lo spot ideale: ha stretto i denti, ha fatto di tutto per esserci e ha bucato gli avversari alla prima occasione, procurandosi poi il rigore del 2-0″.
Due squadre, le finaliste di Champions League, che fondamentalmente si daranno battaglia in quel di Monaco per il trofeo di club più importante di tutti. Appuntamento, dunque, al 31 maggio.
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