Europa League
Atalanta, Gasperini: “Sarà una delle partite più importanti della storia del club”
Il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del delicato ritorno di Europa League contro il Liverpool.
Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del ritorno dei quarti di finale di Europa League contro il Liverpool. Il popolo bergamasco spera in un’altra impresa, dopo il sorprendente 0-3 inflitto agli uomini di Kloop ad Anfield.
Appuntamento a domani, giovedì 18 aprile alle 21:00 al Gewiss Stadium.
Atalanta, le parole di Gasperini
“La difficoltà la conosciamo, per noi resta sempre quella squadra nonostante abbiamo vinto l’andata, domani si riparte da zero a zero, la nostra capacità dovrà essere quello di non pensare al risultato dell’andata, dovrà essere il nostro obiettivo”.
Che Liverpool si aspetta?
“Ha la sua identità, ben precisa. Mi aspetto il miglior Liverpool possibile, con una squadra che verrà qui a giocarsi tutte le sue chance, noi dovremo fare una grande partita per fare risultato. Siamo contenti di giocare davanti al nostro pubblico una partita di questo valore, finalmente con lo stadio che sta prendendo forma. Sappiamo che sarà una delle partite più importanti della storia, se non la più importante, ma queste sono cose che si dicono alla vigilia, poi arriva il momento in cui dovremo saperci isolare, dobbiamo sapere che poi il risultato è quello che conta. Vogliamo continuare, sicuramente è inaccettabile perdere come spirito e mentalità, dobbiamo andare in campo con questa concentrazione, pensando che il Liverpool sia una squadra battibile”.
Sarà fondamentale l’approccio visto che hanno preso il primo gol per ben 14 volte?
“Non so bene quante volte l’ha ribaltata però (ride, ndr). Ci sono dei momenti delle partite che possono dare delle svolte più o meno favorevoli, la forza della squadra è andare oltre. Poi gli episodi sono imponderabili, ma la forza di una squadra è quella di giocare oltre l’episodio”.
Le voci su Koopmeiners?
“Sta giocando con l’Atalanta e sta giocando anche molto bene. L’Atalanta è dentro a tre competizioni, ci auguriamo di essere dentro a tutto anche nel prossimo mese. È chiaro che in questo periodo della stagione ci possono essere società meno impegnate nelle coppe e quindi si alimentano queste voci perché altre squadre hanno poco da fare. E magari si chiedono se sia giusto che l’Atalanta sia ai quarti di coppa, così vengono fuori queste cose”.
Chi potrà essere determinante?
“Sarà fondamentale per tutti quanti i giocatori che scenderanno in campo essere determinanti, chiaramente ognuno nel proprio ruolo. Siamo in un ottimo momento, poi il risultato può cambiare il giudizio. Una settimana fa è chiaro che non eravamo favoriti di sicuro, adesso dopo questo risultato abbiamo delle chance, ma ci tengo a sottolineare che non stiamo lasciando niente tra campionato e coppe. Abbiamo un grande entusiasmo, un grande spirito e anche della qualità visto che riusciamo a realizzare dei gol, tutto questo ci porta ad affrontare questo ultimo mese con questo spirito”.
Europa League
Roma, il destino europeo è nelle sue mani: con l’Eintracht serve una vittoria
Nonostante la sconfitta in casa dell’AZ Alkmaar, la Roma di Ranieri ha ancora il destino nelle proprie mani. Con L’Eintracht di Francoforte servono i tre punti.
21° posto in classifica e solamente 9 punti conquistati in sette giornate. Questo è il misero bottino collezionato della Roma nella nuova fase a girone unico dell’Europa League. Una situazione molto diversa da quello che si ci sarebbe aspettata ad inizio stagione, visti le grandi campagne europee fatte dalla formazione giallorossa negli ultimi anni.
La banda di Claudio Ranieri, nonostante rischi abbastanza la mancata qualificazione anche ai playoffs, ha il destino nelle sue mani. Infatti, dietro alla Roma in classifica ci sono, sempre a 9 punti, come Ferencvaros, Fenerbahçe e Besiktas, che hanno però una differenza reti peggiore rispetto a quella dei giallorossi.
La prima formazione fuori dalle prime 24 è il Porto, a quota 8 punti. Perciò, giovedì prossimo, quando la Roma affronterà all’Olimpico l’Eintratcht di Francoforte, i giallorossi in caso di vittoria contro i tedeschi sarebbe sicuri di rientrare nella top 24.
In caso di pareggio o sconfitta contro la formazione tedesca dovrà attendere i risultati delle squadre che si trovano in nelle vicinanze.
Il Ferencvaros ospiterà l’AZ Alkmaar (quattordicesimo a 11), il Fenerbahçe giocherà in Danimarca contro il Midtjylland (diciannovesimo a 10) e il Besiktas giocherà in trasferta contro il Twente, con gli olandesi ventiseiesimi a quota 7 punti. Nel mezzo c’è anche il Porto, a quota 8, che andrà a giocare in casa del Maccabi Tel Aviv.
Europa League
Europa League, 7’giornata: Roma deludente, Lazio capolista in solitaria
Conclusa la 7’giornata di Europa League: per la Roma continua l’incubo delle trasferte, la Lazio brilla e vola in vetta in solitaria. Vincono anche le inglesi.
La classifica dell’Europa League sta prendendo sempre più la sua forma originale e a distanza di una giornata dal termine di questa nuova tipologia di fase a gironi, si possono cominciare a tirare le somme. Il prossimo turno sarà un vero e proprio parapiglia, con tutte le gare che si disputeranno in contemporanea, in cui le squadre si daranno battaglia per provare ad agganciarsi al treno degli ottavi o quanto meno a quello degli spareggi.
Europa League 7′ giornata: volano le inglesi, cade l’Athletic Bilbao
La 7′ giornata di Europa League è iniziata di martedì con il Galatasaray di Victor Osimhen che pecca di superbia contro la Dinamo Kiev, fanalino di coda dell’intero girone, e si porta a casa un solo punto che può pesare moltissimo ai fini di un eventuale spareggio. Restando in Turchia, si prosegue di mercoledì con un sonoro 4-1 del Besiktas di Ciro Immobile ai danni dell’ex capolista Athletic Bilbao. La prima sulla panchina della squadra turca di Ole Gunnar Solskjaer la decidono Rashica, Rafa Silva e l’ex Inter Joao Mario.
Negli incontri a seguire, L’Olympiacos sbanca per 1-0 il Do Dragao di Oporto e mette i portoghesi in una critica posizione di classifica. Il Fenerbahce di Mourinho non riesce ad ingranare e rimane bloccata sul pareggio contro il Lione, auto obbligandosi a conquistare i 3 punti nell’ultima partita del girone. L’Eintracht Francoforte vince per 2-0 nella sfida casalinga contro il Ferencvaros e si posiziona alle spalle della Lazio in vetta alla classifica.
Per quanto riguarda le inglesi, il Manchester United di Amorim soffre fino all’ultimo minuto a causa di un gol all’88’ dell’ex Cremonese Dessers, ma riesce a sfangarla grazie alla firma del solito Bruno Fernandes. L’ennesima partita non convincente da parte dei Red Devils, che deve però servire come carica emotiva in grado di tornare a fare bene anche in Premier League.
Il Tottenham invece, vince in modo piuttosto tranquillo sul campo dell’Hoffenheim, che accorcia le distanze solamente nel finale. Il trascinatore è il capitano coreano Son, che si carica la squadra sulle spalle in un momento complicato.
Le italiane: Roma e l’incubo l’incubo delle trasferte. Vola la Lazio.
Sembra essere entrata in un limbo infinito la Roma di Claudio Ranieri, che ogni volta che porta a casa una prestazione convincente, puntualmente viene smentita dalla trasferta successiva. Visto il percorso in campionato fin qui decisamente al di sotto delle aspettative iniziali, dai giallorossi ci si aspettavano dei risultati nella coppa europea.
La sconfitta contro l’AZ è sembrato essere un film già visto e rivisto, che ha condannato ulteriormente la squadra di Ranieri. Adesso però, la Roma deve rimboccarsi le maniche per conquistare i 3 punti nella sfida interna contro il Francoforte, se vuole continuare il suo cammino in Europa League.
Discorso completamente diverso invece, nel momento in cui si passa dall’altra sponda del Tevere: la Lazio vince quasi in scioltezza contro un’ottima squadra come la Real Sociedad, aiutata dall’espulsione di Munoz alla mezz’ora del primo tempo. Con i 3 gol segnati da Gila, Zaccagni e Castellanos, la squadra di Baroni chiude le pratiche già dal 34′ minuto e si può godere la meritatissima vetta del girone. Basta un pareggio nella prossima sfida contro il Braga per confermarsi come capolista definitiva.
Europa League, i match dell’ottava giornata
Europa League
Lazio, Baroni: “Orgoglioso di questi ragazzi. Noi in finale? Dipende dalla mentalità che costruiremo durante la stagione”
Al termine di Lazio-Real Sociedad, l’allenatore biancoceleste Marco Baroni è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per commentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico della Lazio dopo i tre punti ottenuti contro la Real Sociedad, che regalano ai biancocelesti il pass per gli ottavi di Europa League.
Lazio, le parole di Baroni
Il tecnico biancoceleste ha esordito elogiando la propria squadra:
“Voglio fare i complimenti a questi ragazzi e all’intero gruppo, vorrei che fosse chiaro che il cammino che stanno compiendo non va dato per scontato. Mi rendono fiero, mi stimolano continuamente e sono orgoglioso di allenare questa rosa. Non abbiamo ancora ottenuto nulla, la strada è lunga, ma so di poter contare su un gruppo affamato e desideroso di migliorarsi, esattamente come me e il mio staff”.
Si sente di dire che la Lazio è una delle candidate ad arrivare fino in fondo?
“Non basta proclamarlo, bisogna dimostrarlo sul campo, visto che tutto si decide lì. Non si deve mai dare nulla per acquisito, e il primo a pretendere di più deve essere proprio il giocatore. Ci vogliono lavoro, convinzione e una crescita costante nell’identità di squadra, che è la cosa più importante”.
Quali sono le prime sensazioni sull’infortunio di Nuno Tavares?
“Non dovrebbe essere nulla di serio, pare si sia fermato in tempo. Per noi Nuno è fondamentale perché puntiamo molto sul gioco sulle fasce. Ora valuteremo con precisione la situazione e poi decideremo”.
C’è un giocatore che ti ha impressionato di più per la sua crescita?
“Dal primo giorno ho detto di non aver mai allenato un gruppo così forte. Questa squadra mi ha sorpreso per la solidità che riesce a esprimere attraverso il lavoro quotidiano. Li vedo spesso giocare con gioia, anche in settimana, ed è meraviglioso.
Quando menziono l’aspetto emotivo, parlo della dedizione che i ragazzi mettono in campo e del loro spirito di sacrificio. Non saprei chi nominare in particolare, perché sono in tanti a esprimersi al meglio. Zaccagni porta la fascia da capitano, ma ho tanti leader all’interno del gruppo, ed è questa la cosa più importante”.
Quanto è stato importante il lavoro di Dia e Castellanos stasera?
“Con Dia e Castellanos volevamo fare pressione a uomo e, quando ci siamo riusciti, abbiamo recuperato palla molto in alto. Entrambi hanno svolto un lavoro eccellente”.
La Lazio ha dimostrato di saper reagire ai momenti difficili in campionato:
“Nei frangenti complicati emerge la vera essenza di una squadra. Abbiamo saputo assorbire le sconfitte: si può perdere nel risultato ma non bisogna mai smarrire la prestazione. Il gruppo ha sempre saputo reagire, ed è ciò che conta davvero”.
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