LA GRINTA DI MARCO BARONI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Dinamo Kiev-Lazio è l’esordio europeo della Lazio di Marco Baroni (nonché dello stesso tecnico) e nel nuovo format dell’Europa League.
Tante cose si sono dette riguardo al nuovo format delle competizioni UEFA. Tante sono critiche, anche giuste e giustificate, ma una su tutte è approvata dalla maggior parte degli appassionati: l’abolizione delle “retrocessioni”.
Ovvero le squadre (“gli squali“, parafrasando José Mourinho) che scendono, venendo appunto “retrocesse“, dalla Champions League. Questo fa sì che le griglia di partenza (i cosiddetti “favoriti“) possano essere stabilite fin dall’inizio, evitando il classico rimescolamento gerarchico che avviene dopo il termine della fase a gironi.
La Lazio rientra indubbiamente fra queste squadre, anche se la squadra di Baroni non parta certamente in pole position. I biancocelesti hanno cambiato tanto, a partire dall’allenatore: che questa sera farà il suo esordio da tecnico nelle coppe europee. Il talento c’è, ma anche l’inesperienza: a partire dalla guida tecnica.
Le competizioni a scontri diretti, specialmente quelle internazionali, si giocano tanto sull’esperienza. Il nuovo format prevede un ampliamento delle partite da giocare (da 6 a 8) e il l’abrogazione della fase a gironi, in favore di una classifica “a calendario
“. C’è quindi più margine di errore, ma anche maggiore imprevedibilità.Nessuno è abituato a gestire la preparazione per partite del genere e quindi, quantomeno per le prime giornate, le gerarchie potrebbero essere mutevoli. Difficile dare giudizi adesso, dipenderà molto da quanto tempo la scritta “Lavori in corso” (che ora troneggia a Formello) impiegherà per essere disarcionata dalle staccionate.
Dinamo Kiev-Lazio è il primo banco di prova, stante che non potranno essere emessi verdetti definitivi. Chiosa finale (e inevitabile, dato che è impossibile parlare solo di calcio in queste situazioni) sul fatto che giocare una partita di calcio contro una squadra ucraina (come se fosse la cosa più normale del mondo) è surreale.
DINAMO KIEV (4-2-3-1): Bushchan; Tymchyk, Ceballos, Mykhavko, Dubinchak; Pikhalonok, Brazhko, Shaparenko; Yarmolenko, Vanat, Kobaev. Allenatore: Shovkovsky.
LAZIO (4-2-3-1): Provedel, Marusic, Patric, Romagnoli, Pellegrini; Rovella, Vecino; Tchaouna, Dele-Bashiru, Pedro; Dia. Allenatore: Baroni.
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