Conference League
Europa e Conference League , terza giornata: i focus del Dottor Sarli
Eccoci giunti alla terza giornata di Europa e Conference League con tre italiane impegnate. Vediamo insieme cosa aspettarci con lente d’ingrandimento.
Focus Europa League, Sturm Graz- Atalanta
Gli austriaci hanno lasciato il segno in questa competizione battendo il Rakow a domicilio (0-1) ma l’Atalanta (2 vittorie) è un osso duro, soprattutto perché lo Sturm Graz in casa con le italiane non ha mai giocato bene, non hanno vinto, infatti, nessuno dei sei scontri con esse nelle competizioni UEFA (3 pareggi, 3 sconfitte).
Col Rakow gli austriaci hanno centrato la quinta vittoria di fila e puntano a non chiudere il girone di UEL da ultimi in classifica, cosa che è accaduta per cinque volte consecutive.
L’Atalanta in Europa League giocò l’ultima volta nel 2017/18 vincendo il proprio girone (4 vittorie , due pareggi). Da allora giocò solo in Champions per poi uscire dai radar europei dopo sei anni consecutivi la scorsa stagione. Ora ci ritorna e punta a stravincere il girone.
Nelle prime due giornata, gli orobici hanno battuto 2-0 il Rakow e 2-1 lo Sporting Lisbona. Una stranezza, anche in quelle partite l’Atalanta ha segnato due goal come nelle ultime sei partite su otto in tutte le competizioni (lo ha fatto anche col Genoa nell’ultimo turno di campionato).
Ecco i giocatori più pericolosi.
Per lo Sturm Graz occhio a Prass, autore dei secondi goal nella sua squadra delle rispettive partite, contro l’Hartberg in campionato ha segnato la sua terza rete ufficiale. Per la Dea attenzione a Ruggeri, che ha contribuito a due reti (1 goal, 1 assist) finora in UEL.
La statistica curiosa
Tutte e sei le ultime partite ufficiali dello Sturm Graz hanno visto almeno un gol nel corso del primo tempo (A metà partita: 4 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta).
Europa League, Roma – Slavia Praga
Dopo due successi in UEL, la Roma, vincendo stasera, potrebbe portarsi in cima al gruppo G battendo la sua diretta concorrente.
La Roma ha giocato il suo ultimo scontro contro i cechi nel marzo del 1996 (fino ad allora 1 pareggio ed una sconfitta). Quella partita fa parte di un record storico di vittorie (3) contro i club cechi. La Lupa ha segnato almeno tre goal in tutte quelle partite, cosa che ha fatto anche in due delle ultime quattro partite casalinghe in tutte le competizioni (4 vittorie), incluso il 4-0 rifilato nello scorso turno al Servette.
Lo Slavia Praga ha mantenuto la porta inviolata in quattro delle sue ultime cinque partite (4 vittorie, 1 pareggio) ed in testa al girone avendo battuto 2-0 il Servette e 6-0 lo Sheriff Tiraspol, la prima volta che i cechi vincono due partite in una fase a girone europea.
Non è buono però il ruolino di marcia contro le squadre italiane (3 pareggi, 3 vittorie, 8 sconfitte) e anche in trasferta nel nostro Paese ha un pessimo score (1 pareggio, 6 sconfitte) e la vittoria in terra svizzera col Servette è stata la prima in trasferta in UEL da marzo 2021 in poi (2 pareggi, 2 sconfitte).
Vediamo quali sono i giocatori da attenzionare.
Per la Roma fari puntati su Lukaku che ha fatte goal in entrambe le partite di UEL disputate finora. In più, tre dei suoi ultimi quattro goal sono arrivati al 20° o al 21° minuto di gioco. Per lo Slavia Praga occhio a Jurasek, che ha segnato il goal di apertura in due delle ultime cinque partite.
La statistica curiosa
La Roma ha realizzato il primo goal in tutte e cinque le sue ultime partite casalinghe di UEL (5 vittorie).
Conference League, Fiorentina – Cukaricki
La clamorosa sconfitta per 0-2 contro l’Empoli è stata la prima sconfitta ufficiale dalla prima settimana di settembre (4 vittorie, 3 pareggi) ma ora la Viola deve riprendere forza e rialzarsi in UECL, dove ha solo 2 punti, la stessa distanza che la separa dalle prime due in classifica.
I secondi classificati della scorsa stagione di UECL hanno iniziato questa campagna con due spumeggianti pareggi per 2-2 contro il Genk e il Ferencváros, l’ultimo dei quali acciuffato nei minuti di recupero. Gli avversari di stasera (2 sconfitte finora) sembrano abbordabili ma guai a sottovalutarli come hanno fatto con l’Empoli. Il Cukaricki è la prima squadra della Serbia moderna che la Viola affronta in una competizione della UEFA dai tempi della Stella Rossa Belgrado (1956/57, 1 vittoria 1 pareggio nella semifinale della Coppa dei Campioni).
Finora i serbi hanno segnato un solo goal (al Ferencvaros, 3-1) in UECL vincendo solo una delle ultime 12 partite ufficiali (4 pareggi, 6 sconfitte) e hanno, pure, vinto solo 1 delle ultime 6 trasferte ufficiali (1 pareggio, 4 sconfitte) e una delle ultime 5 in Europa (4 sconfitte) pur avendo segnato in tutte quelle partite. In effetti ha segnato il goal di apertura nelle ultime tre trasferte di UECL (incluse le qualificazioni, anche se ha vinto poi una sola di quelle partite (2 sconfitte).
Ecco i giocatori più pericolosi.
Per la Viola occhio a Gonzalez, che ha trovato la rete delle ultime cinque partite della Fiorentina, segnando in due occasioni il goal di apertura nei primi 20° minuti. Per gli ospiti attenzione a Ivanovic, autore dell’unico goal del Cukaricki in UECL finora.
La statistica curiosa
In tre delle ultime quattro partite della Viola è stato ammonito esattamente un suo giocatore (2 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta).
Conference League
Apoel-Fiorentina 2-1: Goal e Highlights
Allo Stadio NEO GSP l’Apoel di Manolo Jimenez ospita la Fiorentina di Raffaele Palladino. L’incontro è valevole per la terza giornata di Conference League.
Di seguito i gol e gli highlights del match.
Apoel-Fiorentina, Goal & Highlights
Conference League
La Fiorentina non può vincerle tutte: critiche esagerate dopo ieri sera?
La Fiorentina perde la sua seconda gara ufficiale e fioccano le critiche. Analizzando quest’ultime, vi diamo la nostra versione dei fatti.
La Fiorentina, tra Campionato e Conference League, veniva da 8 vittorie ed un pareggio ed aveva perso una sola gara ufficiale (a Bergamo, dopo aver condotto la partita per quasi tutto il primo tempo): ci può stare, quindi, una defaillance.
In giro si stanno facendo tante, forse troppe, critiche al primo ostacolo e questo non lo troviamo giusto. Fin qui la stagione viola è e rimane senz’altro positiva.
È vero che ieri si giocava in casa di una squadra non eccelsa, ma schierare 10 riserve su 11, a nostro modesto parere, non te lo puoi permettere in nessuna competizione al Mondo. Anche perché se schieri tutti giocatori che mai, o quasi, hanno disputato un incontro insieme, specie in difesa, saltano tutti gli automatismi della compagine titolare. Forse far riposare un po’ alla volta i componenti della rosa sarebbe stata una scelta meno traumatica. I ciprioti hanno poi preparato il match come quello della vita, per il prestigio che darà loro in questi giorni di festa (visto il compleanno numero 98 della società).
Giusto comunque dare priorità al Campionato, ci sta di perdere una gara dopo nove risultati utili consecutivi. Perciò ora la testa andrà senz’altro al Verona, dove la Viola ha un’altra occasione per migliorare ulteriormente la classifica, andando a vedere il calendario delle sue concorrenti verso l’Europa.
Concludiamo con due battute sui singoli. Palladino sta cercando di recuperare e rendere arruolabili per il Campionato almeno qualcuna delle riserve e disposizione. Sottil è entrato nel giro dei titolari, complici anche le assenze a centrocampo che hanno fatto tornare a giocare Bove in mezzo, ed anche Ikoné sembra in ripresa.
Male, anzi, molto male Kayode, che però resta un patrimonio della Fiorentina, da difendere e recuperare con le unghie e con i denti, così come quello di Parisi, dove la mancanza di fiducia, di Italiano prima e Palladino poi, ne ha minato le certezze.
Leggendo i commenti sui social, poi, aspettiamo a bocciare dopo 3, 4 o 5 partite giocatori giovani provenienti da un calcio molto diverso come Moreno e Richardson. Diamogli almeno qualche altro mese di tempo. Il primo, ad esempio, oltre a provenire da un mondo molto diverso, ha sempre giocato in una difesa a 3.
Insomma, si è perso una partita, ma non bisogna fare drammi.
Conference League
Apoel-Fiorentina 2-1, Palladino: “Commessa qualche leggerezza, ma non abbiamo sottovalutato l’impegno. Su Richardson..”
Apoel-Fiorentina 2-1, la Viola cade dopo due mesi per mano dei ciprioti. Qui di seguito riportiamo le parole del tecnico, Raffaele Palladino, dopo la partita.
La Fiorentina torna a conoscere il significato della parola sconfitta. Accade in Conference League, per mano dell’Apoel.
Accade in terra cipriota, dove gli uomini di Raffaele Palladino cadono 2-1 e mettono a referto il loro primo stop in Europa.
Non può essere soddisfatto, ovviamente, il tecnico viola nel post partita. Qui di seguito le sue parole in conferenza stampa.
Sulla partita
“Sapevamo che oggi potevamo affrontare una squadra dal blocco molto basso. Facevano 4-1-4-1 sfruttando solo i contropiedi: abbiamo preparato bene la partita, nei primi trenta minuti avevamo il pallino e abbiamo creato situazioni per fare male. Siamo stati ingenui nel concedere ripartenze. E una volta sotto non era facile: li abbiamo messi lì ma senza trovare il guizzo finale e scardinarli. Hanno giocato per sporcare tutto, anche in maniera irruenta. Nel secondo tempo non si è quasi mai giocato, hanno spezzato il ritmo. Analizziamo ciò che abbiamo fatto bene e con grande equilibrio pensiamo subito al campionato“.
Sugli errori commessi
“A volte siamo stati leggeri, tra controlli e passaggi. E non riuscivamo a rompere le linee di passaggio. Loro si difendano stretti e chiusi, non era facile, ma le ripartenze che abbiamo preso sono per errori nostri. Qualche leggerezza c’è stata e non dobbiamo commetterla. Loro hanno sputato sangue per vincere, con grande intensità e voglia, noi quando affrontiamo squadre così dobbiamo mettere qualcosa in più“.
Sulla mancanza di grinta
“Non abbiamo sottovalutato nulla, assolutamente. Ci teniamo alla Conference, vogliamo arrivare nelle prime posizione e teniamo a una competizione europea. Chi è sceso in campo oggi voleva dimostrare il suo valore e se tornassi indietro rifarei le stesse scelte. I ragazzi si sono allenati alla grande in settimana, non avevo segnali che potessimo perdere. Spesso queste sfide si decidono sugli episodi e loro li hanno portati a loro vantaggio“.
Su Richardson e Parisi
“Secondo me Richardson si è mosso bene, trovare spazi non era facile. Avevano un uomo fisso lì a prendere il nostro trequartista. Sappiamo che lui è di palleggio e non attacca la profondità, secondo me ha fatto bene e potremmo rivederlo. Fabiano ha fatto una buona prestazione, ha lavorato bene sulla catena anche se, lo sappiamo, non è un’ala naturale. Ha fatto bene però anche quando è passato a fare il quinto”.
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