Il tecnico bianconero ha preso parte alla conferenza stampa alla vigilia della semifinale di ritorno di Europa League contro il Siviglia di Mendilibar.
Massimiliano Allegri, insieme a Cuadrado, è intervenuto nella consueta conferenza stampa alla vigilia della semifinale di ritorno di Europa League contro il Siviglia di Mendilibar. La gara d’andata è terminata sull’1-1. Di seguito le parole del mister bianconero:
Hai guardato se ci sono connazionali dell’arbitro nel Siviglia? Vorreste farvi premiare da Ceferin?
“Dobbiamo pensare solo al campo. Tutta la squadra ha voglia di raggiungere la finale in un’annata folkloristica. Sappiamo che è una partita difficile e ci saranno momenti di difficoltà”.
Sei stato il punto di riferimento di questa Juve. Che sentimento prevale in voi?
“No ci vuole molta calma e lucidità e i ragazzi sono stati molto bravi abbiamo lavorato tutti insieme per arrivare fino a qua. Non sono mai stato a Budapest e i ragazzi mi farebbero un grosso regalo. Ci vorrà un pizzico di fortuna speriamo sia dalla nostra parte”.
Come sta Vlahovic?
“La squadra sta bene fisicamente, questo è un buon segnale. Abbiamo fatto un secondo tempo in crescendo con la Cremonese. Chi scenderà in campo sarà importante ma saranno determinanti i cambi”.
Ci spiega l’aggettivo folkloristica?
“Questa è stata un’annata in cui ogni giorno ci toglievano o ridavano dei punti. Oltre agli obiettivi che dovevamo avere pensavamo anche ad altra cose. Abbiamo preso tutto come un’opportunità e ci è andata bene. Come ho detto sempre noi sul campo dobbiamo fare quello che siamo chiamati a fare ovvero il massimo”.
Che momento sta vivendo Fagioli?
“La fortuna di avere 5/6 giovani che sono minimo del 2000, è normale che devono passare anche da quei momenti. Ci sono momenti ottimi e alcuni meno positivi, fa parte della loro crescita. A 27 anni avrà il massimo della maturazione, si spiega Rabiot che oggi gioca partite diverse rispetto anche solo all’anno scorso. Fagioli dopo gli errori col Sassuolo e col Napoli dove non ha rincorso l’avversario poi non ne ha più commessi. Sei alla Juventus, non è facile perché la maglia ha una pesantezza diversa rispetto alle altre. Noi dobbiamo dare equilibrio a questi ragazzi”.
Quanto può influire l’ambiente?
“Qui abbiamo già giocato, è una partita decisiva sia per noi che per loro perché ci giochiamo una finale. Noi avremo spazi importanti per creare dei problemi a loro, conosciamo i loro punti di forza e anche le loro debolezze. CI vorrà personalità nei momenti in cui avremo la palla”.
Si potrà vedere uno schieramento con due esterni e due punte?
“Ho un dubbio in difesa, a centrocampo e in attacco. Deciderò domani mattina. La partita sarà lunga e si possono cambiare in corso”.
Ha chiesto alla squadra di andare in finale?
“Non ho chiesto niente, lo sanno già per conto loro. Domani la partita si gioca da sola, in questo momento bisogna abbassare il dispendio di energie perché se no si rischia di andare fuorigiri”.
C’è più o meno pressione rispetto alle altre semifinali europee?
“Di uguale c’è l’entusiasmo di giocare queste partite. Domani sera speriamo di esser tutti felici perchè se no ci tocca passare una serata a Siviglia da arrabbiati, però sono queste le partite che vuoi giocare. Bisogna esser bravi e un pizzico fortunati per andare avanti. Però le emozioni di queste partite è difficile trovarle altrove”.
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