Europa League
L’Athletic Bilbao estromette Roma dall’Europa League

La Roma, guidata da Claudio Ranieri, è stata eliminata dall’Europa League dopo una sconfitta per 3-1 contro l’Athletic Bilbao. Nonostante il risultato favorevole dell’andata, i giallorossi non sono riusciti a ribaltare la situazione.
I giallorossi non sono riusciti a superare l’ostacolo dell’Athletic Bilbao nell’ottavo di finale dell’Europa League. La partita, giocata sul campo del San Mémes, è terminata con il risultato di 3-1 in favore dei Rojiblancos, ribaltando così il risultato dell’andata. I gol decisivi sono stati segnati da Nico Williams, autore di una doppietta, e Berchiche al 68′. Il rigore realizzato da Paredes nei minuti finali non è servito a cambiare le sorti del match.

PAULO DYBALA PUNTA IL DITO IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma fuori dall’Europa League: un risultato inaspettato
Nonostante il vantaggio ottenuto nella partita di andata, la Roma non è riuscita a mantenere il controllo della situazione. La partita era iniziata in salita per i giallorossi, con l’espulsione di Hummels dopo pochi minuti per un fallo da ultimo uomo su Sannadi. Dopo un assedio alla porta difesa da Svilar, l’Athletic ha trovato il gol dell’1-0 con Nico Williams. Al 68esimo minuto, Berchiche ha raddoppiato per gli spagnoli, seguito da un secondo gol di Williams all’82’. Nonostante il rigore realizzato da Paredes, il risultato finale è stato di 4-3 a favore dell’Athletic, determinando l’eliminazione della Roma dall’Europa League.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
Europa League
Lazio, una settimana da sogno per Romagnoli

Lazio, il difensore biancoceleste sta vivendo una delle sue stagioni migliori da quando veste il biancoceleste. Ecco i numeri delle ultime partite.
Alessio Romagnoli sta vivendo un momento magico con la Lazio, la squadra che ha sempre tifato sin da bambino. Il difensore biancoceleste, da subito punto di riferimento per squadra e tifosi, ha firmato tre gol decisivi in una settimana indimenticabile, contribuendo a portare la Lazio ai quarti di finale di una competizione europea dopo sette anni.
Lazio, i numeri di Romagnoli
“Non mi era mai successo di segnare tre gol di fila, neanche al Milan“, ha ammesso Romagnoli, che con tre reti in Europa League ha agganciato Castellanos nella classifica marcatori della Lazio, rimanendo secondo solo a Pedro. Inoltre, le reti di Romagnoli nelle ultime sono state ben 3: due tra l’andata e il ritorno degli ottavi di Europa League, l’altra contro l’Udinese.

ESULTANZA ALESSIO ROMAGNOLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Ma non c’è tempo per festeggiare. Domenica al Dall’Ara la Lazio affronterà il Bologna in uno scontro diretto cruciale per la corsa Champions. Le fatiche di coppa si faranno sentire, ma i tifosi sperano ancora nel loro bomber inatteso Alessio Romagnoli.
Europa League
Roma, l’addio all’Europa League può costare caro

Roma, l’eliminazione pesa sui conti del club. All’orizzonte si intravede il rischio di un Fair Play Finanziario e la necessità di qualificarsi in Champions.
L’errore di Mats Hummels e la conseguente eliminazione dall’Europa League contro l’Athletic Bilbao rischiano di costare alla Roma molto più di un semplice stop sportivo. Il club giallorosso, già vincolato dal Settlement Agreement con la UEFA, deve fare i conti con un mancato incasso che potrebbe pesare sul bilancio.
Roma, l’impatto economico
L’uscita agli ottavi limita i ricavi europei dei giallorossi a soli 20,1 milioni di euro, un calo rispetto ai 22,6 milioni della scorsa stagione e ai 30 milioni incassati con la finale del 2022/23. Con il Fair Play Finanziario che impone un tetto massimo alle spese (non oltre il 70% del fatturato) e perdite contenute entro i -60 milioni nel quadriennio, il rischio di sforamento diventa concreto.

L’ESULTANZA DI ELDOR SHOMURODOV DOPO IL GOL ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Oltre agli incassi immediati, l’Europa League offriva alla Roma la possibilità di qualificarsi direttamente alla prossima Champions, che avrebbe garantito oltre 50 milioni di ricavi. Ora la squadra dovrà lottare in campionato contro Milan, Juventus, Bologna, Lazio e Fiorentina per ottenere un posto tra le prime quattro.
Qualora e la qualificazione non arrivasse, la Roma potrebbe essere costretta a cessioni importanti per rientrare nei parametri economici. Tra i possibili sacrificati spiccano Pellegrini, Pisilli e Dybala, il giocatore più pagato della rosa. Un ridimensionamento che i tifosi sperano di evitare con un finale di stagione da protagonisti.
Europa League
Roma, speranze infrante. Hummels anello debole

Oggi il risveglio è stato amaro per la Roma, il cui sogno di avanzare in Europa League è sfumato ieri, complice il rosso a Hummels. Il tedesco è sotto accusa.
La partita di Europa League che è andata in scena ieri sera a Bilbao, in casa dei baschi dell’Athletic Bilbao, per la Roma è finita appena all’undicesimo minuto.
Complice l’azione di gioco del difensore centrale tedesco Mats Hummels, che dopo aver perso palla a centrocampo tenta il recupero commettendo fallo su Sannadi.
Per il direttore di gara, il francese Turpin, l’azione è da rosso diretto. La Roma protesta, incluso l’estremo difensore giallorosso Mile Svilar che si fa sanzionare con un cartellino giallo poco dopo.
Il motivo del disappunto dei giocatori della Roma è evidente: Hummels è arrivato in anticipo sul pallone e non ha interrotto un’azione da gol, dal momento che tra Svilar e Sannadi è comunque pronto Mancini.
Si scatena il dibattito, tra giornalisti e tifosi che, metro alla mano, si mettono a misurare mentalmente la distanza tra Sannadi e la porta e decretano se il fallo sia meritevole o meno del rosso.
A prescindere dal dibattito, un’evidenza è sotto gli occhi di tutti: la difficile situazione di Hummels.
Hummels, mai veramente decisivo dal suo arrivo
Non si può dire che Hummels abbia avuto grandi punti di riferimento, prima dell’arrivo di Claudio Ranieri in panchina. Fortemente voluto da De Rossi, che poco dopo è stato esonerato, è stato pressoché ignorato da Juric.
Sebbene Ranieri lo abbia impiegato di più in campo, non si può dire che lo abbia mandato in campo frequentemente e in partite decisive, a parte la sfida di ieri sera: dal suo arrivo lo scorso 14 novembre il tecnico lo ha lasciato in panchina in 5 partite i campionato, inclusa quella contro il Napoli.
Si è tanto parlato delle sue “vacanze” e della supposta ironia del giocatore su Instagram, apparentemente scontento del proprio inutilizzo.
Il suo esordio in giallorosso è stato negativo quanto sfortunato: al suo debutto sotto Juric lo scorso 27 ottobre ha realizzato un famigeratissimo autogol nel corso di una partita contro la Fiorentina che è stata una clamorosa debacle 1-5.
Il suo finale a Trigoria potrebbe essere in estate e dal sapore di una puntata sbagliata, della scommessa su un ex Campione di Germania che ha deluso le aspettative.
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