Europa League
Lazio, Baroni: “Gara difficile contro una squadra aggressiva. Su Romagnoli e Zaccagni…”

Marco Baroni, allenatore della Lazio, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita di Europa League in casa del Viktoria Plzen.
Dopo la vittoria all’ultimo respiro contro il Milan, la Lazio si concentra sull’Europa League, dove sarà ospite del Viktoria Plzen nella gara d’andata degli ottavi di finale. Non ci sono precedenti tra i biancocelesti e i ciechi, che hanno eliminato il Ferencvaros nei play-off e sono secondi nel loro campionato. Trasferta da non sottovalutare dunque per la squadra di Baroni.
Viktoria Plzen-Lazio: Baroni presenta la sfida in conferenza stampa
Il tecnico biancoceleste Marco Baroni ha presentato in conferenza stampa la partita contro il Plzen, in programma domani alle 21 alla Doosan Arena. Di seguito le sue parole.
Come sta la squadra dopo il successo di San Siro
“Ci avviciniamo a questa partita che ci siamo guadagnati sul campo. Sono partite bellissime che danno prestigio a tutte le società, affrontiamo squadre con culture diverse. Sappiamo quanto sia difficile questa partita, veniamo da una gara dove abbiamo speso tanto. Le energie però si trovano in queste partite, la squadra farà la massima prestazione con dedizione, voglia e determinazione. Porteremo la nostra identità“.
L’approccio a questa sfida ad eliminazione diretta
“Non cambia molto, sentiamo la responsabilità ma fanno parte del nostro lavoro. Sappiamo che queste sono gare che non puoi sbagliare, siamo consapevoli di questo. La squadra non sbaglierà prestazione, anche se abbiamo avuto poco tempo per preparare la partita sappiamo cosa dobbiamo fare. Questo è un campo difficile, qui il Viktoria ha messo tutti in difficoltà. Servirà la miglior Lazio“.
L’energia della squadra dopo il gol di Pedro contro il Milan
“Il gol di Pedro è una di quelle cose che lascia tanto, a prescindere dal gol c’è del merito della squadra in quella situazione. Abbiamo giocato con personalità, c’è tanta Lazio nelle difficoltà del Milan di domenica. Avevo detto ai ragazzi di interpretare al meglio il primo tempo, la partita ci ha dato tanto dal punto di vista della voglia e della determinazione“.
Lazio in emergenza
“Si gioca come se non ci fosse un domani, non possiamo fare calcoli. L’importanza della partita ci obbliga a non sbagliare. Abbiamo qualche defezione, ma conto sui giocatori che sono partiti con noi. Siamo qui per fare una partita importante, sappiamo le difficoltà che troveremo e ci vorrà tanta dedizione. Dentro il sacrificio poi si trovano le risposte che ci servono. Ho delle situazioni ancora da valutare, compresa la scelta del capitano. Romagnoli dovrebbe rientrare, ma vediamo perché abbiamo fatto allenamento e siamo subito partiti. Voglio parlare con qualcuno per capire come sta la squadra, domani non sbaglieremo partita. Questo è certo“.
Calcoli relativi in vista del ritorno
“Sappiamo che la sfida di ritorno sarà figlia di questa, sicuramente dovremo giocare con intelligenza ma dentro la nostra gara. Non possiamo fare partite diverse da quella che è la nostra identità, lì troviamo la prestazione importante e di spessore“.
Le qualità del Viktoria e le condizioni di Castellanos, Hysaj, Dele-Bashiru e Zaccagni
“Castellanos e Dele potrebbero rientrare prima della sosta, Hysaj no perché il percorso dovrebbe essere diverso e rientrare subito dopo la sosta. Il Viktoria lo abbiamo visto e rivisto, ci saranno difficoltà in campo perché giocano un calcio aggressivo e di corsa. Sono bravi nel verticalizzare, hanno fisicità e la squadra è consapevole delle difficoltà che incontreremo. Dovremo fare una partita giusta mentalmente e fisicamente. Zaccagni è recuperabile per la partita di lunedì, gli esami hanno dato esito negativo ma abbiamo preferito non rischiare insieme al giocatore“.
Ipotesi centrocampo a 3
“Ho detto più volte che Vecino è un giocatore importante come altri, nell’interpretazione del ruolo può ruotare. Io non voglio rinunciare alla costruzione con due mediani, lo facciamo talmente bene visto il lavoro di Guendouzi e Rovella che stanno facendo un campionato straordinario. Siamo usciti da quel sistema perché secondo me abbiamo giocatori con caratteristiche per giocare tra le linee, la squadra ha capacità offensiva per creare tanto e Vecino riesce a interpretare il ruolo sia da mezzala che da trequartista. Per questo parlavo della sua importanza, ha questa capacità interpretativa del ruolo. Con lui in campo abbiamo questa soluzione“.
Capitolo portieri
“Non possiamo gestire, non rientra nelle nostre caratteristiche, bisogna partire forte dal primo al centesimo minuto perché sono partite in cui bisogna andare forte. Noi dobbiamo stare dentro la partita. Non c’è un portiere di coppa, ho condiviso un percorso fatto con entrambi i portieri e quando c’è stato da far rifiatare Provedel lo ha fatto, poi si è ripreso il posto. Mandas sta facendo benissimo, non sbaglia mai. Domani farò delle valutazioni in funzione di questo anche perché Provedel è il titolare“.
Europa League
Napoli, accadde oggi: semifinale europea dopo 26 anni

Oggi, 10 anni fa, il Napoli ospitava il Wolfsburg per il ritorno dei quarti di Europa League. All’andata gli azzurri si imposero con una goleada.
La stagione 2014/15 dei Partenopei si può considerare una stagione fatta da tanti alti e bassi. Alti come la vittoria in Supercoppa contro la Juve e l’ottimo percorso in Europa League. Bassi come l’eliminazione ai preliminari di Champions contro il Bilbao oppure la cocente eliminazione in semifinale di Coppa Italia contro la Lazio.
Tornando al percorso in Europa League, il cammino della squadra guidata da Benitez è abbastanza positivo. Primo posto nel girone davanti a Young Boys, Sparta Praga e Slovan Bratislava. Dopodichè Trabzonspor e Dinamo Minsk vengono elminati dai Partenopei, rispettivamente ai sedicesimi e agli ottavi.
Ai quarti c’è il primo vero avversario difficile: il Wolfsburg. La squadra tedesca è la grande rivelazione della stagione, attualmente seconda in Bundesliga (e a fine stagione vincerà anche la DFB Pokal). Uno dei loro giocatori chiave è un certo Kevin De Bruyne.
Napoli-Wolfsburg, 23 aprile 2015
L’andata si gioca in Germania e molti si aspettano gli azzurri di soffrire molto la squadra guidata da Hecking. Arriva invece un clamoroso 1-4 con Hamsik e Higuain protagonisti: un risultato a dir poco inaspettato.
I Partenopei dunque giocano la partita di ritorno in casa, con un piede e mezzo in semifinale. Il Wolfsburg vuole tentare l’impresa e nel primo tempo cerca in tutti i modi di creare pericoli alla difesa di Benitez, ma senza successo.
Nella ripresa gli azzurri entrano molto bene in campo e vanno sul 2-0 (6-1 totale) con Callejon (50′) e Mertens (65′): due gol che archiviano praticamente l’accesso in semifinale. Gli ospiti riescono a pareggiare l’incontro con Klose (71′) e Perisic (73′), ma il 6-3 totale dice tutto.
Con questo risultato gli azzurri tornano in una semifinale di una competizione europea. Non accadeva da 26 anni, con la famosa conquista della Coppa Uefa 1988-1989 grazie ad un certo Maradona.
Europa League
Romero punta sulla semifinale di Europa League e sogna la Spagna

Cuti Romero sogna la Liga: il difensore argentino punta alla Spagna dopo le semifinali di Europa League.
Cristian “Cuti” Romero, attuale difensore in forza a una squadra impegnata nelle semifinali di Europa League, ha espresso il desiderio di terminare la stagione con successo. Durante un’intervista rilasciata a @losedul, Romero ha dichiarato: “Siamo nelle semifinali di Europa League, voglio concludere la stagione in bellezza. Dopo, vedremo”. Le sue parole lasciano intendere che il giocatore stia considerando nuove sfide per il suo futuro calcistico.
Il sogno di giocare nella Liga
Romero ha poi aggiunto che uno dei suoi obiettivi sarebbe quello di giocare in Spagna, per avere l’opportunità di competere nei principali campionati europei. Questo desiderio potrebbe aprire le porte a un trasferimento nella Liga, dove il difensore argentino potrebbe misurarsi con alcune delle migliori squadre e giocatori del mondo.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨 Cuti Romero: “We’re in the Europa League semi-finals, I want to finish the season on a high note. After that, we’ll see”.
“A league I would like to play in would be Spain to compete in all the major leagues”, told @losedul. pic.twitter.com/vq6FiZHmwu
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) April 21, 2025
Europa League
Lazio, Nuno Tavares croce e delizia di Baroni: ieri altro infortunio

La Lazio perde, oltre al match di ritorno di Europa League contro il Bodo/Glimt, anche Nuno Tavares. Un lunghissimo calvario per il portoghese.
Oltre il danno, anche la beffa. Per la Lazio di Marco Baroni piove sul bagnato. Pesante la delusione al termine della lotteria dei rigori che hanno condannato la formazione biancoceleste ad abbandonare, nonostante i favori dei pronostici, l’avventura in Europa League.
Gli errori dal dischetto di Tchaouna, Noslin e Castellanos spengono completamente i 55 mila tifosi della Lazio accorsi allo Stadio Olimpico per spingere verso la semifinale i propri beniamini. Ad far terminare il sogno il Bodo/Glimt, forte del 2-0 maturato all’andata.
La Lazio dopo essere riuscita nell’impresa di riportare il match sulla parità totale, prima del 90′, e di passare in vantaggio con la testata di Dia, è stata riportata per terra dalla rete del Helmersen, espulso per doppia ammonizione al 120′. La lotteria dei penalty ha premiato i norvegesi, che affronteranno in semifinale il Tottenham di Postecoglou.

GUENDOUZI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Altro giro, altro stop per Nuno Tavares
A rendere ancor più amara e deludente la serata dell’Olimpico ci ha pensato la mala sorte. Infatti, durante la gara Nuno Tavares ha dovuto abbandonare il campo a causa dell’ennesimo problema fisico. Le lacrime del portoghese sono l’emblema di quello che sta vivendo a Formello.
Nelle prime uscite ufficiali l’esterno di proprietà dell’Arsenal è stato un fattore determinante dei successi della Lazio, mettendo a referto ben 8 assist nelle prime 8 giornate. Da lì in poi però gli infortuni lo hanno tormentato, continuando anche nella serata di ieri. Nuno, subentrato al 68′ del ritorno dei quarti di finale di Europa League, è uscito dal campo in lacrime appena iniziati i supplementari.
Con questo di ieri siamo già a sette infortuni in stagione: 69 giorni d’assenza, in attesa di capire la gravità di quello subito contro il Bodo. Incomincia ad essere un fattore importante e da non sottovalutare quello della tenuta fisica del laterale portoghese, che sicuramente condizionerà la dirigenza biancoceleste nella scelte future.
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