Si sono conclusi i quarti di Europa League ieri sera. Una serata ricca di emozioni e vietata ai deboli di cuore soprattutto a Roma e Manchester.

Una serata di ordinaria follia quella di ieri in Europa. Gol, spettacolo, emozioni e chi più ne ha più ne metta. Sono due le partite in particolare che hanno regalato più emozioni, i tifosi di Lazio e Manchester United ne sanno qualcosa.

Di seguito ecco il resoconto dei quarti di finale di UEL giocati ieri sera.

Europa League: rammarico Lazio, Tottenham ok

Partiamo dalla Lazio che ha l’obiettivo di rimontare il 2-0 subito in Norvegia contro il Bodo/Glimt. Gli uomini di Baroni partono forte e trovano il vantaggio con Castellanos di tacco (21′). Nel secondo tempo i biancocelesti continuano ad attaccare senza trovare la rete fino al 93′ con Noslin. Questo gol manda la partita ai supplementari.

La Lazio riesce a completare la rimonta ai supplementari con Dia (99′), ma i norvegesi trovano la rete con Helmersen (109′) che verrà anche espulso alla fine dei supplementari. Ai rigori per i biancocelesti sbagliano Tchaouna, Noslin e Castellanos: l’errore dell’argentino elimina la squadra di Baroni, e manda il Bodo Glimt in semifinale dove affronterà il Tottenham.

Gli Spurs nonostante il campionato da incubo vanno in semifinale di Europa League grazie ad uno 0-1 contro l’Eintracht. Basta un rigore di Solanke nel primo tempo (43′).

Spettacolo ad Old Trafford, il Bilbao ci crede

La partita tra Man Utd e Lione può essere considerata una delle partite più assurde del millenio. United in vantaggio di due gol con Ugarte (10′) e Dalot (46′), ma i francesi la ribaltano con Tolisso (71′) e Tagliafico (77′).

Si va ai supplementari con il Lione in 10 (espulso Tagliafico). Nonostante ciò, Les Gones si scatenano con i gol di Cherki (104′) e Lacazette su rigore (109′). Partita finita? Niente affatto, perchè arriva il gol di Bruno Fernandes su rigore (114′) e il pareggio di Mainoo (120′). Tutti si aspettano i rigori, ma arriva addirittura il 5-4 di Maguire (121′) che decide una partita semplicemente folle. In semifinale, Amorim se la vedrà con il Bilbao.

Il Bilbao fa il suo dovere battendo in casa i Rangers per 2-0: decidono Sancet su rigore (49′) e il solito Nico Williams (80′). Da ricordare che la finale si giocherà proprio al San Mamès, una grande occasione per i Lehoiak di giocare la finale in casa.

Rúben Amorim sorprende tutti: “Abbiamo messo Harry Maguire in attacco perché è il giocatore che può segnare di testa”. Il Manchester United ringrazia.

Manchester United, la nuova strategia di Rúben Amorim

L’allenatore del club, Rúben Amorim, ha recentemente catturato l’attenzione dei media con una scelta tattica inaspettata durante il finale di Manchester United-Lione 5-4. In un’intervista, Amorim ha dichiarato: “Abbiamo messo Harry Maguire in attacco perché è il giocatore che può segnare di testa”. Questa decisione è stata accolta con sorpresa e curiosità dagli appassionati di calcio, poiché Maguire è tradizionalmente noto per il suo ruolo difensivo.

Maguire: un difensore con talento offensivo

Nonostante sia principalmente un difensore centrale, Harry Maguire ha dimostrato nel corso della sua carriera di possedere un notevole talento nel gioco aereo, rendendolo una risorsa preziosa anche in attacco. La scelta di Amorim di utilizzarlo in avanti sottolinea la sua abilità nel riconoscere e sfruttare i punti di forza dei suoi giocatori. La scelta ha pagato in quanto il centrale della nazionale ha segnato il gol decisivo al 121′, evitando i calci di rigore e spedendo direttamente i Red Devils in semifinale. Questa mossa potrebbe rappresentare un nuovo capitolo nella carriera di Maguire, aprendo la strada a ulteriori esperimenti tattici.

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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano

🚨👀 Rúben Amorim: “We put Harry Maguire up there because he’s the guy who can score a header”. pic.twitter.com/KYhWkMKeOb

— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) April 18, 2025

L’attaccante della Lazio Noslin contro con il Bodo Glimt ha segnato la rete che è valsa i supplementari, ma ha tirato un pessimo rigore. Alti e bassi per lui.

L’olandese classe 99′ è arrivato a Roma questa estate per una cifra leggermente inferiore ai 16 milioni di euro. Lui aveva accompagnato Baroni anche nella sua precedente avventura con la maglia dell’Hellas Verona, con cui aveva fatto intravedere grandi cose e giocate di grande qualità.

Tutto lasciava pensare che il suo arrivo nella capitale avrebbe potuto significare avere un valore aggiunto per la squadra biancoceleste, vista la sua duttilità nel poter ricoprire più ruoli nell’ultima parte di campo: può partire sull’esterno dando il cambio a Zaccagni o Isaksen, al centro dell’attacco al posto di Castellanos, ma può anche agire alle spalle dello stesso bomber argentino.

Fino a questo momento però, le prestazioni di Noslin non rispecchiano le aspettative iniziali e per lui è stata una stagione di alti e di bassi: 6 reti messe a segno in 36 gare giocate tra tutte le competizioni, tra cui 3 nella stessa partita di Coppa Italia contro il Napoli di Antonio Conte.

Lazio, la partita di Noslin contro il Bodo Glimt

La partita di Europa League contro il Bodo Glimt è la perfetta rappresentazione della stagione altalenante di Tijjani Noslin: subentra all’88’ minuto al posto di un esausto Zaccagni, ma nonostante i pochi istanti di gioco che ha a disposizione, riesce ad incidere nel match e mette in porta il gol che manda la Lazio ai supplementari.

Si arriva successivamente alla lotteria dei rigori ed è il terzo incaricato a battere: l’olandese prende una brutta rincorsa e strozza troppo la conclusione mettendo il suo tiro addirittura a lato della porta. Poteva per lui essere una serata gloriosa, che avrebbe sicuramente rivalutato tutta la sua stagione, ma invece potrebbe avere l’effetto inverso visto come si è conclusa la serata.