I nostri Social

editoriale

Ranking Uefa, continua la corsa al 5° posto in Champions

Pubblicato

il

UEFA

Ranking Uefa, l’Italia è alla caccia continua del quinto posto Champions ma serve un’impresa per superare la Spagna.

La corsa dell’Italia per il quinto posto in Champions League si fa sempre più intensa e passa anche dalle competizioni europee minori. Il ranking UEFA gioca un ruolo cruciale nella definizione dei posti disponibili per la prossima stagione, e per il nostro Paese ogni partita può essere decisiva. Attualmente la Spagna occupa il 2° posto nel ranking con 20.892 punti, mentre l’Italia segue in 3° posizione con 19.375 punti. Per ottenere il tanto ambito quinto slot in Champions servirà una vera e propria impresa, con un mix di risultati positivi e qualche colpo di scena a nostro favore.

Athletic Bilbao-Roma: una sfida dal peso doppio

Uno degli incroci più importanti in questa corsa si giocherà ai quarti di finale di Europa League, dove la Roma affronterà l’Athletic Bilbao. Questo match rappresenta un’opportunità unica perché non solo la Roma potrà portare punti preziosi al ranking UEFA, ma eliminando una squadra spagnola contribuirà a ridurre il vantaggio iberico. Ogni vittoria vale tantissimo e un eventuale passaggio del turno potrebbe ribaltare gli equilibri.

Ranking Uefa

CLAUDIO RANIERI E PAULO DYBALA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Inoltre, per sperare nel sorpasso sulla Spagna, l’Italia avrà bisogno anche di qualche aiuto esterno. In particolare, due partite potrebbero rivelarsi decisive: Manchester United-Real Sociedad e Vitoria Guimarães-Betis. Un’eliminazione di queste due squadre spagnole alleggerirebbe il bottino di punti della Spagna, permettendo all’Italia di avvicinarsi ulteriormente nel ranking. Si può dire che lo United, pur tra mille difficoltà in questa stagione, ha la qualità per superare la Real Sociedad, mentre il Vitoria Guimarães dovrà compiere un’impresa contro il Betis.

Ranking Uefa, Lazio e Fiorentina chiamate a fare il loro dovere

Ovviamente, il destino dell’Italia dipenderà anche dalle proprie forze. Lazio e Fiorentina saranno impegnate rispettivamente in Europa League e Conference League e dovranno superare il turno per continuare a portare punti al nostro coefficiente. Una Lazio solida e concentrata può ancora dire la sua dato che partirà con un gol di vantaggio, mentre la Fiorentina ha già dimostrato di poter arrivare fino in fondo in Conference League nonostante la sconfitta dell’andata contro il Panathinaikos per 3-2.

editoriale

Juventus, finalmente Spalletti ha lasciato il segno!

Pubblicato

il

Italia, Luciano Spalletti

Vittoria importante al Dall’Ara e secondo clean sheet di fila. La Juventus di Luciano Spalletti ha finalmente giocato un buon calcio.

La Juventus torna da Bologna con molto più dei tre punti. L1-0 del Dall’Ara rappresenta una tappa chiave della stagione e, soprattutto, la prima autentica versione “spallettiana” dei bianconeri: squadra compatta, aggressiva, coraggiosa e finalmente riconoscibile. Una vittoria pesante, che rilancia la corsa Champions e prepara il terreno allo scontro diretto con la Roma per il quarto posto.

La chiave della vittoria della Juventus

Contro un Bologna confuso e poco convincente, la Juve ha imposto il proprio ritmo fin dall’inizio. Pressing alto, baricentro avanzato e gestione lucida del pallone hanno segnato una netta discontinuità rispetto alle precedenti uscite, comprese quelle in campo europeo. Il primo tempo è stato solido, la ripresa ancora più autoritaria, con i rossoblù pericolosi solo a sprazzi, come sulla traversa colpita da Zortea.

Il gol decisivo arriva a metà secondo tempo e porta la firma inattesa di Cabal, al secondo centro stagionale dopo quello contro l’Atalanta, bravo a sfruttare un cross preciso di Yildiz. Determinante anche l’impatto dei cambi, che hanno dato la spallata decisiva a una gara controllata per lunghi tratti. Da segnalare il rientro di Bremer nel finale, mentre Koopmeiners sarà assente contro la Roma per squalifica.

Juventus

Il risultato sta persino stretto alla Juventus, che crea molto ma conferma qualche limite sotto porta. Openda spreca due occasioni nitide, Ravaglia evita un passivo più pesante e un gol di David viene annullato per fuorigioco. Segnali incoraggianti anche da Yildiz, sempre più centrale nel gioco pur senza trovare la rete.

Il successo vale il quinto posto e, almeno per una notte, il -1 dalla Roma, in attesa degli altri risultati. È il secondo clean sheet esterno del campionato, un dato che certifica la solidità ritrovata dopo un rendimento lontano da casa troppo discontinuo.

Spalletti ha parlato della “vittoria più bella” da quando siede sulla panchina bianconera, ma ha invitato alla prudenza. Bologna non è un punto d’arrivo, bensì una ripartenza. La prossima sfida con la Roma sarà il vero spartiacque dove si misureranno ambizioni, maturità e la reale crescita di una Juventus che sembra aver finalmente trovato la sua strada.

Continua a leggere

editoriale

Mourinho, Conte e l’impietoso confronto dell’Estadio da Luz

Pubblicato

il

José Mourinho torna un gigante d’Europa nella serata del da Luz. Antonio Conte e il Napoli ridimensionati, al netto delle pesanti assenze.

Tutto José Mourinho, quello dei bei vecchi tempi andati, nella serata dell’Estadio da Luz. La preparazione alla gara contro il Napoli di Antonio Conte è stata impeccabile, sia dal punto di vista comunicativo che da quello tecnico-tattico. Lo Special One si conferma un gigante d’Europa, mentre il salentino è rimandato.

Mourinho-Conte, amici mai: il confronto in tre immagini

Torna Sun Tzu, con un pizzico di Coser e una spruzzata di Dahrendorf

“Conte si lamenta delle assenze? Non fatemi ridere, perché io potrei piangere. Se a lui manca Lobotka può mettere McTominay e se gli manca De Bruyne può mettere Neres“. Per una sera, lo stile comunicativo del tecnico lusitano è tornato affilato e contundente come quello dei tempi migliori. L’invettiva del Profeta di Setubal sembrava annacquata da troppi anni, incapace di raccapezzarsi con il moderno flusso tecnologico.

Però, anche se solo per una sera, stavolta ha funzionato alla perfezione. Ha spostato tutta la pressione sui propri avversari, tecnicamente superiori e con una maggiore spesa sul mercato alle spalle. E le assenze, seppur pesanti, di Bah e Lukebakio appaiono come un Everest impossibile da scalare, mentre i partenopei vengono resi “schiavi” della vittoria a tutti i costi nonostante una lista di defezioni quasi impossibile da enumerare.

Ma Mou è così. Distorce la realtà, la plasma a suo piacimento con la propria narrazione orwelliana. La sua è una neo-lingua, che però ti arriva alle orecchie quasi come fosse il tuo dialetto madre. L’evergreen di Sun Tzu, su cui il tecnico portoghese ha costruito le sue fortune dialettiche, appare meno vetusto. Quasi “modernizzato”, con il rebranding, dovuto all’implementazione di concetti propri dei sociologi Coser e Dahrendorf, che lo fan sembrare “fresco”. E’ quella che nelle scienze sociali si chiama “teoria del conflitto esterno“, ovvero l’individuazione di un nemico esterno che serve a solidificare il proprio gruppo e a rafforzarne l’identità.

Come un “6-3-1” in fase di non possesso può apparire lo zenit del modernismo

Dal punto di vista tattico, è stato lo stesso Mourinho di sempre. “Vecchio” per alcuni, estremamente piazzato nella modernità per altri. Il Benfica, in fase di non possesso, si è trincerato in difesa con il più “mourinhano” dei 6-3-1. Taluni lo chiamerebbero “catenaccio”, ma è una parola desueta. Siamo nell’epoca dei neologismi e a Coverciano preferiscono “blocco basso”, così come il deprecabile “contropiede” è stato sostituito dal più politicamente corretto “transizioni negative”. A suo modo, anche questa è una sorta di neo-lingua orwelliana.

Sono però analisi superficiali, poiché i lusitani, almeno ieri sera, sono stati il connubio perfetto di modernità e pragmatismo. Mourinho, nel presentare la partita, era stato schietto come sempre. “Non possiamo accettare il loro uno contro uno a tutto campo, altrimenti ci ammazzano”. Detto, fatto. Ed ecco che allora il suo Benfica applica un altro dei concetti tipici della linguistica moderna applicata al pallone, ovvero la “riaggressione“.

La fase di non possesso ormai si articola in due momenti diversi: quando l’avversario è nel proprio terzo difensivo e quando salta la prima pressione. Nel primo caso, i portoghesi sono aggressivi. Alti e corti, quasi a soffocare la prima costruzione del Napoli. Che infatti è farraginosa, lenta e prevedibile. Il trio difensivo azzurro non riesce quasi mai a far uscire il pallone in maniera pulita da dietro. Milinkovic-Savic è spesso costretto a lanci lunghi e idem dicasi per i tre centrali, che non riescono a scivolare sulla linea laterale.

Ma quale “catenaccio”: il calcio di Mourinho è qualità allo stato puro

Peccato che quel tipo di situazione Mou l’abbia preparata alla perfezione. Hojlund non è Lukaku e lo si è lapalissianamente capito (qualora servisse un’ulteriore dimostrazione) nella serata di Lisbona. Forzare la palla diretta equivale, nella maggior parte dei casi, a restituire la sfera ai padroni di casa. Otamendi e Araujo hanno anticipato in maniera sistematica il centravanti danese, spegnendo le velleità offensive azzurre che peccavano della qualità tecnica necessaria per scardinare centralmente l’area di rigore militarizzata dai lusitani.

Rimaneva solo la via degli esterni, ma Lang e Neres venivano sistematicamente raddoppiati (da qui il “6-3-1” in fase difensiva) perdendo la propria peculiarità nell’1 vs 1. E anche se crossi, dato che in mezzo hai comunque Hojlund e McTominay, la prendono sempre loro: del resto l’avevano preparata così. Solo tattica, quindi? Macché! Il brio alla manovra offensiva la danno i giocatori, mica gli allenatori, e il Benfica di qualità nei piedi ne ha. Basti vedere l’illuminante tacco di Aursnes nel primo tempo, sull’ennesimo errore di Ivanovic.

Il Benfica questa partita l’ha dominata, soprattutto nel primo tempo, e il passivo sarebbe potuto essere anche più ampio, se Mourinho non avesse scelto di far riposare il suo bomber. Con Pavlidis al posto di un Ivanovic impresentabile, che ha fallito almeno due occasioni nitide, l’umiliazione (tattica) subita dal Napoli avrebbe assunto i connotati tennistici di quella di Eindovhen. E allora cosa resta? Al netto delle attenuanti, legate agli infortuni e al calendario, che Mourinho, checché se ne dica, resta un gigante d’Europa, a differenza di (questo) Conte. Portare questa squadra, con queste assenze e con questo calendario, ai playoff sarebbe un’impresa che solo a lui può riuscire. Ora bisogna andare allo Stadium (dove Mou in Champions League ha già vinto, quando allenava il Manchester United) contro una Juventus mediocre e poi al da Luz arriverà il Real Madrid di uno Xabi Alonso quasi esonerato. Impossible is nothing, per il Re delle notti magiche in Europa.

Mourinho

SCOTT MCTOMINAY RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Continua a leggere

editoriale

Milan, il corto muso funziona ancora: ora date due giocatori ad Allegri! L’editoriale di Mauro Vigna

Pubblicato

il

Milan

Milan, la squadra di Allegri si sbarazza a fatica del Torino e riconquista la vetta della classifica. Un primo posto in comproprietà col Napoli e l’esigenza di mettere mano al portafoglio a gennaio.

Il corto muso funziona ancora, Massimiliano Allegri mette un gol davanti a quelli del Torino e vince una partita che dopo i minuti iniziali sembrava già sentenziata. Un gol in più dell’avversario, semplice per il tecnico livornese il quale magari non sempre fa giocare bene le sue squadre, ma le rende dannatamente efficaci. Ed è questo che serve, il bel gioco è fine a sè stesso se poi alla fine si stringe poco.

Alzi ora la mano chi reclama il bel gioco, in fondo a noi interessa essere lì davanti a tutti e per farlo serviranno almeno due colpi a gennaio. La fotografia del Milan attuale parla di un attacco sterile, eccezion fatta per il cecchino Pulisic, capocannoniere della Serie A. Gimenez ed Nkunku non stanno ripagando la fiducia di tecnico e dirigenza e in difesa la necessità è regalare un rinforzo al tecnico livornese il quale prega per la lunga vita di Gabbia, Pavlovic Tomori.

Essere primi comporta onori e oneri, ma anche la dirigenza ora dovrà fare la sua parte. Si è detto che non ci saranno soldi a gennaio. A parte crederci poco, comunque se così fosse, basterà mettere sul mercato l’attaccante messicano il quale ha mercato. Per poi fiondarsi magari su un usato sicuro nell’attesa di Vlahovic in estate. Oppure dirottare tutto e subito su Mauro Icardi, uno che la porta la vede, eccome se la vede.

Continua a leggere

Ultime Notizie

Serie D Serie D
Calciomercato8 minuti fa

Nocerina, casting per il tecnico: due nomi in lizza

Visualizzazioni: 27 La Nocerina è in cerca di un nuovo allenatore: Nanu Galderisi tra i candidati principali per la panchina...

DL Mining DL Mining
Notizie20 minuti fa

DL Mining punta ad aiutare milioni di utenti a guadagnare con il cloud mining entro il 2025

Visualizzazioni: 46 Nel 2025, il mercato delle criptovalute dovrebbe inaugurare un nuovo ciclo di cambiamenti. Allo stesso tempo, la piattaforma...

Fiorentina Fiorentina
Serie A28 minuti fa

Fiorentina, altro ko che pesa: chi può sostituire Vanoli?

Visualizzazioni: 55 Fiorentina – la sconfitta con il Verona allontana la zona salvezza: Vanoli a rischio, club in silenzio e...

Frosinone Frosinone
Serie B48 minuti fa

Frosinone, la rivincita di Alvini

Visualizzazioni: 46 Dopo la vittoria di ieri contro il Pescara, il Frosinone è in testa alla Serie B: un miracolo...

Serie A Serie A
Supercoppa Italiana57 minuti fa

Supercoppa Italiana, le designazioni arbitrali delle semifinali

Visualizzazioni: 99 Manca sempre meno alla Supercoppa Italiana, che vedrà impegnate Bologna, Milan, Inter e Napoli. L’AIA ha diramato le...

Genoa Genoa
Calciomercato1 ora fa

Genoa, a gennaio parte il casting per l’acquisto di un portiere

Visualizzazioni: 97 Il Genoa valuta l’acquisto di un nuovo portiere nel mercato di gennaio, cercando di rafforzare la rosa per...

Serie A1 ora fa

Roma-Como, i convocati di Gasperini: ci sono El Aynaoui e Ndicka?

Visualizzazioni: 58 Il tecnico della Roma ha scelto gli uomini che prenderanno parte alla sfida di alta quota dell’Olimpico contro...

Milan Milan
Calciomercato2 ore fa

Milan, Vlahovic in estate: ora serve un prestito | Salgono le quotazioni di Fullkrug

Visualizzazioni: 163 Milan, lo abbiamo scritto in mattinata, Vlahovic può arrivare in estate, ma ora serve un attaccante di peso....

Cagliari Cagliari
Serie A2 ore fa

Cagliari, sorride Pisacane: la nuova risorsa è Gaetano

Visualizzazioni: 56 Ottimo momento di forma per il trequartista del Cagliari, che ha realizzato due gol nelle ultime due gare, partendo...

Fiorentina Fiorentina
Serie A2 ore fa

Fiorentina, riunione in corso al Viola Park: discussioni anche su Vanoli

Visualizzazioni: 73 La situazione in casa Fiorentina è sempre peggio. Contro l’Hellas è arrivata la nona sconfitta del campionato: serve...

Le Squadre

le più cliccate

📱 Scarica la nostra App!
Disponibile su iOS e Android