Il Milan conquista la fase a gironi di Europa League, dopo una gara sofferta ed una maratona ai calci di rigore, Stefano Pioli e tutto il resto del gruppo possono finalmente esultare. Segnali non del tutto incoraggianti sono arrivati da questa insidiosa trasferta, il Milan ha sofferto troppo, è addirittura passato in svantaggio trovando il pareggio a pochi minuti dalla fine dei tempi supplementari. Impossibile non tenerne conto in una valutazione a freddo. La partita termina con una serie interminabile di calci di rigore, al 24esimo penalty Santos sbaglia, per il Milan è Europa.
Donnarumma 6: il primo intervento, peraltro semplice, lo fa a fine primo tempo. Incolpevole sui gol, sbaglia un rigore e para quello decisivo. Fa sentire la sua voce in un reparto apparso ieri troppo svagato.
Calabria 5: davanti ha Manè e deve cercare di ricorrere al mestiere per arrestarlo. Spinge di conseguenza molto meno, ma appare comunque decisamente meno brillante rispetto alle ultime apparizioni.
Kjaer 6: il solito baluardo difficilmente valicabile, fa la voce grossa strigliando il suo compagno di reparto. Fa decisamente il suo, anche qualcosa di più. Segna dal dischetto con freddezza.
Gabbia 5: Si perde Tarantini, viene bruciato da Gelson Dala in occasione del gol del Rio Ave. Viene da chiedersi se sia veramente pronto per il campionato italiano. La strigliata che si prende da Kjaer è del tutto meritata, ma non lo scuote.
Theo Hernandez 5: troppe leggerezze in fase offensiva, appare decisamente nervoso ed incostante.
Kessiè 5: disordinato, non basta lo strapotere fisico. Lascia vistosi e preoccupanti buchi centrali, sfortunato nel rimpallo che regala il vantaggio al Rio Ave. (dal 105′ Tonali 6: maggiore lucidità rispetto all’ivoriano, trova due imbucate mal sfruttate dai compagni di squadra).
Bennacer 5,5: lascia eccessivamente spazio agli avversari, non è da lui. Nel pareggio Piazon trova troppo spazio e campo. Motorino inceppato.
Castillejo 4,5: troppi errori, anche grossolani. C’è molta voglia di fare, ma purtroppo non ci sono i fondamentali. Con un giocatore i questo stato di forma si gioca sempre con un uomo in meno. (dal 46′ Brahim Diaz 6: la differenza si vede, e non ci vuole molto. Lo spagnolo ha voglia di stupire, si intestardisce troppo con azioni personali e dribbling eccessivi, ma la strada è quella giusta).
Calhanoglu 6: non si accende particolarmente, prova il tiro più volte anche dalla distanza per trovare il tapin vincente che però non arriva. La sua peggiore partita del 2020, comunque sufficiente.
Saelemaekers 7: il migliore dei suoi, trova il gol del vantaggio con un tiro preciso e nell’arco della gara è l’unico a mantenersi calmo e lucido. (dal 95′ Colombo 5: non si vede praticamente mai, sbaglia dal dischetto)
Maldini 5: non è una prima punta e non è colpa sua se viene impiegato come tale. Soffre eccessivamente la fisicità degli avversari, avrà altre occasioni. (dal 67′ Leao 5: ha l’attenuante di non essere ancora in condizione, ma il portoghese non può permettersi di entrare in campo con quel poco piglio. A tratti indisponente oltre maniera, avrebbe dovuto spaccare il mondo, ma come spesso gli accade fa il solletico alla difesa avversaria)
Pioli 5: sbaglia completamente la formazione, mette Maldini come prima punta e di fatto non riesce a trasmettere quella grinta che ci si aspettava in una gara così importante per il Milan. Enormi passi indietro rispetto alle ultime gare, si spera sia soltanto una partita storta. Baciato dalla fortuna durante la lotteria dei rigori. Serve un attento esame di coscienza.
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