Europa League
Roma, Ranieri: “In trasferta come in casa, dobbiamo fare di tutto per vincere. Sono tutti titolari, anche Pellegrini…”

Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Porto-Roma, sfida valida per l’andata dei playoff di Europa League. Concentrazione al massimo.
Il tecnico di Testaccio si è espresso sulla situazione della squadra e sull’ottimo momento che sta attraversando in Serie A. Ecco di seguito tutta la conferenza dell’allenatore giallorosso.
Roma, le parole di Ranieri
Quali sono i punti di forza del Porto? Cosa ha chiesto ai ragazzi?
“Il Porto è una squadra che ha un ottimo possesso di palla, grande qualità tecnica, prestano molto, vogliono riconquistare palla immediatamente, hanno dei giocatori molto ma molto interessanti, per cui dovremo fare veramente una gran partita”.
Sul match.
“La prima cosa è proprio essere super concentrati perché mi aspetto a un Porto molto arrembante, sorretto dai propri tifosi, per cui l’abbiamo visto, sappiamo come gioca, anche se sanno cambiare tipo di gioco, ma noi dobbiamo giocare come sappiamo, con grande intensità, con grande naturalezza oserei dire.
Dobbiamo fare una partita casa, fuori casa, sì, 180 minuti, ma io voglio una Roma che giochi sia fuori che in casa alla stessa maniera. Stiamo lavorando proprio per questo. Ancora non siamo validi per come voglio io il calcio, però i ragazzi stanno lavorando molto per darmi quelle soddisfazioni che i tifosi della Roma vogliono e chiedono”.

UN CONTRASTO TRA ROMELU LUKAKU E GIANLUCA MANCINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Pellegrini lo considera ancora un titolare?
“Tutti i miei giocatori sono titolari, soprattutto adesso che andiamo ogni 3-4 giorni a giocare, per cui tutti sono titolari con me. Tutti i miei giocatori sono titolari, soprattutto adesso che andiamo ogni 3-4 giorni a giocare, per cui tutti sono titolari con me. È un giocatore importante, è un giocatore che stimo molto, per cui… Preferisco altri giocatori in determinati momenti della gara. So quello che mi può dare e quando capisco che me lo può dare al 100%, lui gioca”.
Sulle partite in trasferta.
“Forse Abbiamo incontrato squadre più forti di noi. Guardate il Como quello che fa e quanto bisogna faticare per battere il Como. Tutti aspettano il Como qui da noi. Vedrete, vedrete che bambola come ci sarà da sudare col Como. Evidentemente gli altri hanno molta paura di noi e stanno là”.
Sul Porto.
“Sono curioso di vedere, il Porto si trova come noi, loro hanno intrapreso questo rinnovamento totale, è una squadra giovanissima, una squadra con dei giocatori molto bravi tecnicamente, con determinazione, aggrediscono, ripartono, siamo tutte e due un pochettino al di sotto di quello che è Roma e Porto. Certamente fare un risultato positivo, passare il turno alle due squadre, chi lo passa darà sicuramente ancora di più autostima, convinzione e voglia di andare il più avanti possibile”.

ARTEM DOVBYK PARLA CON MANU KONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La squadra non si sente a suo agio con la difesa a 4. È una sua scelta?
“Si prende gol perché magari non si pressa bene in avanti, perché non si pressa bene in centrocampo, per cui i gol che prendiamo sono sempre di infilata. Quando siamo concentrati nel non far ripartire i nostri avversari, ecco che non prendiamo quel tipo di gol. A prescindere da tre, quattro, quello che è.
Ormai quando si perde 1-0, perdere 1-0, 2-0 non è che cambi molto, domani potrà cambiare, ma in campionato non è. Se stai perdendo, provi a rimontare, provi a fare tutto. Il Porto contro lo Sporting ha messo la squadra avversaria gli ultimi 10 minuti dentro l’area di rigore finché non ha fatto gol, non gli ha dato occasione di fare nulla.
C’è stato un contropiede dello Sporting, è andato non a buon fine e alla fine hanno pareggiato, per cui ci aspettiamo un tipo di partita molto aggressiva da parte del Porto, sospinta dal loro pubblico. Noi faremo la nostra partita cercando di creargli i problemi che sappiamo creare alle squadre”.

Conceiçao,Milan
Cosa pensa di Anselmi e di Conceicao?
“Di Sergio penso bene, ha fatto benissimo qui in Portogallo e quando abbiamo giocato contro, gli ho detto che ha rimesso a posto il Milan. Certo, ancora deve lavorare per far sì che sia la sua squadra, però già si vede la sua mano. L’altro ha 38 anni e guida il Porto. Che posso dire? Soltanto meraviglie di questo ragazzo. Gli auguro un futuro roseo pieno di soddisfazioni e di vittorie, non magari in questa doppia sfida”.
Sul match di domani.
“Devo dire che è un’ottima squadra, si vede che sono giovani, mi sembra che è la squadra più giovane del campionato portoghese, la seconda in Europa. Ci sono giovani di gran valore, ci sono giocatori che sanno muovere la palla a uno o due tocchi, per cui sarà difficile pressarli. Dobbiamo essere molto attenti perché sanno sia partire in contropiede, sia creare problemi alla squadra avversaria con un calcio organizzato. Mi aspetto a una bellissima partita domani”.
Su Anselmi.
“Mi fa piacere, mi fa piacere che mi guardava quando aveva 12 anni, quando stavo al Valencia. Lui era troppo piccolo quando magari avevo battistuto alla Fiorentina, un altro argentino. Però mi fa piacere. È un ragazzo in gamba, perché se a 38 anni guida una squadra così blasonata come il Porto, gli devo fare i complimenti per forza”.
Europa League
Athletic Bilbao-Roma: il retroscena su Turpin

Dopo la discussa espulsione di Hummels durante la gara tra Athletic Bilbao e Roma l’arbitro francese è stato protagonista anche fuori dal campo: ecco il motivo.
Sono trascorsi già due giorni dalla gara di ritorno degli ottavi di finale di Europa League tra Athletic Bilbao e Roma, in cui i giallorossi sono stati sconfitti 3-0 e costretti a dire addio alla competizione, ma la sfida tra i baschi ed i romanisti continua a far discutere.
L’episodio che ha dato una svolta decisiva alla gara è stato, senza ombra di dubbio, quello dell’espulsione di Mats Hummels da parte del direttore di gara Clement Turpin dopo appena 11 minuti dal fischio d’inizio.
Il difensore tedesco ha lasciato la Roma in dieci per un fallo a centrocampo giudicato dall’arbitro francese come fallo da ultimo uomo, e da quel momento in poi la squadra giallorossa è stata costretta a giocare tutta la gara con un uomo in meno e, purtroppo, a soccombere mano a mano all’assedio dei biancorossi.
Una decisione, quella di Turpin, che ha diviso i pareri di molti tifosi e non solo. Se c’è chi giudica la decisione di espellere Hummels troppo severa, c’è chi invece accusa l’ex Dortmund di aver pagato la troppa imprudenza.

MATS HUMMELS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La decisione di Turpin dopo la gara ed il parallelo con Antony Taylor
Per i sostenitori giallorossi la delusione, in ogni caso, è stata tanta. Negli occhi di molti sono ancora vivi i ricordi di Antony Taylor e di quella finale del 2023 contro il Siviglia in cui l’arbitro inglese non concesse un rigore solare alla Roma per un fallo di mano degli spagnoli. La frustrazione fu tanta, al punto che, intercettato all’aeroporto da alcuni sostenitori romanisti, il direttore di gara britannico assieme a sua moglie fu oggetto di insulti, cori e minacce, con addirittura lanci di sedie.
Proprio per questo motivo, al termine della gara tra Bilbao e Roma, Turpin ha deciso di non prendere lo stesso aereo di ritorno assieme ai suoi assistenti, ma è stato consigliato di attendere all’interno di una sala vip dell’aeroporto al fine di evitare contatti con i tifosi giallorossi di ritorno nella capitale.
Europa League
Europa League, orari dei quarti di finale

La Lazio è pronta a scendere in campo per i quarti di finale dell’Europa League il 10 e 17 aprile quando dovrà affrontare i norvegesi del Bodo/Glimt.
Dopo aver superato il turno contro il Viktoria Plzen, la Lazio è pronta a sfidare i norvegesi del Bodo/Glimt nei quarti di finale dell’Europa League. Gli appuntamenti sono fissati per il 10 e 17 aprile.
La Uefa ha ufficializzato gli orari dei quarti di finale: la squadra di Baroni sarà la prima a scendere in campo. Il match d’andata si svolgerà giovedì 10 aprile alle ore 18.45 all’Aspmyra Stadion di Bodo, in Norvegia. La gara di ritorno è prevista per il 17 aprile, allo stadio Olimpico di Roma, ma alle ore 21. A parte Bodo/Glimt-Lazio, tutti gli altri match verranno disputati di sera.
Europa League, gli orari dei quarti di finale
Ecco il programma completo dei quarti di finale dell’Europa League:
ANDATA (10 aprile)
- Bodo/Glimt-Lazio, ore 18.45
- Tottenham-Eintracht Francoforte, ore 21
- Rangers-Athletic Club, ore 21
- Lione-Manchester United, ore 21RITORNO (17 aprile)
- Eintracht Francoforte-Tottenham, ore 21
- Lazio-Bodo/Glimt, ore 21
- Athletic Club-Rangers, ore 21
- Manchester United-Lione, ore 21
Il calendario della fase a eliminazione diretta
Ecco il calendario completo della fase a eliminazione diretta dell’Europa League:
- Quarti di finale: 10 e 17 aprile
- Semifinali: 1 e 8 maggio
- Finale: 21 maggio a BilbaoPer altre notizie sul calciomercato, clicca qui.
Fonte: Gianluca Di Marzio
Europa League
Ranking UEFA, il punto sulle italiane: quinto posto sfumato?

La Roma crolla a Bilbao e perde 3-1. Lazio e Fiorentina passano il turno, ma il quinto posto nel Ranking UEFA resta un miraggio.
Sono arrivati i primi verdetti di Europa League e Conference League per le squadre italiane. La Roma, nonostante la vittoria dell’andata, è stata eliminata dopo aver perso 3-1 a Bilbao. Lazio e Fiorentina, invece, hanno ottenuto la qualificazione davanti ai propri tifosi, nonostante la sofferenza nel finale.

ESULTANZA ALESSIO ROMAGNOLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Italia, il Ranking UEFA piange: addio 5 posto Champions?
La squadra di Ranieri aveva vinto 2-1 all’Olimpico grazie al gol di Shomurodov, ma al ritorno l’Athletic ha ribaltato tutto. Sicuramente decisiva è stata l’espulsione di Hummels, che ha spianato la strada ai padroni di casa. Ancora decisivi i fratelli Williams: dopo il gol di Inaki a Roma, Nico ha deciso la gara di ritorno con una doppietta. A nulla è servito il calcio di rigore di Paredes per la Roma, che esce agli ottavi. Curiosamente, dopo ieri l’unica squadra italiana ad aver vinto al San Mames è il Torino di Giampiero Ventura nel 2015.
Serata europea perfetta invece per la Fiorentina, che ribalta il 3-2 di Atene e passa ai quarti di finale di Conference contro il Celje. Mandragora e Gudmundsson chiudono i primi 45′ sul 2-0, poi Kean sembra indirizzare il discorso nella ripresa. A nove dal 90′ Ioannidis segna il gol che riapre tutto, ma la Fiorentina regge e passa il turno. Sorride anche la Lazio, che nonostante un’opaca prestazione contro il Viktoria Plzen accede ai quarti di Europa League. Il gol di Romagnoli, in rete anche all’andata, annulla il vantaggio di Sulc, che altrimenti avrebbe mandato il match ai supplementari.
A questo punto, dunque, la domanda sorge spontanea: l’Italia può ancora sperare di avere cinque posti Champions anche quest’anno? La risposta è sì, ma è davvero difficile se non quasi impossibile. Dopo le eliminazioni di Bologna, Milan, Juventus, Atalanta e Roma, la Liga spagnola ha seminato l’Italia nel ranking. I punti di vantaggio degli spagnoli sono 1.741, e per la Serie A un sorpasso è improbabile. Servirebbe che Inter, Fiorentina e Lazio arrivino tutte in finale nelle loro competizioni e possibilmente le vincessero pure. Uno scenario molto complicato, ma non irrealizzabile.
Diego Diana
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