La Roma strappa il pass per i quarti di finale di Conference League grazie all’1-1 contro il Vitesse. ll gol qualificazione lo realizza Abraham al 90′.
Lo spettro dei supplementari, la gioia allo scadere. La Roma tira un sospiro di sollievo e, grazie ad Abraham conquista i quarti di finale di Europa League contro il Vitesse. Per Mourinho è il settimo gol stagionale nei minuti di recupero, questa volta prezioso, perché vale il passaggio del turno.
Rui Patricio 6: il Vitesse è decisamente inferiore ai giallorossi, e infatti gli procura un solo tiro in porta in 90 minuti. Serata tranquilla, assiste al gol qualificazione.
Ibanez 6: l’avversario gli facilita il lavoro, ci mette del suo e molta buona volontà. Una buona occasione per mettere fiducia nelle gambe.
Smalling 6,5: la solita sicurezza in difesa, soprattutto sulle palle alte. Grbic e Openda provano a superarlo, ma non si passa.
Kumbulla 6,5: la sua crescita prosegue e la sua consapevolezza lo spinge ad incrementare la sicurezza in se stesso e al servizio della squadra.
Maitland-Niles 5: irritante e con poca voglia di aiutare la squadra con una qualificazione ancora in bilico (dal 66′ Karsdorp 7: grande livello di spinta nell’ultima parte di partita, Ci mette lo zampino nel gol del pareggio).
Veretout 4,5: si nota solo per un paio di calcio piazzati senza alcun esito, non gestisce il traffico in mezzo al campo (dal 66′ Cristante 6:
le chiavi del centrocampo sono sue).Mkhitaryan 5,5: da lui ci si attende la fantasia che possa scatenare gli attaccanti, ma nulla di tutto questo avviene. Da mettere a referto un tiro alto da buona posizione e un pallone perso che rischiava di costare caro.
Pellegrini 5: sembra poco concentrato, perde troppi palloni, tra cui quello che genera il gol del vantaggio olandese (dal 91′ Bove sv).
Vina 4: una partita irritante, con pochissimi tocchi azzeccati e un tiro a un soffio dal sette (dal 65′ El Shaarawy 6,5: raddoppia il lavoro chiesto a Karsdorp. Incide sulla fascia e contribuisce al gol del pareggio).
Zaniolo 5: una prestazione senza le sue consuete accelerazioni e nervosismo gratuito, anche se, per certe decisioni dell’arbitro, è in parte giustificato (dal 79′ Afena Gyan sv).
Abraham 7: è l’uomo del destino e della provvidenza. La sua zampata vale il pareggio e il passaggio del turno. 21 gol stagionali che dicono tutto. Riempie l’area di rigore come pochi.
José Mourinho 6: Abraham gli salva la qualificazione della Roma. Ennesimo match svoltato nel recupero, ma la prestazione è da rivedere.
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