Europei
Borja Valero: “La Spagna è migliorata molto. Su Morata e Yamal…”

L’ex centrocampista della Fiorentina, Borja Valero, ha parlato del percorso della nazionale spagnola ad Euro 2024, soffermandosi su alcuni singoli.
Nel corso della trasmissione “Tutto l’Europeo minuto per minuto“ su Rai Radio 2, Borja Valero ha fatto una disamina generale sul cammino della Spagna ad Euro 2024: sottolineando i miglioramenti apportati da De La Fuente e i punti deboli della nazionale.
L’ex Viola ha dato la sua opinione sul contributo di Morata e sull’esplosione di Yamal.
In conclusione ha dato un giudizio sull’Inghilterra, astenendosi però dall’esprimere un pronostico.
Di seguito le dichiarazioni di Borja Valero.
Borja Valero sulla Spagna di De La Fuente
“Abbiamo dimostrato di avere un gioco veramente bello ed efficace. Prima avevamo tantissimo palleggio, adesso abbiamo un gioco un po’ più verticale e giocatori che sanno fare l’uno contro uno. Quella di De La Fuente è una Nazionale che è migliorata molto“.
Sulla capacità di gestire le partite
“Credo che questo l’abbia imparato col passare delle partite. Nelle prime partite del girone la squadra ha rischiato di subire su diverse situazioni di contropiede, a volte era un po’ spezzata in due – prosegue Borja Valero – contro Germania e Francia ha mostrato una grande maturità e una capacità di poter vincere anche con un altro tipo di gioco”.
Sul punto debole
“Quando le squadre si mettono dietro, la Spagna fa un po’ più di fatica. I contropiedi possono essere molto pericolosi, con i difensori centrali esposti all’uno contro uno in campo aperto. Domenica dovremo essere molto attenti”.
Su Morata
“Se lo valutiamo solo dal punto di vista realizzativo, ha fatto gol all’esordio contro la Croazia e nelle partite successive si è visto poco davanti alla porta. Ma nel complesso Morata ha fatto un lavoro incredibile per la squadra: recuperi, sponde, falli subiti, tanta esperienza soprattutto nelle ultime due partite. Ritorno in Italia? Ha detto che in Spagna sono sempre pronti a criticarlo, sicuramente vorrebbe cambiare aria e lui in Italia si sente bene. Vedremo cosa accadrà in futuro”.
Su Yamal
“Yamal sta facendo sognare un paese intero, è incredibile vederlo così maturo a quell’età. C’è dietro un grandissimo lavoro: noi abbiamo sofferto un periodo simile a quello dell’Italia attuale negli anni ’90, dove la Nazionale aveva un gruppo non adatto per competere”.
Borja Valero sui settori giovanili in Spagna e la sua esperienza
“Abbiamo lavorato molto bene nei settori giovanili e dopo anni si vedono i frutti. Faccio un esempio personale: dopo la Primavera ho fatto tre anni nelle squadre C e B del Real Madrid per crescere ancora. In Italia sicuramente non sarei mai arrivato in Serie A. La mia storia è la dimostrazione che la pazienza e la crescita all’interno delle squadre intermedie possono fare la differenza“.
Sulla crescita dei giovani in Italia
“Ultimamente la Juve ha tirato fuori ragazzi interessanti, lo stesso l’Atalanta. Bisogna assumersi più responsabilità e lavorare meglio a livello giovanile, in Italia i talenti ci sono sempre stati”.
Sull’Inghilterra
“Le qualità le hanno, hanno tantissimo talento. Se la Spagna non riesce a comandare il gioco, i vari Foden, Bellingham e Kane possono far la differenza con una giocata. Sulle palle ferme soffriamo un pochino di più e loro sono forti fisicamente”.
Borja Valero preferisce evitare pronostici
“Preferisco evitare. Mi auguro di poter di nuovo godere con la Nazionale spagnola come nei meravigliosi anni vissuti con Xavi, Iniesta e Villa. Spero di poterli rivivere da tifoso”.
Europei
Cucurella sulla mano contro la Germania: “Quando perdi cerchi qualcosa per lamentarti”

Lo spagnolo Cucurella è tornato a parlare della cavalcata dell’Europeo e dell’episodio del rigore non concesso con la Germania: “mancava ancora molto tempo”.
Il terzino spagnolo attualmente in forze al Chelsea Cucurella ha rilasciato un’intervista a MARCA dove ha parlato della cavalcata della Spagna all’Europeo. L’ex Brighton era stato molto criticato a causa del costo del cartellino troppo elevato per la quale lo avevano acquistato i blues, ma in estate ha sorpreso tutti fornendo delle prestazioni di altissimo livello e alzando la coppa da assoluto protagonista.
La convocazione di Cucurella e la conquista della titolarità
Le prime parole dello spagnolo sono riguardo il suo primo approccio in Nazionale. La convocazione è avvenuta per una serie di coincidenze, ma da li in poi si è conquistato la titolarità grazie a grandi partite: “L’ho vissuto come un premio. Era forse la prima o seconda partita che giocavo dopo un infortunio. Sapevo che il match contro il Brasile era una prova importante, ho cercato di dare tutto ed è andata bene.
Da lì in poi ho giocato tutto, fino alla fine. Mi sentivo in forma e fiducioso. Pensavo che la scelta sarebbe stata tra me, Grimaldo e Gayà. Siccome Gayà non si era ripreso del tutto, è toccato a me. Contro l’Italia abbiamo fatto un altro grande match, io compreso, e da lì abbiamo dimostrato che eravamo pronti a lottare fino alla fine”.
Il fallo di mano contro la Germania e la finale con l’Inghilterra
Ha generato tanta polemica il fallo di mano non fischiato nei quarti di finale ai danni della Germania. Ancora oggi il tema è molto caldo da quelle parti e Cucurella ha espresso la sua opinione: “Loro pensano di essere stati eliminati per quello, ma mancava ancora molto tempo e avrebbero dovuto tirare il rigore… Anche noi avremmo potuto dire che Kroos avrebbe dovuto essere espulso.
Alla fine, quando perdi, cerchi sempre qualcosa di cui lamentarti, ma questo è il calcio e non si può fare nulla. Una volta che è successo, è successo. Si sono lamentati di quello e basta”.
Successivamente ha parlato della finale contro l’Inghilterra. Una partita per lui speciale viste le tante critiche ricevuto dal popolo inglese: “Più che speciale, ho pensato anche che, se ci avessero battuto, non sarei potuto tornare lì. Avrebbero passato tutto l’anno a prendermi in giro e a dire di tutto. Ma è la partita in cui ero più tranquillo, sentivo che avremmo vinto. Sapevamo già che era nostra, e così è stato”.
Europei
Under 21, Baldanzi: “Gara difficile, ma siamo contenti della qualificazione”

Il pareggio della nostra U21 contro l’Irlanda ha sancito la qualificazione per l’Europeo di giugno. Leggi con noi le parole di Baldanzi e di Annunziata.
Grazie al pareggio per 1-1 ottenuto contro l’Irlanda, l’Under 21 azzurra ha staccato il pass per l’Europeo che si disputerà a giugno in Slovacchia. Al termine del match Baldanzi e Nunziata si sono soffermati sulle difficoltà incontrate nel match.
Le parole di Baldanzi
“Sì, sapevamo di trovare di fronte una squadra forte che aveva bisogno dei tre punti e ci attaccava tanto. Sapevamo sarebbe stata una gara difficile: potevamo giocare un po’ più la palla, ma non era facile. Ci prendiamo questa qualificazione che abbiamo festeggiato, l’abbiamo portata a casa“.
Il commento di Carmine Nunziata
“Guardando il cammino è una qualificazione meritata. Non abbiamo mai perso, abbiamo preso pochi gol, ma oggi è stata dura. L’Irlanda ci veniva addosso, anche con molti lanci lunghi, ma i difensori sono molto bravi. Abbiamo faticato i primi 20 minuti della partita, poi potevamo chiuderla col rigore invece l’abbiamo tenuta aperta. E nel secondo tempo abbiamo sofferto”.
Europei
Italia U21: è Euro 2025, Gravina “Obiettivo centrato”

Italia U21: il pareggio a Trieste contro l’Irlanda dà il pass per Euro25. La soddisfazione del presidente di Federcalcio “Quella azzurra è una bella gioventù”.
Gli Azzurrini sono pronti al torneo che si disputerà in Slovacchia dall’11 al 28 giugno.
Gravina si congratula con il ct Nunziata e la sua Italia.
La partita
Match non facile per l’Italia: già al al 17′ un brivido sul colpo di testa di Kenny.
Salvataggio sulla sulla linea di Bertola.
Al 23′ Cesare Casadei porta in vantaggio la squadra azzurra.
Ben tre volte vicini al raddoppio.
Una punizione calciata da Baldanzi che non trova lo specchio della porta e segue un rigore fallito da Gnonto.
Alla fine arriva invece il pareggio dell’Irlanda con una rete al 66′ di Moran.
Prima del fischio finale Brooks para un tiro di Ghilardi.
L’ultimissimo brivido però è per l’Irlanda: Emakhu calcia un potente destro, a cui si oppone sapientemente Desplanches.
Il ct: “L’Italia merita questa qualificazione”
“Guardando il cammino è una qualificazione meritata” dichiara Nunziata.
“Non abbiamo mai perso, abbiamo preso pochi gol, ma oggi è stata dura” ammette.
I complimenti del presidente della FIGC Gravina non tardano ad arrivare “È stato un percorso entusiasmante. Siamo riusciti a centrare l’obiettivo che ci eravamo prefissati vincendo con merito il girone attraverso il gioco, oltre che coi risultati. Mi congratulo con mister Nunziata, il suo staff e tutti i ragazzi. Quella azzurra è una bella gioventù”
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