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Euro 2024, terza giornata di qualificazioni

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UEFA

Si è concluso ieri il terzo turno delle Qualificazioni per Euro 2024 (EQ), l’Italia, assieme ad Olanda, Croazia e Spagna, non ha giocato perché impegnata in Nations League. Ecco a voi i risultati del terzo turno in chiave statistica, c’è tanto da scoprire.

Indice

EQ, un goal in più per San Marino che, comunque, perde a testa alta col Kazakistan

0-3, passivo non pesantissimo per la cenerentola del torneo. Il San Marino resiste per 37′, un ottimo spezzone di partita, poi va sotto e tiene bene il campo fino al 64′, quando arriva il raddoppio. Potrebbe bastare, anche perché la squadra del Titano si difende con ordine, ma al 95′, a tempo praticamente scaduto, arriva l0 0-3, partita chiusa ma sconfitta onorevole per una squadra che, e vi invito a dare un’occhiata alle statistiche generali, ha gestito bene la partita tenendo ben testa a i suoi rivali.

Un esempio? Il possesso palla, 41% a 59%, e i tiri totali, 7 a 15 (anche se quelli in porta sono stati soltanto 2 contro 7). Insomma, un buon risultato, il San Marino, per ora, prosegue onorevolmente queste qualificazioni, giacché di solito prende una caterva di goal.

EQ, Dragoni rossi, in casa, non sputano fuoco

Ci pensa l’Armenia ad usare gli estintori per spegnere il fuoco dei Dragoni rossi, la partita finisce 2-4 coi padroni di casa in dieci per 20′. La partita sembra mettersi bene per il Galles, che segna dopo 10′ minuti con James. L’Armenia però non ci sta a fare la parte della vittima sacrificale e fa vedere subito, nonostante sia nettamente inferiore, di che pasta è fatta. Il vantaggio del Galles dura appena 9′ minuti, al 19′ arriva infatti il pareggio e dopo 11′ la rete del sorpasso, 1-2 che poi è risultato con cui si chiude il primo tempo.

Nella ripresa il Galles cerca subito il pareggio, non vuole fare brutta figura in casa, ma è l’Armenia, a sorpresa, a chiudere la pratica al 66′ con Ranos. Passano 6′ e il Galles la riapre ma poi, al 78′, resta in dieci per l’espulsione di Moore. 8′ minuti di recupero non bastano ai Dragoni Rossi per pareggiarla, colpaccio dell’Armenia che vince, in trasferta e contro tutti i pronostici, 2-3.

EQ, due pareggi a reti bianche

Due i pareggi senza goal ed è uscito da campi da cui, sinceramente, ci si aspettava qualcosa in più. A realizzare il primo sono, infatti, Kosovo e Romania, non esattamente due fuoriclasse ma dalla Romania, che aveva vinto le prime due partite, ci si aspettava qualcosa in più contro un modesto avversario che, pur essendo lievemente favorito dai pronostici, aveva soltanto due punti. Insomma, un pareggio forse atteso, giacché i bookmakers lo quotavano “appena” poco più di tre euro, ma tant’è, la favorita per il secondo posto si ferma in Kosovo. Che poi i padroni di casa avevano anche segnato, peccato fossero in fuorigioco.

L’altro pareggio a reti bianche arriva dal Montenegro, che stoppa in casa l’Ungheria. Una partita equilibrata anche nelle quota, gli ospiti dominano soltanto nel possesso palla, per il resto è un match equilibrato che mantiene al quarto posto, a pari merito con 4 quatto punti le due contendenti.

EQ, pareggi con goal: il ranking va a farsi benedire

Tre pareggi con goal, tutti terminano 1-1. La Lituania ferma la Bulgaria subendo il pari dopo essere passata in vantaggio e resistendo in dieci uomini per quasi tutta la partita. Le cenerentole del girone, già fuori prima di iniziare a giocare, muovono la classifica col loro primo punto conquistato in queste EQ.

Stesso discorso per Azerbaigian ed Estonia, un’altra partita tra materassi, anche per loro è il primo punto in questo torneo.

A sorpresa arriva il pareggio tra il Belgio, la quarta squadra del Ranking Fifa, e l’Austria, non esattamente una corazzata. Ci pensa il solito Lukaku a salvare capre e cavoli con l’Austria che, pur non partendo da favorita in un girone in cui c’è anche la Svezia, decisamente più quotata, si ritrova in testa dopo tre giornate con 7 punti (ma finora ha battuto soltanto le due cenerentole di cui abbiamo parlato poc’anzi). Dunque questa classifica per ora è decisamente apertissima, gli svedesi, che hanno perso solo col Belgio, possono ancora dire la loro e l’Austria, forse, è solo un caso se, per il momento, guida la classifica. La verità si svelerà martedì, quando svedesi e austriaci si affronteranno. 

EQ, niente vittorie col minimo scarto

Non ci sono state vittorie per 1-0 o 0-1, segno che si è trattato di partite molto equilibrate in cui quasi tutte le squadre hanno dato filo da torcere segnando almeno un goal, soltanto due infatti, come abbiamo visto, i pareggi a reti inviolate.

EQ, la vittoria col massimo scarto

Dopo mezz’ora era già 0-3 con la complicità anche di un autogoal, del resto cos’altro potevamo aspettarci da Malta – Inghilterra? Una partita già decisa prima del fischio d’inizio, gli inglesi la dominano dall’inizio alla fine e continuano la loro cavalcata a punteggio pieno nel girone.

EQ, la partita più corretta e quella più fallosa

Svizzera – Andorra e Gibilterra – Francia sono state le partite più corrette con 0 cartellini, la festa del fair play, mentre Galles – Armenia, otto cartellini gialli e uno rosso, è stata decisamente una partita disastrosa, forse una delle più fallose di sempre, un massacro stile rugby in cui l’arbitro ha avuto moltissimo da fare. L’Armenia non è nuova a queste prestazioni, nel match contro i turchi erano usciti 11 cartellini gialli! Insomma ragazzi, non imparate dall’Armenia, non è così che si gioca a calcio!

EQ, il goal più veloce e quelli più tardivi

Il goal più veloce è quello di Olivier Giroud, che impiega soltanto 3′ per spaccare la partita contro Gibilterra (0-3 il finale). Le reti più tardive sono due, entrambe arrivate al 95′, e le hanno firmate il turco Kahveci contro la Lettonia (2-3) e il kazako Zaynutdinov che ha firmato la terza rete contro il San Marino (0-3).

EQ, il bilancio finale

Una via di mezzo i goal segnati rispetto alle prime due giornate (63 contro 65 e 59) e non è mancato lo spettacolo. Da segnalare il match tra Norvegia e Scozia, dove gli scozzesi hanno prevalso con due goal quasi in zona Cesarini (87′ e 89′) dopo il rigore trasformato da Haaland al 61′. Insomma, una partita al cardiopalma. Altro da aggiungere? No, se non che non ci sono state sorprese clamorose e il quarto turno (lunedì e martedì) dirà sicuramente qualcosa di più importante e, forse, già decisivo.

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Europei

Italia Under 21, i convocati di Nunziata per l’Irlanda

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Il ct dell’Italia Under 21 Carmine Nunziata ha diramato la lista dei convocati per la sfida cruciale contro l’Irlanda, valevole per la qualificazione ad Euro25.

La Nazionale Under 21 guidata da Carmine Nunziata si appresta a giocarsi un’importante opportunità per accedere alla fase finale dell’Europeo del 2025. Gli azzurrini dovranno affrontare uno scontro decisivo martedì 15 ottobre, contro l’Irlanda, sotto di 3 punti ma con una partita in meno.

Agli azzurrini basterà non perdere contro l’Irlanda per consolidare il primo posto del Gruppo A. Tuttavia la qualificazione potrebbe arrivare anche prima in caso di sconfitta dell’Irlanda contro la Norvegia, in programma venerdì 11 ottobre.

Per questo appuntamento cruciale, Nunziata ha deciso di chiamare alcuni volti nuovi. Uno di questi è Marco Palestra, promettente difensore classe 2005 in forza all’Atalanta e alla sua prima convocazione con l’Under 21. Un’altra novità riguarda il ritorno di Mattia Viti, difensore dell’Empoli che rientra in squadra dopo oltre un anno e mezzo di assenza. 

Italia

LA FORMAZIONE DELL’ITALIA UNDER 21 ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Italia, i convocati di Nunziata

Vediamo ora la lista completa nel dettaglio.

Portieri: Desplanches, Sassi, Zacchi;
Difensori: Bertola, Bonfanti, Ghilardi, Kayode, Palestra , Pirola, Savona, Turicchia, Viti, Zanotti;
Centrocampisti: Baldanzi, Bianco, Bove, Casadei, Fabbian, Fazzini, Miretti, Ndour, Prati;
Attaccanti: Ambrosino, Esposito, Gnonto, Koleosho.

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Europei

Spagna-Germania, la UEFA ammette: “Manca un rigore”

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uefa spagna-germania

Clamorosa ammissione della UEFA a distanza di mesi dalla partita Spagna-Germania di Euro 2024. Riferimento diretto a un errore arbitrale contro i tedeschi.

L’organo che controlla il calcio europeo ha pubblicato sul proprio sito un comunicato in cui c’è l’ammissione per un errore durante quella partita.

Clamoroso UEFA, l’ammissione: “Era rigore in Spagna-Germania”

Spagna-germania

Spagna vs Germania

Tramite un documento ufficiale, l’organizzazione ha ammesso e riconosciuto un clamoroso errore, che avrebbe potuto cambiare l’esito della competizione:

L’errore riguarda sia l’arbitraggio in campo, che non ha assegnato il rigore dopo il fallo di mano dello spagnolo, sia il VAR, che non è intervenuto in un’azione che avrebbe dovuto concludersi con un rigore, come ha richiesto la squadra tedesca. Seguendo le ultime linee guida della UEFA, il contatto con la palla che interrompe un tiro in porta dovrebbe essere sanzionato più severamente, e nella maggior parte dei casi dovrebbe portare all’assegnazione di un calcio di rigore, a meno che il braccio del difensore non sia molto vicino al corpo.”

L’arbitro in questione è il chiacchierato Taylor, protagonista delle polemiche anche in occasione di Siviglia-Roma di qualche anno fa. In questo caso c’è anche una citazione più specifica al regolamento sui tocchi con il braccio all’interno dell’area di rigore.

Quel “dovrebbe essere sanzionato più severamente” non farà che far infuriare i tifosi tedeschi, usciti dalla competizione ai quarti di finale a causa di un goal al 119′, da nazione ospitante. Le polemiche non si placano nemmeno a distanza di mesi.

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Euro 2032, l’Italia si prepara per un evento storico: tra sfide e opportunità

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L’Italia ospiterà EURO 2032 insieme alla Turchia, ma il paese è in ritardo sulla preparazione degli stadi. Scopri le sfide infrastrutturali e le proposte UEFA.

Nel 2032, l’Italia tornerà ad essere protagonista di un importante evento calcistico: ospitando l’Europeo. Una competizione continentale che la UEFA ha assegnato in co-organizzazione con la Turchia. Il paese può vantare stadi già pronti per accogliere partite di livello internazionale, con l’Ataturk di Istanbul come gioiello principale, mentre l’Italia si trova in una situazione ben più arretrata.

Indice

Stadi Italia EURO 2032: la Situazione attuale e le parole di Uva

Questo ritardo è il risultato di una politica sulle infrastrutture sportive antiquata e complicata, che nel corso degli anni ha ostacolato la realizzazione di nuovi progetti per gli stadi. Michele Uva, dirigente UEFA responsabile della Sostenibilità, ha confermato la situazione critica. Queste dichiarazioni sono state riportate nell’edizione odierna di Tuttosport.

«Per EURO 2032 servono cinque stadi conformi alle normative, con progetti già approvati e finanziati. Attualmente, solo uno è pronto, lo Stadium di Torino. L’Olimpico di Roma necessita di pochi interventi, mentre la situazione di San Siro è più complessa. È passato un anno dall’assegnazione, ma non sono stati fatti grandi progressi. Non bastano solo cinque stadi, perché concentrarsi esclusivamente su questi rischia di ampliare ulteriormente il divario strutturale. Sarebbe necessario investire anche in impianti di medie e piccole dimensioni, con una politica più lungimirante. In Turchia, negli ultimi anni, sono stati costruiti 13 nuovi stadi, non solo quelli destinati all’Europeo».

Il Futuro di San Siro e il Confronto con Altri Iconici Stadi

Parlando specificamente di San Siro, Uva ha aggiunto: «Gli inglesi hanno demolito Wembley, i brasiliani il Maracanà, nonostante fossero considerati templi del calcio. Ci si affeziona a questi stadi, ma non possiamo pensare che siano eterni. San Siro è splendido, è un monumento, ma le due squadre milanesi, considerando il loro ruolo e la loro storia, dovrebbero avere ciascuna uno stadio moderno e capace di generare risorse, cosa che l’attuale struttura di San Siro non consente».

La Sfida delle Seconde Squadre e il Ruolo della UEFA

Riferendosi all’introduzione delle seconde squadre in Italia, Uva ha osservato: «Quando in Italia sono state introdotte le seconde squadre, ci sono state molte resistenze per il timore che scomparissero alcune realtà locali. Ora, però, è evidente quanto siano funzionali, come già accade in Germania, Spagna, Francia, e in modo diverso anche in Inghilterra. Purtroppo, la UEFA può fare poco, poiché la decisione finale spetta alla FIFA, e su certe questioni c’è poco margine d’azione. Negli ultimi otto anni, comunque, abbiamo reso i calendari più razionali e la UEFA sta promuovendo la sensibilizzazione su questo tema, anche se l’ultima parola rimane alla FIFA».

Euro 2032

IL PRESIDENTE DELLA FIGC GABRIELE GRAVINA PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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