Europei
Italia, Jorginho: “Crediamo in quello che stiamo facendo”

Il centrocampista dell’Italia, Jorginho, ha parlato del momento della nazionale e di ciò che si aspetta dalla squadra all’Europeo ormai alle porte.
Nell’intervista rilasciata per il sito ufficiale della Uefa, Jorginho ha espresso la propria opinione sulla situazione attuale della nazionale italiana, dando un opinione sul girone complicato che attenderà gli azzurri.
Il centrocampista dell’Arsenal ha poi azzardato un paragone con il girone di Euro 2020, competizione che ha visto l’Italia trionfare in finale a Wembley contro l’Inghilterra, padrone di casa. Ha confrontato, inoltre, la rosa di Mancini con quella di Spalletti, evidenziandone le differenze.
Jorginho ha infine parlato delle sue esperienze recenti in Premier League e dell’importanza di Scamacca nel sistema di gioco di Spalletti.
Sulla possibilità di non essere più un uomo chiave
“No. Onestamente non mi è mai passato per la mente. Credo sempre in quello che faccio. Conosco il mio valore. Avevo bisogno di una possibilità. Ho lavorato duro per ottenerla. Se lavori tanto e metti al primo posto il gruppo e la squadra, penso che possano succedere cose belle. Credo che questa sia la mentalità giusta per tutti noi”.
Sul ricordo di Wembley
“Ci pensiamo tutti. Penso che sia stato un momento speciale della nostra vita, che abbiamo vissuto con un gruppo di persone fantastiche. Quindi, è qualcosa di molto speciale nella vita di ognuno di noi. Quando giochi in questo tipo di tornei, c’è sempre una certa pressione. Ma arriviamo a questo torneo con calma, sapendo cosa dobbiamo e possiamo fare. Crediamo in quello che stiamo facendo. Penso che sia la cosa più importante”.
Sul girone attuale ad Euro 2024
“Sì, è un girone difficile con grandi squadre. È un gruppo che ci terrà impegnati, ma giocheremo duro perché anche noi siamo una grande squadra. Penso che sarà un bellissimo spettacolo per chi ama il calcio”.
Le differenze con Euro 2020
“Questo è un gruppo di ragazzi che vorrebbero crescere, imparare e migliorare ogni giorno. Tutti sono disponibili. Penso che questo sia molto importante. Lo stiamo facendo molto bene. Quindi, ci sono alcune somiglianze. Anche la filosofia di gioco è simile – continua Jorginho – cerchiamo sempre di imporre il gioco, di tenere la palla perché ce lo chiede l’allenatore, ma è anche grazie alle caratteristiche dei giocatori che abbiamo a disposizione. Sta a noi mettere in campo quello che ci chiederà l’allenatore, ed è proprio quello che stiamo cercando di fare“.
L’opinione di Jorginho sul nuovo centrocampo
“Cambia qualcosa a causa delle nostre funzionalità. Cercheremo di imporre il nostro modo di giocare, ma ovviamente le dinamiche sono un po’ diverse a causa delle funzionalità che abbiamo a disposizione. Vedremo come affronteremo le partite e come le prepareremo. L’importante è restare tutti uniti e dare il massimo per evitare di avere rimpianti in seguito. Se dai tutto, puoi uscire a testa alta. Questo è ciò che viene chiesto a tutti noi, poi vediamo dove possiamo arrivare”.
Sulla Premier League
“È un’esperienza fantastica, un campionato fantastico e credo che mi abbia fatto crescere tanto, continuo a imparare ogni giorno perché lì è diverso e bello. Sto cercando di sfruttare al meglio ogni momento”.
Su Scamacca
“Penso che possiamo fidarci di lui, ci può dare tanto. Ha qualità, potenziale per aiutarci. Ci aspettiamo tanto da lui, così come dagli altri, deve dare il massimo e mettersi a disposizione della squadra, perché alla fine quello che conta è il gruppo e la squadra”.
Europei
Cucurella sulla mano contro la Germania: “Quando perdi cerchi qualcosa per lamentarti”

Lo spagnolo Cucurella è tornato a parlare della cavalcata dell’Europeo e dell’episodio del rigore non concesso con la Germania: “mancava ancora molto tempo”.
Il terzino spagnolo attualmente in forze al Chelsea Cucurella ha rilasciato un’intervista a MARCA dove ha parlato della cavalcata della Spagna all’Europeo. L’ex Brighton era stato molto criticato a causa del costo del cartellino troppo elevato per la quale lo avevano acquistato i blues, ma in estate ha sorpreso tutti fornendo delle prestazioni di altissimo livello e alzando la coppa da assoluto protagonista.
La convocazione di Cucurella e la conquista della titolarità
Le prime parole dello spagnolo sono riguardo il suo primo approccio in Nazionale. La convocazione è avvenuta per una serie di coincidenze, ma da li in poi si è conquistato la titolarità grazie a grandi partite: “L’ho vissuto come un premio. Era forse la prima o seconda partita che giocavo dopo un infortunio. Sapevo che il match contro il Brasile era una prova importante, ho cercato di dare tutto ed è andata bene.
Da lì in poi ho giocato tutto, fino alla fine. Mi sentivo in forma e fiducioso. Pensavo che la scelta sarebbe stata tra me, Grimaldo e Gayà. Siccome Gayà non si era ripreso del tutto, è toccato a me. Contro l’Italia abbiamo fatto un altro grande match, io compreso, e da lì abbiamo dimostrato che eravamo pronti a lottare fino alla fine”.
Il fallo di mano contro la Germania e la finale con l’Inghilterra
Ha generato tanta polemica il fallo di mano non fischiato nei quarti di finale ai danni della Germania. Ancora oggi il tema è molto caldo da quelle parti e Cucurella ha espresso la sua opinione: “Loro pensano di essere stati eliminati per quello, ma mancava ancora molto tempo e avrebbero dovuto tirare il rigore… Anche noi avremmo potuto dire che Kroos avrebbe dovuto essere espulso.
Alla fine, quando perdi, cerchi sempre qualcosa di cui lamentarti, ma questo è il calcio e non si può fare nulla. Una volta che è successo, è successo. Si sono lamentati di quello e basta”.
Successivamente ha parlato della finale contro l’Inghilterra. Una partita per lui speciale viste le tante critiche ricevuto dal popolo inglese: “Più che speciale, ho pensato anche che, se ci avessero battuto, non sarei potuto tornare lì. Avrebbero passato tutto l’anno a prendermi in giro e a dire di tutto. Ma è la partita in cui ero più tranquillo, sentivo che avremmo vinto. Sapevamo già che era nostra, e così è stato”.
Europei
Under 21, Baldanzi: “Gara difficile, ma siamo contenti della qualificazione”

Il pareggio della nostra U21 contro l’Irlanda ha sancito la qualificazione per l’Europeo di giugno. Leggi con noi le parole di Baldanzi e di Annunziata.
Grazie al pareggio per 1-1 ottenuto contro l’Irlanda, l’Under 21 azzurra ha staccato il pass per l’Europeo che si disputerà a giugno in Slovacchia. Al termine del match Baldanzi e Nunziata si sono soffermati sulle difficoltà incontrate nel match.
Le parole di Baldanzi
“Sì, sapevamo di trovare di fronte una squadra forte che aveva bisogno dei tre punti e ci attaccava tanto. Sapevamo sarebbe stata una gara difficile: potevamo giocare un po’ più la palla, ma non era facile. Ci prendiamo questa qualificazione che abbiamo festeggiato, l’abbiamo portata a casa“.
Il commento di Carmine Nunziata
“Guardando il cammino è una qualificazione meritata. Non abbiamo mai perso, abbiamo preso pochi gol, ma oggi è stata dura. L’Irlanda ci veniva addosso, anche con molti lanci lunghi, ma i difensori sono molto bravi. Abbiamo faticato i primi 20 minuti della partita, poi potevamo chiuderla col rigore invece l’abbiamo tenuta aperta. E nel secondo tempo abbiamo sofferto”.
Europei
Italia U21: è Euro 2025, Gravina “Obiettivo centrato”

Italia U21: il pareggio a Trieste contro l’Irlanda dà il pass per Euro25. La soddisfazione del presidente di Federcalcio “Quella azzurra è una bella gioventù”.
Gli Azzurrini sono pronti al torneo che si disputerà in Slovacchia dall’11 al 28 giugno.
Gravina si congratula con il ct Nunziata e la sua Italia.
La partita
Match non facile per l’Italia: già al al 17′ un brivido sul colpo di testa di Kenny.
Salvataggio sulla sulla linea di Bertola.
Al 23′ Cesare Casadei porta in vantaggio la squadra azzurra.
Ben tre volte vicini al raddoppio.
Una punizione calciata da Baldanzi che non trova lo specchio della porta e segue un rigore fallito da Gnonto.
Alla fine arriva invece il pareggio dell’Irlanda con una rete al 66′ di Moran.
Prima del fischio finale Brooks para un tiro di Ghilardi.
L’ultimissimo brivido però è per l’Irlanda: Emakhu calcia un potente destro, a cui si oppone sapientemente Desplanches.
Il ct: “L’Italia merita questa qualificazione”
“Guardando il cammino è una qualificazione meritata” dichiara Nunziata.
“Non abbiamo mai perso, abbiamo preso pochi gol, ma oggi è stata dura” ammette.
I complimenti del presidente della FIGC Gravina non tardano ad arrivare “È stato un percorso entusiasmante. Siamo riusciti a centrare l’obiettivo che ci eravamo prefissati vincendo con merito il girone attraverso il gioco, oltre che coi risultati. Mi congratulo con mister Nunziata, il suo staff e tutti i ragazzi. Quella azzurra è una bella gioventù”
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