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Italia, Spalletti: “Fagioli scelta tecnica. Bonaventura e Locatelli? Mi dispiace”

Italia: da oggi gli azzurri di Spalletti iniziano il ritiro a Coverciano in vista di Euro 2024. Il primo match degli azzurri è un programma il 16 giugno.

L’Italia del CT Luciano Spalletti quest’oggi inizia in raduno in vista di Euro 2024, gli azzurri hanno l’obbiettivo di ripetere l’impresa di Euro 2020.

Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa per dare il via al ritiro della nazionale italiana. Il primo impegno degli azzurri a Euro 2024 è in programma il 15 giugno contro l’Albania.

Di seguito le parole del commissario tecnico azzurro:

Indice

Spalletti sulla scelta di convocare Niccolò Fagioli

Fagioli ha quella qualità, quell’estro.

Gli manca  lo scontro fisico, ma l’ho convocato per avere a disposizione più cose che ti facciano gestire la partita, il tentativo di trovare più cose per avere la palla noi.

Poi il campo valuterà se abbiamo fatto la scelta giusta o quella sbagliata, il ragazzo nell’ultima intervista rilasciata ha detto delle bellissime cose.

Ho parlato con lui il giorno della finale di Coppa Italia a Roma, ho avuto fortuna che ci fosse la Juventus così da poterci parlare e mi ha fatto un’ottima impressione.

Penso che meriti anche un po’ di comprensione, non ha scommesso sulle sue cose ma perché in preda a un momento di difficoltà e non ce la faceva a difendersi da questa tentazione.

E’ stata puramente una scelta tecnica“.

Spalletti sul capitano di Euro 2024

“Il Capitano rimane Donnarumma, poi valutiamo giorno dopo giorno, si possono modificare delle cose ma per ora resta Donnarumma”.

Spalletti sul gioco da adottare a Euro 2024

“Noi prima di tutto vorremmo fare qualcosa di non rigido, abbastanza libero.

Dare questa possibilità di libertà di espressione al talento dei giocatori e al contempo avere una squadra organizzata.

Più imprevedibilità c’è, più sorpresa diventa per i nostri avversari.

Vorremmo saper fare un po’ tutte le cose, perché poi qui a Coverciano ci insegnano che i sistemi di gioco non sono più così rigidi, non lo sono mai stati.

Giocheremo contro squadre che giocano 4-2-3-1 o 4-3-3, non si piò regalare un uomo a centrocampo: tenteremo di difendere a quattro, di costruire a tre.

Si vede che le squadre ora più forti sanno avere questa relazione, questa imprevedibilità nell’andare a prendere le zone in campo.

Siamo tutti un po’ costruttori e tutti un po’ difensori”.

Spalletti su Scamacca

Per certi versi non mi era piaciuto

e per questo a marzo lo lascio fuori, se uno non dà più del massimo diventa difficile esibire un confronto contro le più forti.

Poi però ha fatto vedere questa crescita, i gol, più continuità rispetto alle altre volte e anche l’Atalanta ha beneficiato molto di questa sua nuova disponibilità.

Io le volte precedenti lo avevo convocato perché Scamacca ha un po’ tutto.

Ma è un po’ pigro, bisogna perda un po’ di pigrizia. Magari l’ha persa… Siamo tutti contenti di vedere ciò che ci metterà a disposizione.

Io l’ho fatto giocare due volte, sono il primo ad essere felice di quelle che saranno le sue prestazioni“.

Spalletti sulla differenza tra Fagioli e Ricci

Ci sono cose che sono molto simili, a me Ricci mi sembra molto cresciuto nel modo di giocare grazie al Torino, ha quella vampata di andare addosso all’avversario, cerca il contatto fisico e la spallata per contendere la gestione di un pallone.

Ultimamente nella sua squadra è stato usato per andare addosso al mediano avversario, mentre Fagioli è più classico.

E’ talmente delizioso quando ha la palla tra i piedi, vede cose che non vedono gli altri.

Tutti e due sono due giocatori forti.

Spalletti e il discorso alla squadra

Alla squadra stamattina ho detto che una cosa dovevamo averla chiara, dobbiamo rendere chiaro a tutti il nostro orgoglio di vestire la maglia azzurra perché è la maglia in cui si riconosce un paese intero.

Dobbiamo far vedere che sì, facciamo un mestiere dove ci sono molti privilegi, ma dobbiamo far vedere che si lotta tutti insieme per la stessa causa.

Vestire la maglia dell’Italia è una meravigliosa possibilità che abbiamo per moltiplicare le attese e le emozioni di chi ci segue. Ciò che diventa fondamentale è che dobbiamo fare la promessa a tutti gli italiani che saremo degni della fortuna che ci è toccata, questo noi lo dobbiamo far vedere bene.

Dobbiamo mostrare di essere degni di vestire questa maglia“.

Spalletti sulla non convocazione di Giacomo Bonaventura

Bonaventura è un altro di quelli che mi piange il cuore averlo lasciato fuori, ha una qualità e una squisitezza incredibile.

Secondo me Bonaventura ha più cose di Bellingham da un punto di vista di qualità, da un punto di vista tecnico.

Io sto con lui, sono sempre con i miei“.

Aggiornato al 31/05/2024 15:45

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Pubblicato da
Federico Perosino
Tag: Italia

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