Europei
Sommer: “Non voglio incontrare Jorginho su rigore”
Sommer, portiere dell’Inter, si sbilancia in conferenza stampa alla vigilia della gara degli Ottavi di Finale di Euro 2024 contro l’Italia.
YANN SOMMER ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
E’ inevitabile che la mente degli italiani torni indietro nel tempo, pensandoci costantemente: Svizzera–Italia riporta alla mancata qualificazione della Nazionale azzurra ai Mondiali in Qatar.
Alle sfide contro gli elvetici “fallite” a causa dei rigori sbagliati da Jorginho… contro Sommer. E proprio il portiere nerazzurro sarà uno dei protagonisti, insieme al centrocampista dell’Arsenal, del match di questa sera.
Intervenuto nella conferenza stampa di vigilia, l’estremo difensore dell’Inter ha ammesso i suoi timori in vista dei calci di rigori.
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“Non voglio incontrare Jorginho”
L’URLO DI JORGINHO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Queste le parole di Sommer:
“No, non voglio incontrarlo dal dischetto domani: quegli errori furono due situazioni molto importanti per qualificarci al Mondiale in Qatar, ma sono due situazioni passate e domani sarà un’altra storia”.
Italia favorita
Sommer vede gli azzurri favoriti:
“L’Italia è favorita domani, anche perché è Campione d’Europa in carica. Siamo concentrati sulla performance, ma l’Italia è favorita”.
Un pensiero su Donnarumma
Sommer si sofferma anche sul portiere del PSG:
“Donnarumma è un portiere fortissimo, l’ho già affrontato: è giovanissimo, ma ha moltissima esperienza. Si tratta di un portiere che mi piace osservare”.
Gli errori di Jorginho dal dischetto
Torniamo al 2021, con l’Italia Campione d’Europa in carica che si gioca la qualificazione ai Mondiali in Qatar contro la Svizzera.
A settembre gli elvetici ospitano gli Azzurri: la formazione dell’allora tecnico Roberto Mancini non andò oltre lo 0-0. Il motivo? L’errore di Jorginho dal dischetto.
A novembre il match si ripete, questa volta allo Stadio Olimpico di Roma: il match termina 1-1, con un nuovo errore di Jorginho che spara sopra la traversa.
Europei
Italia, Buffon: “I prossimi Mondiali sono il minimo”
Italia, il capodelegazione della Nazionale Gigi Buffon ha parlato a SkySport del disastroso cammino della nazionale italiana a Euro 2024.
Sabato sera contro la Svizzera ha offerto la sua prestazione peggiore del suo cammino a Euro 2024, gli errori tecnici, la mancanza di lucidità e la poca qualità hanno fatto la differenza, facendo staccare alla nazionale svizzera meritatamente il pass per accedere agli ottavi contro l’Inghilterra di Harry Kane.
Il giorno successivo all’eliminazione degli azzurri agli europei è tornato a parlare ai microfoni di Sky Sport il capodelegazione della Nazionale Gigi Buffon.
Di seguito le sue parole:
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Sul suo rapporto con i giocatori
“Con i ragazzi ho instaurato un bel rapporto, in questo periodo abbiamo parlato e pensavamo di migliorare in questi 30 giorni le cose che ci mancavano.
Invece non siamo riusciti a decollare come speravamo. Dovevamo fare degli step convincenti e non andare a singhiozzo come negli utlimi dieci anni“.
Sul cammino a Euro 2024
“Il gruppo poteva far meglio, come tutti noi: anche io nel mio ruolo posso aver deluso le aspettative e ognuno si prende le responsabilità del caso“.
Sull’obiettivo Mondiali del 2026
“Per l’Italia è il minimo sindacale”.
Europei
Italia, senti Capello: “Mancanza di freschezza discorso inaccettabile”
Intervenuto sulle pagine della Gazzetta dello Sport di oggi, Fabio Capello è molto critico sull’Italia. L’ex allenatore del Milan ha parlato di come le giustificazioni tirate fuori negli ultimi giorni siano inaccettabili.
Fabio Capello è molto critico sull’Italia di Luciano Spalletti. E le sue sensazioni arrivano benissimo sulle pagine della Gazzetta dello Sport di oggi. L’ex tecnico di Milan e Real Madrid, spiega come le giustificazioni degli ultimi giorni, arrivati da Spalletti dopo la sconfitta contro al Svizzera, siano inaccettabili.
Capello spiega subito: “La Svizzera ha grande organizzazione e qualità nell’asse centrale: Sommer in porta, Akanji in difesa, lo straordinario Xhaka in mediana e il generoso Embolo in attacco. E soprattutto la Svizzera rispetto a noi mi è sembrata squadra, nel vero senso della parola: tutti disposti al sacrificio, si difende in 10 e si attacca almeno in 6”.
Italia, senti Capello: “mancanza di freschezza discorso che non accetto”
Capello poi prosegue: “Spalletti nel dopogara ha parlato di mancanza di freschezza e condizione? È un discorso che non accetto. Quello che non ho visto nell’Italia, piuttosto, è il gruppo. Il primo compito di un ct è proprio quello di creare lo spirito, che è fondamentale quando serve fare il metro in più per aiutare il compagno. Sono pochissimi gli azzurri che hanno fatto quella rincorsa in più, quello scatto deciso. Ecco, questa è la cosa che mi ha veramente intristito”.
Capello tocca poi il capitolo colpe. A riguardo ha detto: “Le colpe? Bella domanda… È chiaro che Spalletti abbia grosse responsabilità. Poi, però, i calciatori devono avvertire il peso della maglia. Io un’Italia così non l’avevo mai vista. E mi faccia aggiungere un’altra cosa che non mi è piaciuta: si è spettacolarizzato tutto troppo. Parole, allenamenti, iniziative.
Europei
Svizzera, Sommer: ” L’Italia si è trovata di fronte una grande Svizzera, e su questo gruppo…”
Le parole del portiere dell’Inter e della nazionale Svizzera Yann Sommer, rilasciate ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport, relative alla sua nazionale.
Svizzera, le parole di Sommer
Di seguito le parole del portiere dell’Inter e della nazionale Svizzera Yann Sommer rilasciate ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport, relative a diversi temi legati alla sua nazionale e a questo europeo:
“L’importante è pensare di non aver raggiunto il massimo . Certo è che se giochiamo così anche nelle prossime partite, con questa intensità, abbiamo molte possibilità di vincere ancora e di arrivare alla fine. Italia in crisi? Non penso.
È e resta una grande squadra, non è una sola partita che può definire un movimento intero in crisi. Ha solo trovato di fronte una grande Svizzera.
Cosa ha di diverso questo gruppo dagli altri? Si respira una grande aria, dentro il gruppo di lavoro c’è un’atmosfera bellissima.
Stiamo bene, ci sentiamo bene. Dipende da noi e da quanto riusciremo a mantenere questo livello. Siamo in forma anche dal punto di vista fisico. E c’è una grande connessione con lo staff e la gente che ci segue: vogliamo andare avanti più che possiamo, non ci poniamo limiti”.
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