Spagna-Inghilterra, finale di Euro2024, decreterà la squadra vincitrice della rassegna, nonché la squadra “più forte d’Europa”.
L’Inghilterra ci riprova. Dopo l’epilogo drammatico (drammatic in inglese non ha lo stesso significato della sua traduzione italiana) della scorsa edizione, conclusasi con una sconfitta casalinga al cospetto dell’Italia di Roberto Mancini, i Three Lions (sempre allenati da Gareth Southgate) proveranno a fare la storia.
Mai gli inglesi avevano disputato la finale di un Campionato Europeo di calcio per due edizioni consecutivi. Questo perché la sopracitata finale del 2018 è stata anche la prima finale disputata dalla Nazionale Inglese in un Campionato Europeo. Prima di essa c’era stata soltanto la finale (vinta) nel Mondiale del 1966.
Ciò implica che il tanto vituperato Southgate ha già impresso il proprio nome nella storia della selezione britannica e questo a prescindere dall’esito della contesa. Per chi reputa questi risultati il “minimo sindacale”, vista la (presunta) qualità della rosa a disposizione, vorrei ricordare che la famigerata Golden Generation (entrata nella storia del calcio inglese come la selezione più talentuosa nella storia del movimento calcistico d’oltremanica) non ha mai raggiunto neppure una semifinale internazionale.
Parliamo di giocatori come Steven Gerrard; Wayne Rooney; Frankie Lampard; Rio Ferdinand; John Terry; Paul Scholes e potrei continuare all’infinito. Oggi l’Inghilterra disputerà (lo ripeto) solo la seconda finale europea della sua storia e lo farà con una rosa imbottita di giocatori modesti.
Eze; Bowen; Watkins; Konsa et similia non sono certamente giocatori da questo livello. Wharton e Mainoo
sono bravissimi, ma ancora inadatti a calcare certi palcoscenici e infatti (sin qui) il primo non ha ancora messo minuti a referto. Come possa, in queste condizioni e questo numero di defezioni, un’eventuale vittoria essere accolta come un epilogo scontato (anziché come una sorta di mezzo miracolo) rimane un mistero.La Spagna è una squadra indubbiamente più esperta e con un livello qualitativo imparagonabile a quello inglese. Perché si parla tanto (giustamente) di Williams e Yamal come di una dirompente gioventù al comando, ma non si parla mai abbastanza dell’esperienza e dell’abitudine a vincere che ti garantiscono giocatori come Carvajal, Rodri o Fabian Ruiz. Spagna-Inghilterra è dunque una partita estremamente equilibrata.
Anche se, personalmente, vedo gli spagnoli leggermente favoriti. Entrambe le squadre arrivano alla finale da imbattuti e per gli inglesi si ripresenta l’incubo del 2018, dove abdicarono al sogno di salire sul tetto d’Europa senza perdere nemmeno una partita. Poi però vedi un onesto mestierante come Watkins, che si è ritrovato in campo quasi per sbaglio, segnare un gol (all’ultimo minuto di una semifinale europea) che non sarà mai più in grado di ripetere nella sua carriera e pensi che allora sì: questo può essere l’anno degli inglesi.
SPAGNA (4-2-3-1): Simon; Carvajal, Le Normand, Laporte, Cucurella; Rodri, Fabian Ruiz; Yamal, Olmo, Williams Jr; Morata. CT: De la Fuente.
INGHILTERRA (3-4-3): Pickford; Walker, Stones, Guehi; Saka, Mainoo, Rice, Shaw; Foden, Kane, Bellingham. CT: Southgate.
Aggiornato al 14/07/2024 19:57
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