L’Arabia Saudita è emersa come la grande potenza del 2023. Da Cristiano Ronaldo a Roberto Mancini, passando per l’assegnazione dei Mondiali 2034 e una serie di campioni strappati all’Europa: il grande calcio è stato conquistato.
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I promossi e i bocciati del 2023 secondo CalcioStyle
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In questo articolo analizzeremo chi ha fatto bene e chi ha fatto male nel 2023. Partendo dal Manchester city e Guardiola passando per Pogba e il Chelsea.
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I promossi e i bocciati del 2023
Partirei dalle squadre, i club e gli allenatori che hanno fatto in questo 2023.
PROMOSSA – Arabia Saudita
Il trionfo del Manchester City contro l’Inter, a Istanbul, ha rappresentato il suo primo in Champions League senza Lionel Messi. E per questo ha significato moltissimo per lui, più che per chiunque altro.
Alla lista si sono aggiunte Premier League, FA Cup, Supercoppa Europea e Mondiale per Club.
PROMOSSO – Lionel Messi
Un altro Pallone d’Oro, l’ottavo, per chiudere in bellezza un cammino individualmente spettacolare: che altro?
PROMOSSI – Gli scout del Real Madrid in Brasile
Dopo Rodrygo e Vinicius Junior, in arrivo c’è anche Endrick. Stellina del Palmeiras: un altro gioiello dal sicuro avvenire.
PROMOSSE – Le outsider
Il Girona capolista in Liga. L’Union Berlino che si qualifica in Champions League. Il Brighton di De Zerbi. L’Aston Villa che vola con Emery. E poi, guardando in Italia, il bel Bologna di Thiago Motta, nonostante il ko di Udine. Quando le gerarchie possono essere sovvertite…
PROMOSSO – Jude Bellingham
Il miglior giocatore della prima parte della stagione europea, che sta facendo faville con la maglia del Real Madrid.
PROMOSSO – Manchester City
Si è parlato in precedenza di Guardiola, e qui il discorso è più o meno lo stesso. In poche parole: la squadra più forte del mondo che ha vinto (e convinto) a suon di ottime prestazioni.
PROMOSSO – Luis Suarez
Il miglior giocatore del campionato brasiliano. Soprattutto grazie a lui, al suo carisma, alla sua classe intramontabile, ai suoi 17 goal e 11 assist, il Gremio neopromosso ha sfiorato la conquista del titolo.
Suarez, ora, ricongiungerà i propri destini con l’amico Leo Messi a Miami, per provare a fare un’altra impresa.
PROMOSSO – Xabi Alonso
Qualcuno aveva individuato in lui il possibile successore al termine della stagione di Carlo Ancelotti, che invece ha rinnovato col Real Madrid.
Poco male: Xabi sta stupendo la Germania e l’Europa con il suo Bayer Leverkusen, che da quest’anno potrebbe finalmente scrollarsi di dosso il soprannome ‘Neverkusen‘.
PROMOSSI – Gli allenatori italiani
Nella scorsa stagione ce n’erano cinque agli ottavi di Champions League: Carlo Ancelotti (Real Madrid), Antonio Conte (Tottenham), Stefano Pioli (Milan), Simone Inzaghi (Inter) e Luciano Spalletti (Napoli).
Non solo: cinque sono anche i commissari tecnici italiani qualificati ai prossimi Europei. Oltre a Luciano Spalletti ci sono anche Domenico Tedesco (Belgio), Marco Rossi (Ungheria), Francesco Calzona (Slovacchia) e Vincenzo Montella (Turchia). Una cosa è certa: gli allenatori italiani sono bravi.
PROMOSSO – Harry Kane
Harry Kane ha trascorso i primi cinque mesi in Germania in hotel, e nonostante questo ha segnato la bellezza di 21 reti nelle prime 17 giornate della Bundesliga. Un vero e proprio fenomeno l’attaccante approdato in baviera dal Tottenham.
PROMOSSO – Declan Rice
Prima il trionfo in Conference League nella finale contro la Fiorentina, quindi il trasferimento record all’Arsenal che ha vinto la battaglia di mercato contro il Manchester City. Un trionfo personale di uno dei migliori calciatori inglesi.
PROMOSSI – I tifosi del Tottenham
Nonostante il bell’inizio di stagione, era chiaro che il Tottenham non avrebbe potuto vincere la Premier League. Ma i suoi tifosi rimangono entusiasti e ottimisti.
PROMOSSO – Unai Emery
L’Aston Villa sarà anche in calo, ma ciò non toglie che il lavoro dello spagnolo sia stato eccellente. Emery ha preso in mano la squadra dopo il disastro Gerrard, portandola in Europa e quindi nelle zone nobili della Premier League.
PROMOSSO – Il calcio femminile spagnolo
Il caos Rubiales ha distratto l’opinione pubblica, ma poi c’è il campo. E il campo ha detto che il successo ai Mondiali, il primo della Roja, ha il sapore della storia.
PROMOSSO – Luis Diaz
Il rapimento dei genitori, con tanto di liberazione ritardata del padre, ha occupato per giorni le prime pagine. Ma la vicenda, fortunatamente, si è conclusa con un lieto fine per l’attaccante del Liverpool.
PROMOSSO – Erling Haaland
Nonostante la mancata qualificazione della Norvegia agli Europei tedeschi, Haaland è stato il bomber del 2023. 44 sono le reti complessive messe a segno, più di qualunque altro attaccante. L’ex Borussia Dortmund è stato fondamentale nella conquista del Treble da parte del Manchester City.
BOCCIATO – Chelsea
Si gioca con il Manchester United la palma di club più imbarazzante del mondo del calcio. Milioni su milioni spesi per assemblare una rosa squilibrata, con giocatori strapagati ma dal basso rendimento.
BOCCIATO – Paul Pogba
La cosa più triste nella vita è il talento sprecato. E Pogba, purtroppo, ne è il classico esempio.
La squalifica per doping, dopo l’incredibile serie di infortuni che gli ha impedito di scendere in campo con la Juventus, potrebbe segnare la fine della sua carriera ad alti livelli.
BOCCIATO – Jordan Henderson
L’ex capitano del Liverpool è stato criticato per la propria decisione di continuare la carriera in un paese in cui l’omosessualità è illegale, considerato che in precedenza aveva sostenuto il movimento LGBTQ+ prendendo una posizione pubblica molto forte sull’omofobia nel calcio.
L’ex capitano del Liverpool ha notevolmente rovinato la sua immagine.
BOCCIATO – Julian Nagelsmann
All’inizio dell’anno solare era unanimemente considerato tra i migliori giovani allenatori del mondo.
Ma ora, dopo l’esonero dal Bayern a Marzo, ha vinto appena una volta in quattro partite sulla panchina della Germania. Non esattamente il modo migliore per approcciarsi a Euro 2024.
BOCCIATO – Neymar
L’addio al Barcellona per il PSG del 2017 non ha certo giovato al brasiliano.
Che ora, decidendo di andarsene in Arabia Saudita, ha praticamente posto una pietra tombale sulla propria carriera ad altissimi livelli.
BOCCIATO – Aurelio De Laurentiis
Come rovinare un capolavoro. Dallo Scudetto alla depressione calcistica. Tra scelte discutibili (come l’ingaggio di Rudi Garcia) e una sensazione di onnipotenza solo annacquata dalle recenti ammissioni di responsabilità post pareggio contro il Monza.
BOCCIATO – Manchester United
Nonostante il 3-2 in rimonta sull’Aston Villa potesse segnare l’inizio di una nuova era, ecco la sconfitta sul campo del Nottingham Forest.
Erik ten Hag rimane saldo in panchina, ma il cielo sulla parte rossa di Manchester è sempre più buio e nuvoloso.
Tanto che la mancata qualificazione alla prossima Champions League, dopo l’uscita dalla fase a gironi nell’attuale edizione, sta diventando uno scenario sempre più concreto.
BOCCIATO – Il VAR
Il problema non è ovviamente la tecnologia in sé, quanto la confusione dei regolamenti e le interpretazioni contrastanti degli arbitri su interventi irregolari e falli di mano. Senza dimenticare le lunghissime pause, a volte necessarie per valutare gli episodi.
BOCCIATA – La proprietà del Milan
La scelta di cacciare Paolo Maldini e Ricky Massara non si è rivelata adeguata. E l’eliminazione dalla Champions League, con tanto di retrocessione in Europa League, lo ha dimostrato.
BOCCIATO – Il Botafogo
In Brasile si dice che “certe cose possono accadere solo a Botafogo“. Ed è un detto che pare avere un fondo di verità: come spiegare altrimenti il crollo dei bianconeri, che con 14 punti di vantaggio sulla seconda sono riusciti a buttare via il titolo chiudendo addirittura al quinto posto.
BOCCIATO – L’Everton
Forse i Toffees, penalizzati di 10 punti nelle scorse settimane, sono stati trattati in maniera troppo dura dalla Premier League, specialmente prendendo in considerazione la situazione di altri club.
In ogni caso, l’Everton rimane un esempio di cattiva gestione.
BOCCIATO – Luis Rubiales
Il caos scoppiato negli scorsi mesi, con quel bacio “rubato” alla calciatrice Jenni Hermoso, ha fatto il giro del mondo. E il rifiuto di dare le dimissioni ha macchiato ancor più la reputazione dell’ex presidente della Federcalcio spagnola.
BOCCIATO – José Mourinho
Ha portato la Roma a una finale di Europa League, ma contro l’arbitro Taylor, dopo la sconfitta col Siviglia, ha esagerato.
Le sue parole (forse) hanno indotto alcuni tifosi della Roma ad aggredire verbalmente il direttore di gara inglese, mentre questi si trovava in aeroporto assieme alla propria famiglia.
BOCCIATO – Il Brasile
Una volta i verdeoro erano la nazionale più forte e affascinante del mondo. Oggi sono una squadra in totale confusione, specialmente dopo la decisione di Carlo Ancelotti di rinnovare con il Real Madrid.
I risultati sono pessimi. Il futuro è incerto e senza l’infortunato Neymar è durissima. Tanto che, per la prima volta, lo scenario di una mancata qualificazione ai Mondiali appare sempre più concreto.
BOCCIATO – Romelu Lukaku
Negli ultimi anni il belga ha preso una decisione disastrosa dopo l’altra.
E il fatto che a Roma abbia disputato una prima parte di stagione più che buona è quasi sorprendente.
BOCCIATI – Gli scommettitori
Nicolò Fagioli. Sandro Tonali. Nicolò Zaniolo.
Tre patrimoni del calcio italiano e della Nazionale che, a causa di scelte extra campo sbagliate, rischiano di rovinare la propria carriera ad altissimi livelli.
BOCCIATO – Il Lione
Appena tre anni fa, il Lione scalava la Champions League fino alle semifinali dopo aver battuto nientemeno che il Manchester City.
Ma oggi la situazione è tutt altro che analoga, anzi è (sportivamente parlando) drammatica. Anche se un ottimo rendimento nel mese di Dicembre ha, se non altro, consentito all’OL di uscire dalla zona retrocessione. Senza Fabio Grosso in panchina.
Champions League
All’Inter un premio di 10 milioni per vincere la Champions
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11 ore fail
10/05/2025
L’Inter vuole la Champions League e il club, per motivare maggiormente i suoi, è disposto a stanziare la cifra record di 10 milioni come incentivo alla vittoria
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Siamo agli sgoccioli del Campionato di Serie A e i nerazzurri sono ancora impegnati su due fronti: le ultime tre partite in Campionato per provare a raggiungere il primo posto e strappare lo Scudetto al Napoli (per nulla facile!) e poi giocarsi l’ultima gara in Champions League contro il PSG.
La testa degli interisti è a mille e gli occhi sono puntati sulle prossime partite dove l’Inter si gioca una stagione che, comunque vada, ha giocato davvero al massimo. Il 31 maggio sarà la volta del match a Monaco di Baviera dove gli undici titolari (più riserve ) e il mister Simone Inzaghi si giocano un traguardo importantissimo.
Si cerca, infatti, di dimenticare la serata di due anni fa dove il club nerazzurro perse la finale (in quell’occasione si giocava ad Istanbul contro il Manchester City. Il club del Biscione vuole alzare la Coppa della Champions League e, in cambio, ha offerto un premio di 10 milioni ai suoi combattenti.

LAUTARO MARTINEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come stanno i giocatori dell’Inter in vista del match contro il PSG
Perciò ogni giocatore, in caso di vittoria, si porterete a casa un gruzzolo niente male: quegli 10 milioni saranno divisi per tutta la rosa nerazzurra (che si sommerebbe ad una quota già preventivamente stabilita dal club, per tutti, ad inizio stagione) e che dovrebbe portare a circa 400.000 euro lordi a testa.
Ora gli undici titolari, e le riserve, saranno chiamate all’impresa che porterebbe la squadra alla leggenda in Italia, e che è un traguardo tutt’altro che semplice: battere la squadra di Luis Enrique. Il PSG è certamente una squadra fortissima ma non imbattibile e dopo il passaggio del turno contro il Barcellona il gruppo ci crede.
Lautaro Martinez e compagni sono convintissimi e questa potrebbe essere la vera chiave di volta per raggiungere un traguardo preziosissimo nel calcio europeo.
Mondiali
Italia, quella strana coincidenza tra la vittoria dei Mondiali e il Papa
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1 giorno fail
09/05/2025
Spunta una strana e divertente coincidenza tra l’Italia e il Papa. Dei quattro mondiali, due sono stati giocati nel paese d’origine del Pontefice in carica.
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L’Italia è molto collegata al Vaticano. A quanto pare anche la Nazionale Italiana di calcio. Infatti, come riportato dal profilo X di Giuseppe Pastore c’è un’incredibile coincidenza tra le vittorie degli azzurri e il Pontefice in carica.

SANDRO TONALI E LEROY SANE IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Italia, due mondiali vinti nel paese del Papa
La particolare questione riguarda il paese d’origine del Papa. Ogni volta che si è giocata la Coppa del Mondo nel paese in cui è nato il Pontefice in carica, a trionfare ed ad alzare il trofeo più ambito è sempre stata l’Italia. Nel 1934 e nel 2006 gli azzurri hanno raggiunto il tetto del mondo.
Nel 1934 si giocò nel Bel Paese e all’epoca il Pontefice in carica era Pio XI, nato Ambrogio Damiano Achille Ratti, cresciuto a Desio, un piccolo comune in Brianza. Nel 2006 invece Papa Benedetto XVI nacque in un piccolo paesino in Baviera, in Germania.
La mente ovviamente non può non andare al prossimo Mondiale che si giocherà anche negli USA, paese di provenienza di Robert Francis Prevost, Leone XIV. Chissà se anche questa volta gli azzurri trionferanno…
Champions League
Premier League: l’ultima finale UEFA tutta inglese
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1 giorno fail
09/05/2025
Non è la prima volta che vediamo due squadre di Premier League affrontarsi in una finale UEFA che sia Champions o Europa League. Ma come andò l’ultima volta?
Quest’anno la finale di Europa League sarà tutta inglese e sarà tra Tottenham e Man Utd. Le due squadre vogliono chiudere al meglio la loro disastrosa stagione che li vede in Premier rispettivamente sedicesimi e quindicesimi.
Sarà la quinta finale UEFA tutta inglese, la seconda in Europa League. L’ultima finale inglese avvenne 4 anni fa in Champions League.
Premier League, quando il Chelsea negò la Champions a Guardiola
Bisogna tornare indietro al 29 maggio 2021 per vedere l’ultima finale UEFA tutta inglese. In quel caso, le due finaliste furono il Chelsea ed il Man City.
I Citizens di Guardiola partono da favoriti e vogliono portare a casa la prima Champions nella loro storia. Ma attenzione ai Blues di Tuchel che durante il loro cammino hanno eliminato Atletico ( agli ottavi) e Real (in semifinale).
E infatti sarà proprio il Chelsea a portare a casa la Champions, con un gol di Havertz a fine primo tempo. I Blues, dunque, salgono sul tetto d’Europa per la seconda volta nella loro storia, dopo la vittoria contro il Bayern nel 2012.
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