Competizioni
IFAB: in arrivo una nuova (ma vecchia) regola
L’IFAB vuole limitare le perdite di tempo dei giocatori durante le gare ed è pronta a farlo modificando una regola già preesistente.
Quante regole sono cambiate nel calcio in questo secolo? Tante, tantissime. D’altronde questo sport è in continua evoluzione, come il suo stesso regolamento.
Regolamento che, sin dalla nascita del calcio stesso, ha cercato di limitare o annullare i comportamenti antisportivi durante le partite.
Questo argomento è molto caro all’IFAB, e in tal senso si vuole fare un passo in avanti. Sembrerebbe ormai in arrivo una modifica alla regola che non permette ai portieri di tenere il pallone in mano per più di sei secondi.
Tale regola già esiste, ma adesso gli arbitri vogliono modificarla per renderla più severa, applicandola alla lettera.
Secondo la nuova versione i portieri potranno tenere la palla in mano per non più di otto secondi (anzichè sei). Durante gli ultimi 5 secondi l’arbitro alzerà la mano e conterà con le dita per segnalare al portiere quanto tempo gli rimane per giocare.
E se il portiere non dovesse rispettare tale tempo? Al vaglio ci sono due ipotesi: la squadra avversaria avrà una rimessa laterale in linea col dischetto del rigore, oppure un calcio d’angolo.
La sperimentazione potrà partire dalla prossima stagione in tutte le Competizioni escluse quelle di prima e di seconda divisione.
L’amministratore delegato della Federcalcio scozzese Ian Maxwell, membro del consiglio dell’IFAB, ha commentato così: “La tendenza a perdere tempo durante la partita è crescente, e quella del portiere con il pallone tra le mani è uno dei motivi principali. È una situazione difficile da gestire secondo le regole attuali per gli arbitri, perché dare un calcio di punizione indiretto in area è incredibilmente difficile per loro.”
Europa League
Braga-Lazio, le ultimissime sulle formazioni
Braga-Lazio, queste le ultimissime di formazione in vista della sfida tra lo Sporting Braga e la squadra di Marco Baroni che schiera il turnover visto che i biancocelesti si sono già qualificati. Diversi i cambi per il tecnico ex Hellas Verona che sceglie Pellegrini, Tchaouna, Pedro e Noslin anche in vista del prossimo turno di campionato.
Braga-Lazio, le probabili formazioni:
Braga (3-4-2-1): Hornicek; Bambu, Oliveira, Niakaté, Fernandes, Moutinho, Gorby, Martinez, Horta, Gharbi, El Ouazzani. All. Carvalhal.
Lazio (4-2-3-1): Mandas, Marusic, Romagnoli, Gigot, Pellegrini, Gila, Dele-Bashiru, Tchaouna, Pedro, Noslin, Castellanos. All. Baroni
Europa League
Lazio, i convocati di Baroni in vista del Braga
Il tecnico della Lazio Marco Baroni ha diramato la lista dei convocati in vista del match di Europa League contro il Braga, in programma oggi alle 21:00
Il tecnico ex Hellas Verona e attuale allenatore delle Lazio Marco Baroni ha diramato l’elenco dei convocati in vista del match di Europa League contro il Braga in programma oggi alle 21:00 allo stadio Municipal di Braga.
Lazio, i convocati di Baroni
In vista del match di Europa League contro il Braga mister Baroni non avrà disposizione diversi calciatori, motivo per cui in vista del match contro i portoghesi verranno aggregati diversi primavera.
In vista del match di questa sera è piena emergenza a centrocampo con Vecino e Rovella out rispettivamente per infortunio e squalifica mentre non sarà presente neanche Guendouzi out per febbre.
Invece è da segnalare la presenza di Tchaouna nonostante l’affare di mercato con il Bologna che porterebbe il trequartista Giovanni Fabbian in biancoceleste.
Di seguito l’elenco completo dei convocati:
Portieri: Mandas, Furlanetto, Provedel
Difensori: Gigot, Pellegrini, Romagnoli, Gila, Zazza, Marusic
Centrocampisti: Dele-Bashiru, Di Tommaso, Nazzaro,
Attaccanti: Pedro, Castellanos, Noslin, Isaksen, Dia, Tchaouna, Serra, Balde
Champions League
Juventus, delusione e fischi: già finita l’era Motta?
Juventus, quello di ieri sera è un ko che fa rumore. Il gioco è stato del tutto assente, i tifosi sono stati delusi e filtrano dubbi sulla gestione tecnica.
La Juventus di Thiago Motta esce dall’Allianz Stadium sotto una pioggia di fischi dopo la sconfitta per 0-2 contro il Benfica nell’ultima giornata della prima fase della Champions League. Un risultato che, pur non compromettendo del tutto il cammino europeo dei bianconeri, evidenzia limiti preoccupanti dal punto di vista del gioco e della solidità tattica. La squadra torinese, infatti, si troverà costretta ad affrontare un playoff ostico contro una tra PSV e Milan per provare a proseguire la corsa nella competizione.
Juventus, la panchina di Motta è “salda”, per ora…
Nonostante il deludente andamento recente – con tre sconfitte pesanti in un mese tra Supercoppa (contro il Milan), campionato (contro il Napoli) e Champions League (contro il Benfica) – la posizione di Thiago Motta non sembra essere in discussione. Secondo fonti vicine alla società, il CFO Cristiano Giuntoli non ha intenzione di sollevare l’allenatore dall’incarico. L’obiettivo resta quello di dare tempo al tecnico italo-brasiliano per lavorare sulla squadra e sviluppare le sue idee di gioco, evitando decisioni affrettate. Tuttavia, la pressione si fa sempre più intensa e il clima alla Continassa è tutt’altro che sereno.
Tuttavia, le problematiche emerse contro il Benfica sono lo specchio di una squadra ancora priva di un’identità chiara. L’assenza di una difesa solida è tra i principali punti deboli: l’incredibile scelta di schierare tre centrocampisti (Locatelli, McKennie e Weah) su quattro elementi della retroguardia è stata una decisione discutibile che ha esposto la squadra a pericoli costanti. Inoltre, le partenze di giocatori chiave come Danilo hanno lasciato un vuoto difficile da colmare, con il mercato di gennaio che diventa sempre più cruciale per aggiungere rinforzi in difesa.
Il malumore cresce tra tifosi e società
L’ambiente juventino è carico di tensione. La pazienza dei tifosi inizia a esaurirsi e la delusione è palpabile, con fischi e critiche che si fanno sempre più insistenti. Anche la dirigenza, pur mantenendo fiducia nel progetto Motta, non può ignorare i numeri preoccupanti. Nelle ultime otto partite tra campionato e Champions League, la Juventus ha raccolto un solo successo, quello contro il Milan in Serie A. Un numero preoccupante, che non può passare inosservato.
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