Competizioni
Lazio: convocati per la Supercoppa, la scelta su Castellanos
Diramato l’elenco dei convocati di Sarri per la Supercoppa italiana di Ryad in Arabia Saudita. Semifinale tra la Lazio e l’Inter, in programma venerdì 19.
Lazio: i 28 convocati per la Supercoppa italiana
Ci sono anche Patric, uscito anzitempo durante Lazio-Lecce di domenica, e Castellanos in fase di recupero dopo il problema muscolare accusato negli ultimi giorni.
Partono con la squadra anche alcuni giovanissimi: Davide Renzetti, portiere classe 2006; Fabio Ruggeri, difensore centrale classe 2004; Jacopo Sardo, centrale di centrocampo classe 2005; Sana Fernandes, attaccante esterno classe 2006 portoghese.
Ecco la lista completa dei 28 convocati della Lazio per la Supercoppa italiana:
PORTIERI: Manda, Provedel, Renzetti, Sepe.
DIFENSORI: Casale, Gila, Hysaj, Kamenovic, Lazzari, Marusic, Patric, Pellegrini, Romagnoli, Ruggeri.
CENTROCAMPISTI: Cataldi, Guendouzi, Kamada, Luis Alberto, Rovella, Sardo, Vecino.
ATTACCANTI: Castellanos, Felipe Anderson, Immobile, Isaksen, Pedro, Sana Fernandes, Zaccagni.
Champions League
Champions League, 15/05/02: la coppa di Zinedine Zidane

Il 15 maggio del 2002 i Blancos alzavano la Champions League per la nona volta grazie ad una meravigliosa perla del francese di origine algerina.
Nella cornice dell’Hamden Park di Glasgow il Real Madrid, all’epoca guidato dal CT Del Bosque, batteva in una gara tiratissima un Bayer Leverkusen tenace e mai domo.

ROME, ITALY – FEBRUARY 2016 : Zinedine Zidane during fotball match of Uefa Champions League 2015/2016 last-16 between A.s. Roma vs Real Madrid at the Olimpic Stadium on Februry 17, 2016 in Rome.
Champions League: il capolavoro di Zizou
Ovviamente, sulla carta, sembrava di assistere al classico Davide contro Golia. Da una parte i Galacticos del Real Madrid, alla ricerca della vittoria numero nove nel torneo. D’all’altra l’operaio Bayer Leverkusen, vero e proprio outsider del torneo, alla prima possibilità di alzare la coppa dalle grandi orecchie. Il mondo del calcio si apprestava a godersi quest’ultimo appuntamento per club prima dell’attesissimo mondiale di Corea e Giappone. Manifestazione che avrebbe visto affrontarsi quella generazione di fenomeni provenienti da molti dei Paesi dalla grande tradizione calcistica. Generazione di cui fa parte, tra gli altri, Zinedine Zidane.
La notte di Zizou
Tradizione vs novità, questo era Real Madrid-Bayer Leverkusen. I Blancos potevano contare su campioni di caratura elevatissima. La squadra tedesca invece, arrivava all’ultimo appuntamento della competizione trascinata dal fortissimo centrocampista tedesco Ballack, ma niente più.
Ma come succede nella maggior parte di queste situazioni: in campo non ci vanno i valori o i nomi. C’è da dire che la compagine tedesca non creerà molte grane al Real.
Ma comunque resterà negli annali della competizione per una prodezza balistica quasi indescrivibile. La partita più importante del calcio europeo quella sera diventa una cornice per contenere uno dei gol più belli di sempre: quello di Zidane.
Nel corso del primo tempo il Real Madrid va in vantaggio dopo meno di 10 minuti con il solito Raul Gonzalez Blanco. Per poi essere raggiunto al quattordicesimo dal pareggio firmato dal difensore brasiliano Lucio (un passato anche all’Inter).
Quando la prima frazione sta per volgere al termine arriva il guizzo, la pennellata d’artista che mette la firma su un gol capolavoro. Santiago Solari fa involare sulla fascia Roberto Carlos, che brucia sullo scatto Sebescen e mette al centro, dove Zidane con una girata eccezionale di mancino spedisce il pallone all’incrocio dei pali difeso da Butt. Esecuzione che ha ancor più dell’incredibile visto che il francese, in teoria, sarebbe destrorso.
Ancora oggi per molti rimane il gol più bello della storia della finale di Champions League. Probabilmente insidiato solamente dalla meravigliosa rovesciata di Gareth Bale molti anni più tardi contro il Liverpool.
Il secondo tempo si trascina senza troppe emozioni come se, quel gol, abbia messo già il sigillo sulla partita. Il Real alzerà così la sua nona Champions League/Coppa dei Campioni. Ma Zizou si toglierà dalla spalla una scimmia molto ingombrante. Lui che, fino a quel momento, era uscito sconfitto in finale di Coppa Uefa con il Bordeaux e due volte con la Juventus in Champions.
23 anni sono passati, ma chi ha visto quella partita non può aver dimenticato una rete da extraterrestre.
Champions League
All’Inter un premio di 10 milioni per vincere la Champions

L’Inter vuole la Champions League e il club, per motivare maggiormente i suoi, è disposto a stanziare la cifra record di 10 milioni come incentivo alla vittoria
Siamo agli sgoccioli del Campionato di Serie A e i nerazzurri sono ancora impegnati su due fronti: le ultime tre partite in Campionato per provare a raggiungere il primo posto e strappare lo Scudetto al Napoli (per nulla facile!) e poi giocarsi l’ultima gara in Champions League contro il PSG.
La testa degli interisti è a mille e gli occhi sono puntati sulle prossime partite dove l’Inter si gioca una stagione che, comunque vada, ha giocato davvero al massimo. Il 31 maggio sarà la volta del match a Monaco di Baviera dove gli undici titolari (più riserve ) e il mister Simone Inzaghi si giocano un traguardo importantissimo.
Si cerca, infatti, di dimenticare la serata di due anni fa dove il club nerazzurro perse la finale (in quell’occasione si giocava ad Istanbul contro il Manchester City. Il club del Biscione vuole alzare la Coppa della Champions League e, in cambio, ha offerto un premio di 10 milioni ai suoi combattenti.

LAUTARO MARTINEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come stanno i giocatori dell’Inter in vista del match contro il PSG
Perciò ogni giocatore, in caso di vittoria, si porterete a casa un gruzzolo niente male: quegli 10 milioni saranno divisi per tutta la rosa nerazzurra (che si sommerebbe ad una quota già preventivamente stabilita dal club, per tutti, ad inizio stagione) e che dovrebbe portare a circa 400.000 euro lordi a testa.
Ora gli undici titolari, e le riserve, saranno chiamate all’impresa che porterebbe la squadra alla leggenda in Italia, e che è un traguardo tutt’altro che semplice: battere la squadra di Luis Enrique. Il PSG è certamente una squadra fortissima ma non imbattibile e dopo il passaggio del turno contro il Barcellona il gruppo ci crede.
Lautaro Martinez e compagni sono convintissimi e questa potrebbe essere la vera chiave di volta per raggiungere un traguardo preziosissimo nel calcio europeo.
Mondiali
Italia, quella strana coincidenza tra la vittoria dei Mondiali e il Papa

Spunta una strana e divertente coincidenza tra l’Italia e il Papa. Dei quattro mondiali, due sono stati giocati nel paese d’origine del Pontefice in carica.
L’Italia è molto collegata al Vaticano. A quanto pare anche la Nazionale Italiana di calcio. Infatti, come riportato dal profilo X di Giuseppe Pastore c’è un’incredibile coincidenza tra le vittorie degli azzurri e il Pontefice in carica.

SANDRO TONALI E LEROY SANE IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Italia, due mondiali vinti nel paese del Papa
La particolare questione riguarda il paese d’origine del Papa. Ogni volta che si è giocata la Coppa del Mondo nel paese in cui è nato il Pontefice in carica, a trionfare ed ad alzare il trofeo più ambito è sempre stata l’Italia. Nel 1934 e nel 2006 gli azzurri hanno raggiunto il tetto del mondo.
Nel 1934 si giocò nel Bel Paese e all’epoca il Pontefice in carica era Pio XI, nato Ambrogio Damiano Achille Ratti, cresciuto a Desio, un piccolo comune in Brianza. Nel 2006 invece Papa Benedetto XVI nacque in un piccolo paesino in Baviera, in Germania.
La mente ovviamente non può non andare al prossimo Mondiale che si giocherà anche negli USA, paese di provenienza di Robert Francis Prevost, Leone XIV. Chissà se anche questa volta gli azzurri trionferanno…
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