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Competizioni

Mainz-Bayern Monaco, le probabili formazioni e dove vederla

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Kane

Mainz-Bayern Monaco è uno dei match validi per i sedicesimi di finale di coppa di Germania, ed è in programma mercoledì 30 ottobre alle 20:45 alla Mewa Arena.

Mainz-Bayern Monaco è un match che mette di fronte due squadre che stanno vivendo un momento di forma completamente diverso. Il Mainz tenterà  di fare l’impresa spinto dal pubblico per centrare la vittoria che manca da due partite mentre il Bayern di Kompany vuole continuare il proprio percorso netto che sta avendo in campionato.

Mainz-Bayern Monaco

Qui Mainz

In vista del match contro il Bayern Monaco mister Henriksen metterà in campo un 3-4-2-1 con Zentner tra i pali e il terzetto difensivo formato da Kohr, Jenz e Leitsch. In mezzo al campo spazio al quartetto formato da Caci, Sano, Amiri e Mwene mentre sulla trequarti alle spalle di Burkardt ci saranno Nebel e Lee.

Qui Bayern Monaco

In vista del match contro il Mainz mister Kompany schiererà un 4-2-3-1 con Ulreich tra i pali e il quartetto formato da Leimer, Dier, Kim e Davies. In mediana spazio alla coppia formata da Goretzka e Kimmich mentre sulla trequarti alle spalle di Kane ci sarà il terzetto formato da Sané, Muller e Guerreiro

Le probabili formazioni di Mainz-Bayern Monaco

MAINZ (3-4-2-1): Zentner; Kohr, Jenz, Leitsch; Caci, Sano, Amiri, Mwene; Nebel, Lee; Burkardt.

BAYERN MONACO (4-2-3-1): Ulreich; Leimer, Dier, Kim, Davies; Goretzka, Kimmich; Sané, Muller, Guerreiro; Kane.

Dove vedere Mainz-Bayern Monaco

 Mainz-Bayern Monaco in programma mercoledì 30 ottobre alle 20:45 non sarà visibile perchè nessuna emittente italiana ha acquistato i diritti televisivi per trasmettere il match.

Competizioni

Champions, Europa e Conference League 2025/2026: le date

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La UEFA ha comunicato oggi le date dei sorteggi per le prossime edizioni di Champions, Europa e Conference League. Si inizia a giugno 2025.

Con quelle attuali ancora in atto e un Mondiale per club alle porte, la UEFA ha voluto portarsi avanti e comunicare le nuove date per le coppe europee della prossima stagione.

Champions, Europa e Conference League: quando si inizia e sorteggi

Ecco di seguito quanto pubblicato dall’ente che regola il calcio a livello europeo:

  • Primo e secondo turno qualificazioni: 17 e 18 giugno 2025
  • Terzo turno qualificazioni: 21 luglio 2025
  • Playoff: 4 agosto 2025
  • Fase campionato Champions League: 28 agosto 2025
  • Fase campionato Europa League e Conference: 29 agosto 2025
  • Spareggi Conference League: 16 gennaio 2026
  • Spareggi Champions ed Europa League: 30 gennaio 2026
  • Tabelloni fasi finali: 27 febbraio 2026

Champions League

Un inizio dunque subito infuocato con le prima qualificazioni che si terranno a giugno, praticamente appena dopo la fine dei campionati. Nel bel mezzo del Mondiale per Club, la Champions in primis tornerà protagonista a pochi giorni dalla finale di Monaco.

La fase campionato, alla seconda edizione, invece inizierà il 28 agosto mentre le “coppa del giovedì” saranno inaugurate il giorno successivo. Gli spareggi si terranno a fine gennaio mentre il tabellone della fase finale sarà rivelato solo il 26 febbraio.

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Mondiali

Nigeria: qualificazione ai Mondiali a rischio

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Napoli, l'offerta dell'Al Ahli per Osimhen juventus

Qualificazione ai Mondiali 2026 in salita per la Nigeria che, facendosi raggiunger dallo Zimbabwe al 91esimo, rischia grosso.

Le Super Eagles sono state raggiunte dallo Zimbabwe al 91′: la rete di Chirewa ha rimescolato le carte per una delle nazionali storicamente più importanti del Continente che, ora, rischia di saltare l’appuntamento più importante.

Napoli, Osimhen

L’URLO DI VICTOR OSIMHEN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Harakiri Nigeria

Osimhen e compagni sono solo quarti nel gruppo C delle qualificazioni alla Coppa del Mondo di Usa, Messico e Canada. Il Sudafrica ha abbandonato la compagnia arrivando a 13 punti. Nel resto del girone invece regna l’equilibrio. Ruanda e Benin (8 punti), la stessa Nigeria (7) e il Lesotho (6) inseguono, con leggermente attardato proprio lo Zimbabwe a 4.

A quattro turni dalla fine i nigeriani se la dovranno vedere con Ruanda, Sudafrica, Lesotho e Benin. E, cosa più importante, non possono commettere passi falsi. Questo perché solo la prima classificata avrà la certezza di partecipare ai Mondiali.

Dai 9 gironi infatti arriveranno le prime 9 qualificate, le vincenti dei rispettivi gruppi, e quindi le 4 migliori seconde parteciperanno agli spareggi: semifinale e finale da cui uscirà una squadra che parteciperà infine al Torneo Play-Off Fifa.

Una rosa da fare invidia

Il ruolino di marcia della Nigeria è zoppicante: 1 vittoria sul Ghana e 1 sconfitta con il Benin, condite da 4 pareggi nonostante una rosa di livello e un Osimhen scintillante. Il bomber del Napoli, in prestito al Galatasaray, ha segnato tre reti nelle ultime due partite (Ruanda e Zimbabwe). Il suo contributo insomma non sta mancando.

Eppure le Super Eagles rischiano e non poco. Il ct Eric Sekou Chelle ha a disposizione giocatori di alto livello come Ola Aina, protagonista della super stagione del Nottingham Forrest, il bomber Boniface e il suo compagno di squadra Tella. A questi si aggiungono il milanista Chukwueze e l’atalantino Lookman, fresco pallone d’Oro africano. I due della Serie A e l’ex capocannoniere sono stati schierati tutti titolari nelle due recenti sfide.

Un sogno chiamato Mondiale

Non andare ai Mondiali sarebbe un’altra delusione per questa generazione, che già aveva fallito la qualificazione nel 2022 nello spareggio con il Ghana. Non accadeva dal 2006, e ora rischia di capitare di nuovo. Per non parlare poi della Coppa d’Africa. Nell’edizione del 2021 la Nigeria è uscita nonostante una buona prima fase. Nel 2023 ha perso la finale con la Costa d’Avorio. L’ultimo successo resta quello del 2013.

“Dopo la delusione del 2022, siamo disperati: non possiamo permettere che accada di nuovo. Non voglio finire la mia carriera con il rimpianto di non aver mai giocato un Mondiale. Dobbiamo correggere gli errori del passato, dimostrare il nostro valore per il Paese e per il nuovo allenatore. Abbiamo una generazione talentuosa, ma possiamo confermarlo solo partecipando ai Mondiali”, aveva detto Osimhen a Bbc Africa. Un sogno questo che rischia di trasformarsi in un incubo.

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Mondiali

Brasile, una crisi che preoccupa: i verdeoro non fanno più paura?

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Estêvão

Brasile, la disfatta del Maracanã contro l’Argentina conferma il declino di una squadra che non incanta più.

Il Brasile non è più la squadra leggendaria che dominava il calcio mondiale. La sconfitta per 4-1 contro l’Argentina, campione del mondo in carica, ha messo a nudo tutti i limiti di una nazionale che fatica a trovare una nuova identità. I pentacampioni, protagonisti di un’epoca d’oro tra il 1958 e il 2002, sono ormai un lontano ricordo, sostituiti da un gruppo di giocatori più pubblicizzati che realmente impattanti.

Brasile, una disfatta senza appelli

La partita è stata a senso unico. Dopo appena 12 minuti l’Argentina era già avanti 2-0, al 37’ il risultato era 3-0. Un’umiliazione storica, con i brasiliani incapaci di reagire. Raphinha, che alla vigilia aveva promesso battaglia, è stato deriso dagli avversari, mentre Paredes ha ricordato a Rodrygo che loro hanno appena vinto un Mondiale. Il portiere argentino Martínez ha persino palleggiato a fine partita, simbolo di una superiorità schiacciante.

Ciò nonostante, il Brasile, salvo sorprese, andrà ai Mondiali 2026, ma la qualificazione non cancella i problemi. Negli ultimi anni, la Seleção ha collezionato delusioni: eliminazioni precoci ai Mondiali, un solo trionfo in Copa America dal 2007 e una continua difficoltà nel creare un’identità di squadra. Dopo il fallimento della lunga corte ad Ancelotti, la panchina è passata a Dorival, ma i risultati non sono migliorati.

Una generazione senza stelle

Il Brasile soffre la mancanza di veri fuoriclasse. Se il trio Raphinha-Vinicius-Rodrygo regge l’attacco, il centrocampo è più fisico che tecnico e la difesa appare fragile. Dietro ai veterani Marquinhos e Gabriel, il ricambio latita. Le fasce sono un punto debole e il talento emergente fatica ad esplodere. Neymar, tra infortuni e inattività, non è più il leader che servirebbe.

Brasile

Neymar

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