Mondiali
Milan, Gareth Southgate telefona Fikayo Tomori

Milan, Gareth Southgate telefona Fikayo Tomori. In vista dei prossimi mondiali in Qatar sono cominciate le manovre delle federazioni e soprattutto i contatti fra ct e giocatori.
Nel Milan gioca uno dei difensori centrali fra i più forti del mondo: Fikayo Tomori. L’inglese è arrivato a Milanello durante la sessione di mercato invernale del 2021.
Dopo un periodo di ambientamento si è imposto all’attenzione generale, conquistando il posto di titolare inamovibile.
Inizialmente al fianco di Simon Kjaer, dopo accanto a un altro giovanotto di grande avvenire ossia Pierre Kalulu.
Le grandi prestazioni in maglia rossonera gli hanno aperto le porte della nazionale inglese: il ct Gareth Southgate lo ha inserito nel gruppo e sta valutando se portarlo ai mondiali. Sarebbe una grande soddisfazione per il difensore.
Milan, contatto telefonico fra il giocatore e la federazione inglese
Dopo la partita con il Chelsea, il calciatore ha ricevuto una telefonata da parte del ct Gareth Southgate.
L’allenatore sta per comunicare alla federazione la lista dei possibili convocati per la rassegna iridata.
Il torneo mondiale registrerà ancora una volta l’assenza della nazionale azzurra. Che sarà in qualche modo rappresentata dalla folta presenza di stranieri che giocano in Italia.
Fra questi dovrebbe esserci Fikayo Tomori, nella lunga chiacchierata il ct ha sondato la disponibilità del ragazzo a ricoprire non solo il ruolo di centrale, ma anche quello di terzino destro.
I due si sono salutati e il ct gli ha promesso che terrà la sua candidatura in forte considerazione.
Stefano Pioli durante la sosta mondiale perderà quasi tutti gli effettivi: Maignan e Theo Hernandez (Francia), Fikayo Tomori (Inghilterra), Fode Ballo Tourè (Senegal), Charles De Ketelaere e Divock Origi (Belgio), Rafale Leao (Portogallo).
Mondiali
Luis Suárez svela: “Messi vuole giocare il Mondiale 2026”

Ritiro vicino per Lionel Messi? Decisamente no, o almeno non ancora. Come svelato dal suo amico e compagno Luis Suárez, la Pulce punta il Mondiale del 2026.
Luis Suárez ha recentemente rivelato che il suo amico e collega Lionel Messi ha il desiderio di partecipare al Mondiale 2026 con l’Argentina. L’annuncio è stato fatto durante un’intervista a Ovación, dove Suárez ha sottolineato come Messi non stia pianificando un ritiro a breve termine. Questo desiderio di continuare a giocare ai massimi livelli testimonia la passione inossidabile di Messi per il calcio e il suo impegno verso la nazionale argentina.
Messi al Mondiale per scrivere ancora la storia
Le dichiarazioni di Suárez hanno suscitato molteplici reazioni nel mondo del calcio, alimentando la speranza tra i tifosi argentini di vedere Messi ancora una volta protagonista in un campionato mondiale. La prospettiva di Messi al Mondiale 2026 potrebbe rappresentare l’ultimo capitolo emozionante della carriera, aggiungendo ulteriore prestigio alla sua già straordinaria storia sportiva.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨🏆 Luis Suárez: “Retirement? Leo Messi has that desire to play at the World Cup 2026 with Argentina…”.
“We’re not discussing retirement as a plan to activate anytime soon”, told Ovación. pic.twitter.com/qn5SCE3D1T
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) April 14, 2025
Mondiali
Mondiale, la Conmebol ci pensa: mondiale a 64 squadre

Il presidente della Conmebol, Alejandro Domínguez, ha avanzato la proposta di un ampliamento del Mondiale in occasione del centenario.
In vista dell’edizione del centenario del Mondiale, in programma nel 2030, la Conmebol avrebbe avanzato la proposta di estendere la competizione a 64 squadre.
Mondiali, il cambiamento per il centenario
L’obiettivo sarebbe quello di rendere il Mondiale del 2030 un evento davvero globale, inclusivo e rappresentativo, celebrando al massimo l’importanza simbolica della ricorrenza.
Attualmente, il format a 48 squadre è previsto per il 2026, ma la federazione sudamericana spinge per un ulteriore allargamento già dall’edizione successiva.
Il Mondiale del 2030 si svolgerà tra Spagna, Portogallo e Marocco, ma prevede anche tre match inaugurali in Argentina, Uruguay e Paraguay.
Un tributo speciale al Sud America, culla della prima edizione della Coppa del Mondo nel 1930, disputata proprio in Uruguay.
Il presidente della Conmebol sulla questione ha dichiarato: ” Siamo convinti che la celebrazione del centenario sarà qualcosa di unico, perché cento anni si compiono una sola volta. Ed è per questo che stiamo proponendo, per una volta sola, di realizzare questo anniversario con 64 squadre, su tre continenti simultaneamente. Affinché tutti i Paesi abbiano l’opportunità di vivere un’esperienza mondiale, e affinché nessuno su questo pianeta resti escluso da questa festa che, sebbene si giochi ovunque, è la nostra festa.”
Mondiali
Stoccata di Shevchenko all’Uefa: “L’Ucraina non è benvenuta”

Il presidente della Federcalcio ucraina, ed ex Milan, Andriy Shevchenko ha rilasciato una nota ufficiale in cui ha attaccato la UEFA.
Stando alle parole di Sheva, oggi presidente dell’UAF, sono arrivati dei segnali molto chiari ed eloquenti che hanno fatto capire come l’Ucraina non fosse ben vista all’interno del board.
Le dichiarazioni di Shevchenko
“Prima di tutto, vorrei ringraziare ancora una volta le federazioni calcistiche regionali e il comitato esecutivo dell’UAF per avermi nominato candidato per il comitato esecutivo UEFA – ha esordito nel commentare il 49° Congresso dell’organizzazione a Belgrado -. Sono anche grato al nostro team per il loro lavoro durante questi due mesi della campagna e alle associazioni nazionali per l’opportunità di incontrare o parlare personalmente con quasi tutti loro. Ho ricevuto un forte sostegno dai colleghi per ciò che riguarda il mio sforzo di entrare a far parte del Comitato Esecutivo”.
L’ex attaccante del Milan non ha specificato quali siano stati questi segnali. “Alla luce di ciò – si legge -, voglio esprimere la mia profonda gratitudine a quelle associazioni nazionali che oggi hanno votato per me e per l’Ucraina. Perché questo voto non riguardava solo me come candidato, era un voto di sostegno per tutto il nostro paese. Non cambieremo la nostra posizione. Continueremo con le nostre riforme nel calcio ucraino e rimarremo impegnati in una forte comunicazione internazionale nell’interesse della nostra nazione e dell’intera comunità calcistica”.
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