Siamo vicini al 2025, anno in cui vedremo disputarsi le partite di qualificazioni per i prossimi Mondiali che si giocheranno nel 2026 in Usa, Canada e Messico. 

Il prossimo campionato del mondo presenterà importanti novità nella sua ossatura. In partenza ci saranno ben 46 squadre e non più le consuete 32 che eravamo abituati a vedere. Un estensione voluta dalla FIFAche porterà, invece di 13 squadre, ben 16 rappresentative europee. 

Una notizia importante per l’Italia, che manca ai Mondiali dal 2014 e, come le altre compagini europee, potrà beneficiare di una selezione più larga.

Qualificazioni Mondiali 2026, tutto quello che c’è da sapere sui sorteggi

L’estrazione per le qualificazioni ai prossimi Mondiali 2026, tra le squadre europee, si terrà il prossimo 13 dicembre a Zurigo. Il sorteggio europeo sarà composto da 54 squadre, con la Russia esclusa per le note vicende extra calcistiche. I gironi in tutto saranno 12, metà dei quali formati da 5 squadre e l’altra metà da 4.

Appena conosceremo gli esiti dei sorteggi le squadre giocheranno le prime partite a marzo 2025, o a giugno 2025 per tutte le squadre che parteciperanno, come l’Italia, ai quarti di finale della Nations League. L’Italia sarà testa di serie durante il sorteggio.

Ai prossimi Mondiali si qualificheranno direttamente tutte le prime classificate dei 12 gironi. I 4 posti rimanenti saranno decisi ai playoff a cui accederanno tutte le seconde classificate nei gironi e la quarta serie della Nations League, qualora non fosse ancora qualificata.

Sarà dunque importantissimo per l’Italia battere la Francia e confermare il primo posto nel girone di Nations League.

Le qualificazioni per i prossimi Mondiali, a volte, possono sorprendere: è il caso della partita Uruguay-Colombia, che è stata combattutissima.

Solo 6 posti: sono quelli disponibili, su un totale di 48, per le Nazionali di calcio sudamericane ai prossimi Mondiali che nel 2026 si disputeranno in Messico.

Il Sudamerica, come sempre, si sta rivelando un campo da gioco estremamente combattivo in termini di partite di qualificazione: è certamente il caso della partita Uruguay-Colombia, che ha avuto uno sviluppo a dir poco inaspettato. Basta guardare l’andamento della partita nel corso dei 90 minuti più recupero monstre, con i relativi gol.

Uruguay-Colombia, una partita all’ultimo sangue

La partita, che si è svolta all’Estadio Centenario di Montevideo all’una ore italiane di oggi, ha visto andare in vantaggio dopo ben 31′ di gioco, la Colombia, poi raggiunta e doppiata dall’Ururguay, rispettivamente, al 57′ (grazie ad un autogol di Sanchez) e al ’60.

Poi altri 30 minuti di combattimento serrato, fino a un nuovo pareggio sancito dal gol del Colombia al 6′ minuto di recupero. Sembrava chiusa qui, e invece: all’11’ minuto di recupero gli uruguaiani hanno chiuso la partita sul 3-2.

Tra i marcatori del match un giocatore uruguaiano al suo debutto in Nazionale alla tenera età di 30 anni: Rodrigo Aguirre, autore del primo gol dei biancocelesti.

Festeggia anche il Nazionale e difensore del Napoli Mathías Olivera.

Il gol segnato la scorsa notte al Paraguay ha elevato, ancora di più, Lautaro Martinez al rango di top bomber della nazionale argentina. Nella classifica generale di tutti i tempi, il Toro ha eguagliato Gonzalo Higuain.

Bomber e leader, in campo e nello spogliatoio, sia dell’Inter che dell’Argentina. Lautaro Martinez ha toccato ormai l’apice della sua crescita professionale, imparando a essere punto di riferimento anche per la sua nazionale.

A poche settimane dal settimo posto al Pallone d’Oro, Lautaro ha vestito ancora una volta i panni decisivi dell’attaccante dal fiuto infallibile, andando a decidere la sfida tra Paraguay e selezione Albiceleste.

Il suo gol, il 31esimo con l’Argentina, lo porta a raggiungere Gonzalo Higuain al sesto posto della classifica all-time. Se la corsa alla vetta appare ardua (comanda l’irraggiungibile Leo Messi, a quota 112 reti), alla portata è, invece, il quinto posto, occupato da El Diez eterno: Diego Armando Maradona.

Il Pibe de Oro, infatti, dista appena una lunghezza. Nel mirino, un posto d’onore nell’Olimpo dell’Albiceleste.