Mondiali
Quindicimila morti per cinquemila minuti: è normale?
È accaduto in Germania, dove una curva di una squadra della Bundesliga, ha preso una posizione netta
È comparso uno striscione molto chiaro.
Quindicimila morti per cinquemila minuti di calcio.
Il riferimento è chiaro. I morti sono quelli che sono stati messi in conto per la costruzione degli stadi in Qatar. I 5000 minuti sono il tempo calcolato, che servirà per disputare tutte le partite di calcio del mondiale.
Un torneo che inizierà tra circa 15 giorni, tra una marea di polemiche. Il mondiale si disputerà in un paese dove comandano i petroldollari, ma dove il calcio non è mai stato sport nazionale.
Lo testimonia il fatto che ci sia stato una corsa sfrenata, verso la costruzione di impianti sportivi, che sono costati un numero impressionante di morti.
Un capriccio dei presidenti di alcuni club europei, che in un possibile accordo con la Fifa, hanno deciso di boicottare la nascita della Superlega, in cambio di un mondiale in casa loro.
Finora questi personaggi hanno acquistato per i loro club, in Ligue One e Premier League, i migliori calciatori del panorama calcistico. Non hanno però mai vinto una sola Champions League.
Questo a dimostrazione che il calcio non è una scienza esatta. Adesso questo mondiale, nasce sulle ceneri di circa 15000 morti. Persone povere, che avranno lavorato in condizioni disumane.
Allora se questo è il calcio del Qatar, lo striscione dei tifosi tedeschi, dovrebbe essere esposto in tutti gli stadi del mondo.
È necessario ripartire dal concetto primitivo del calcio. “È un gioco” e va interpretato come tale. Certo gli interessi ed il denaro in campo sino due fattori sui quali non si può sorvolare, saremo tutti quanti degli ipocriti.
Quando però, per GIOCARE a pallone, devono morire 15000 uomini, parlare di in gioco diventa impossibile. I soldi non possono comprare tutto, ne una Superlega ne tantomeno un mondiale di calcio, che esiste da in secolo è ha già una sua storia.
La vita di 15000 uomini o di un solo uomo, non la possono comprare nemmeno i petroldollari degli sceicchi.
Mondiali
Francia, adieu Deschamps: i candidati per sostituirlo
Didier Deschamps lascerà la guida della nazionale francese dopo il Mondiale 2026, come confermato ufficialmente. Nuove era in arrivo per le bleu.
Un’era di successi per Deschamps
Didier Deschamps, allenatore della nazionale francese dal 2012, ha annunciato che il suo incarico terminerà dopo il Mondiale del 2026. Durante la sua gestione, il C.T. ha portato la Francia a traguardi storici, tra cui la vittoria del Mondiale 2018 e la finale di Euro 2016. La decisione di lasciare la panchina dei Bleus segna la fine di un’era ricca di successi e cambiamenti strategici che hanno riportato la Francia ai vertici del calcio mondiale.
Il futuro della nazionale francese
Con l’annuncio del suo addio, si apre il dibattito su chi prenderà il timone della nazionale francese. Diversi nomi circolano già come possibili successori, con Zidane come nome in cima alla lista ma occhio alle sorprese come Rudi Garcia e Sage, alimentando speculazioni e aspettative. Il futuro della squadra dipenderà molto dalla scelta del nuovo allenatore, che avrà il compito di mantenere alta la competitività della Francia nel panorama calcistico internazionale.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨🇫🇷 Didier Deschamps will leave France job after the World Cup 2026, statement now also confirms. pic.twitter.com/kYF4HLCger
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) January 8, 2025
Mondiali
Mondiali in Arabia Saudita, l’Australia dice no
Il comunicato
I precedenti
Polemica Mondiali: la risposta del regno saudita
Non c’è stata una risposta tempestiva da parte dell’ufficio per le comunicazioni del governo saudita e della Fifa.
L’Arabia Saudita nega comunque le accuse di violazioni dei diritti umani e afferma di proteggere la propria sicurezza nazionale attraverso le sue leggi.
La sua candidatura arrivò lo scorso anno, pochi minuti dopo che la Fifa annunciò la probabile assegnazione dell’evento all’Asia o all’Oceania.
Il pensiero di FA sui Mondiali in Arabia
Di diverso avviso è Football Australia: infatti come la maggior parte delle federazioni calcistiche internazionali ha dato il suo appoggio alla candidatura del regno saudita per il 2034.
In una nota inviata a Reuters afferma “L’Arabia Saudita ha dimostrato un forte impegno nell’ospitare un torneo di livello mondiale e rimaniamo fiduciosi nelle strutture della Fifa e nella capacità della Coppa del Mondo Fifa di apportare cambiamenti positivi.”
Mondiali
Qualificazione Mondiale 2026: ecco i due possibili gironi dell’Italia!
Manca sempre meno all’inizio delle qualificazioni del Mondiale 2026 tra Stati Uniti, Messico e Canada. Ecco i due possibili gironi dell’Italia.
Si è appena concluso a Zurigo i sorteggi dei gironi per le qualificazioni europei del prossimo Mondiale, in programma l’estate del 2026 che avrà luogo in tre stati: Messico, Canada e Stati Uniti.
Il cammino dell’Italia dipenderà della sua Nations League ed in particolare dalla sfida contro la Germania. Infatti, se la Nazionale guidata dal commissario tecnico Spalletti dovesse avere la meglio verrà inserita nel gruppo A, mentre in casa di sconfitta sarà ammessa nel gruppo I.
Il primo gruppo (A) comprende Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo. Invece, nel gruppo I ci sono Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia.
La fase a gironi di qualificazione UEFA inizierà a marzo 2025 e si concluderà a novembre 2025 con le vincitrici dei gruppi (da quattro o cinque nazionali) avranno un posto assicurato nella Coppa del Mondo.
Qualificazione Mondiale 2026, i gruppi
GRUPPO A: Vincente Germania/Italia – Slovacchia – Nord Irlanda – Lussemburgo.
GRUPPO B: Svizzera – Svezia – Slovenia – Kosovo.
GRUPPO C: Perdente Portogallo/Danimarca – Grecia – Scozia – Bielorussia.
GRUPPO D: Vincente Francia-Croazia – Ucraina – Islanda – Azerbaigian.
GRUPPO E: Vincente Spagna-Olanda – Turchia – Georgia – Bulgaria.
GRUPPO F: Vincente-Portogallo-Danimarca – Ungheria – Irlanda – Armenia.
GRUPPO G: Perdente Spagna-Olanda – Polonia – Finlandia – Lituania – Malta.
GRUPPO H: Austria – Romania – Bosnia ed Erzegovina – Cipro – San Marino.
GRUPPO I: Perdente Germania-Italia – Norvegia – Israele – Estonia – Moldova.
GRUPPO J: Belgio – Galles – Nord Macedonia – Kazakistan – Liechtenstein.
GRUPPO K: Inghilterra – Serbia – Albania – Lettonia – Andorra.
GRUPPO L: Perdente Francia-Croazia – Repubblica Ceca – Montenegro – Isole Far Oer – Gibilterra.
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