Rudiger
Il difensore della Germania Antonio Rudiger ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara d’andata dei quarti di Nations League contro l’Italia.
Nel quadro dei quarti di finale di Nations League, la nostra Nazionale se la vedrà con la Germania. Andata domani sera a San Siro, ritorno domenica 23 marzo al Signal Iduna Park. L’Italia deve fare a meno del capocannoniere della Serie A Mateo Retegui, che ha lasciato il ritiro per infortunio, mentre i tedeschi non avranno a disposizione numerosi pezzi pregiati: da Neuer e ter Stegen in porta a Wirtz e Havertz in avanti.
ANTONIO RUDIGER E DAVIDE FRATTESI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nella conferenza stampa di vigilia, ha parlato il difensore tedesco Antonio Rudiger. Di seguito le sue parole.
Rivedrà Spalletti, stavolta da avversario
“Sono molto contento di poterlo ritrovare, è stato un allenatore molto importante per la mia carriera quando ero giovane. Ha tirato fuori davvero il meglio da me, come giovane calciatore che arrivava dalla Germania. Mi ha insegnato tantissimo e sono contento di rivederlo, ma ovviamente penserò a batterlo con la mia nazionale. Ci aspetta un avversario tosto, per la qualità degli avversari e dell’allenatore“.
I ricordi della Serie A
“Per me l’Italia in passato è stata molto importante, ho imparato tanto a livello difensivo. E poi mi è piaciuta la vita, come il cibo: in Italia ci sono la miglior pasta e il miglior cibo. Ci sono club come Roma, Napoli, Juventus, Inter, Milan. Le voci sulla Juve? Nel calcio non si sa mai, ma sono molto contento di dove sono e non penso a dove mi porterà il futuro“.
Su Bastoni e Calafiori
“Penso che l’Italia abbia sempre avuto grandi difensori. Bastoni
Sull’eventuale rinnovo di Voller
“È una persona che sa benissimo come funziona il calcio, anche se è della vecchia scuola si rapporta bene con noi e con le generazioni più giovani. È molto importante per il gruppo, deve prendere una decisione ma sa quanto è importante per noi“.
Cosa rappresenterebbe vincere la Nations League
“Se devo essere sincero, viste le competizioni citate, in passate avrei detto che la Champions League era la più importante. Tutti sappiamo però che gli ultimi anni con la nazionale non sono andati benissimo, per fortuna la situazione è cambiata e ora giochiamo in maniera più semplice: abbiamo un piano chiaro e penso che le cose siano meno complicate. L’atmosfera agli europei era buona, ora abbiamo un quarto di finale e abbiamo la possibilità di giocare le eventuali final four in Germania. Vincere la Nations League forse non vale quanto il mondiale, ma è comunque importante“.
Su Bisseck
“Deve essere se stesso. Anch’io ho fatto la stessa cosa, ognuno deve pensare alle proprie qualità e lavorare su se stesso: ho cercato di fare del mio meglio col tempo, le cose non si inventano dall’oggi al domani, ma ci vuole tempo. Bisseck ha fatto passi avanti, ha avuto esperienze all’estero, alcune non positive, ma si sta ritagliando il suo posto in una grande squadra come l’Inter e gli auguro veramente il meglio“.
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