Nations League
Israele-Italia, Spalletti: “Italia matura, maturissima”
Al termine della partita Israele-Italia, che è valsa agli Azzurri la vittoria 2-1, il CT Spalletti ha speso parole di grande soddisfazione e apprezzamento.
Non nasconde la propria soddisfazione per il gioco messo in atto dai suoi ragazzi Luciano Spalletti. Lo dimostrano le parole spese dal CT azzurro al termine del match di Nations League Israele-Italia.
Israele-Italia, il responso di Luciano Spalletti
Su Davide Frattesi
“Frattesi anche quando non si vede dentro le azioni fa un importante volume di lavoro, aiuta sempre la squadra permettendole di essere in superiorità. Ha qualità di inserimento e si fa trovare sempre al posto giusto, è un calciatore importantissimo per noi“.
Su Moise Kean, poco cercato durante Israele-Italia
“Kean l’abbiamo cercato poco: con tutti questi giocatori a centrocampo c’era da tirargli qualche pallata in più in profondità mettendo in mostra la sua velocità. Nel secondo tempo però la partita è cambiata molto e secondo me abbiamo fatto molto bene.
Loro sono tornati a dover essere più offensivi e noi abbiamo sfruttato le nostre qualità nella loro metà campo. Abbiamo vinto grazie alla maturità, è un grande segnale per ciò che riguarda la nostra squadra”
Sul futuro ritorno di Chiesa e sul suo ruolo potenziale
“Mi immagino che possa giocare come sottopunta, ma più libero di poter andare sulle fasce. Questo 3-5-2 può essere a volte anche con una punta centrale e una punta aperta, non deve essere per forza con due punte centrali”.
Sui margini di miglioramento della Nazionale
“Stasera è emerso che bisogna essere più bravi negli spazi stretti. Abbiamo bisogno di un po’ più di qualità, senza però perdere equilibrio nella fase difensiva come è accaduto in queste due partite. Questo sistema con tre centrali funziona così, poi è chiaro che molto dipende anche dagli interpreti che scendono in campo”.
Nations League
Olanda, Koeman: “Il campo era impraticabile ieri. Ai miei giocatori nulla da rimproverare”
Olanda, il ct Koeman si è fatto sentire nel post partita lamentando le condizioni del campo da gioco. Il match con la Bosnia si è concluso 1-1.
Ieri sera, si è tenuto l’ultimo match del girone A3 di Nations League tra Olanda e Bosnia, terminato 1-1. Nel post partita, il ct olandese Ronald Koeman si è sfogato in merito alle condizioni del campo da gioco, per poi andare a commentare la partita e il rendimento dei suoi giocatori. Grazie al pareggio ottenuto ieri l’Olanda ha raggiunto quota 9 punti, arrivando così seconda nel proprio girone, dietro alla Germania, prima con 14 punti. A seguire la sua intervista.
Olanda, le parole di Koeman
CAMPO
“Era comunque un incontro in cui non c’era molto in gioco. È sempre diverso. Le condizioni non erano ottimali. Il freddo era sopportabile, ma il campo era molto difficile da giocare. Molti ragazzi sono scivolati. Era un continuo scivolare e scivolare. Nonostante ciò, abbiamo controllato abbastanza bene la partita fino all’ultimo mezz’ora”
PARTITA
“In effetti, dovresti vincere questo tipo di partite. Dal 60esimo minuto in poi siamo stati spesso in difficoltà, soprattutto sulla nostra destra. Lì è arrivato anche il pareggio 1-1. Un po’ sfortunato che quel pallone, sulla ribattuta, sia finito bene per loro, ma credo che avremmo dovuto fare il 2-0 prima”
SINGOLI
“Non posso dire che ci siano stati giocatori che non hanno dato il massimo, ma dal punto di vista dell’esecuzione avremmo potuto fare meglio. Ci possono essere diverse ragioni per questo. In particolare il campo, che è una delle cause per cui il gioco è stato così faticoso. Nella seconda metà è diventato più difficile. Allora dovevi essere più preciso con la palla. Anche negli ultimi 15 minuti, dopo aver fatto entrare Cody Gakpo e Donyell Malen, siamo stati troppo centrali”
CRITICHE
“Vedo sempre più ex giocatori parlare di Nazionale in televisione, ma sono tutti giocatori che non hanno mai giocato una partita negativa, se ascolto quello che dicono. A chi mi riferisco? No, non solo a quelli in studio, ma ce ne sono sempre di più”
Nations League
Scozia, Clarke: “C’è sempre fiducia, testa allo spareggio”
Il CT della Scozia Steve Clarke parla dell’atteggiamento positivo dei suoi dopo la vittoria sulla Polonia in Nations League e pensa agli spareggi di marzo 2025.
Se in caso di sconfitta della Croazia con il Portogallo ci sarebbe stata la qualificazione ai quarti, in caso di non vittoria contro la Polonia la Scozia sarebbe retrocessa in Lega B di Nations League. Dunque il commissario tecnico Steve Clarke può ritenersi soddisfatto del terzo posto dei suoi nel girone. Sguardo proiettato ora sugli spareggi di marzo 2025 contro una delle seconde della Lega B.
Polonia-Scozia 1-2, le parole del CT Steve Clarke
Dopo la rete in avvio di McGinn e il pareggio di Piatkowski, il gol vittoria per la Scozia è del capitano Robertson al 93′. Al termine della partita il CT scozzese Steve Clarke ha parlato ai microfoni di The Independent:
“Più giochi ad alto livello e più migliori. Siamo partiti con 3 ko di misura con buone prestazioni. I giocatori non hanno perso fiducia e io non l’ho persa verso di loro. 7 punti nelle ultime 3 ci permettono di andare allo spareggio“.
“Sono felice per i giocatori, lo staff e i tifosi. Bel modo per concludere il girone, ora abbiamo più tempo. Non vedo l’ora dello spareggio di marzo. La partita è stata equilibrata, con tante occasioni. Sentivamo che sarebbe arrivata un’altra occasione. Eccezionale John Souttar nel cross, un gran colpo di testa del capitano e un bel modo di concludere la partita“.
Nations League
Uefa e Fifa: silenzio sulla Bielorussia che gioca in Europa
Uefa e Fifa: gara di sanzioni e divieti contro la Russia dopo l’invasione in Ucraina. Invece la Bielorussa continua a disputare tutte le competizioni.
La Federcalcio di Minsk non ha ricevuto alcuna limitazione, sebbene la nazione di Lukashenko appoggi senza tanti giri di parole il governo di Putin.
Bielorussia in Nations League
Venerdì sera la Bielorussia ha giocato contro l‘Irlanda del Nord a Belfast perdendo 2-0.
Invece ieri ha pareggiato contro la Bulgaria a Sofia, sul campo dello stadio Vasil Levski.
Il governo britannico ha esitato non poco nel rilascio dei visti per la squadra bielorussa, ma alla fine ha ceduto. La scelta è dovuta al fatto che altrimenti anche la nazionale dell‘Irlanda del Nord avrebbe dovuto giocare fuori casa.
Dunque a differenza della nazionale russa, la squadra di Carlos Alós Ferrer sta partecipando senza grossi problemi.
Le disposizioni Uefa e Fifa
Come riportato dal giornalista Nick Ames sul The Guardian l’unica limitazione alla Bielorussia dopo i fatti di marzo 2022 è stata quella di vietarle di giocare nel proprio paese d’origine.
Scelta riduttiva se si pensa che si tratta di un governo che, oltre ad appoggiare la guerra di Putin, lascia molto a desiderare sul rispetto dei diritti umani.
Infatti nel Paese si contano circa 1.300 prigionieri politici, per lo più semplici oppositori del regime autoritario di Alexander Lukashenko.
Tra questi ci sono anche calciatori: come riporta ancora Ames nel suo articolo “si ritiene che circa 48 calciatori siano stati inseriti nella lista nera del ministero dello sport bielorusso per aver espresso opinioni antigovernative, partecipato a manifestazioni o rifiutato di impegnarsi in manifestazioni di sostegno. Ciò ha portato in alcuni casi al rifiuto o alla rescissione dei contratti, e in pratica significa che la squadra bielorussa è piena solo di giocatori con i quali lo Stato si considera compatibile.”
Dagli spalti della Conference League
Proprio a questo si riferiva lo striscione esposto in occasione del match Legia Varsavia–Dinamo Minsk, incontro disputato giovedì 7 novembre 2024 e valido per la terza giornata di Conference League.
Sì, perché non solo la nazionale bielorussa è autorizzata a disputare i tornei. Ma anche i club locali.
I tifosi di Varsavia hanno esposto uno striscione che gridava “Voci messe a tacere ma non devono essere dimenticate” e proseguiva con l’invito “Liberate tutti i prigionieri politici.”
Dall’America all’Europa: cosa fanno Uefa e Fifa?
Il giornalista britannico chiude con una riflessione sulle conseguenze del ritorno di Trump alla Casa Bianca.
Secondo lui infatti Russia e Bielorussia hanno molti sostenitori all’interno della Uefa e della Fifa. A suo avviso se le relazioni con i due paesi si normalizzeranno sotto la presidenza americana di Donald Trump, finirà per aumentare la pressione per allentare rapidamente le sanzioni sportive.
Si deve dunque sperare che le qualificazioni non vadano bene, anche perché per gli altri club che devono disputare i match in campo neutro significherebbe lunghi viaggi per le trasferte giocate oltretutto a porte chiuse.
Oppure basterebbe una presa di posizione più decisa da parte delle federazioni internazionali.
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