Nations League
Italia, Capello: “Da noi gioco troppo lento, non è un caso”

L’ex allenatore della Roma, Milan, Juve e Real Madrid Fabio Capello si lamenta del gioco lento della Nazionale, puntando il dito su criticità e soluzioni.
Fabio Capello, dopo la sconfitta dell’Italia di Luciano Spalletti ai quarti di finale di Nations League contro la Germania, fa i resoconti della squadra azzurra alla Gazzetta dello Sport.
Infatti, dopo due reti prese contro la Nazionale tedesca e altrettanti calci piazzati in area non andati in porto, le criticità della formazione italiana sono molteplici.
Importanti imprecisioni che, secondo l’ex mister di tante squadre della Serie A, hanno portato la nostra Nazionale ad un’inevitabile sconfitta. Capello dichiara, dunque, che è:
“Un problema cronico, ormai. Con i tedeschi era una questione di centimetri, certo, ma la statura non è l’unico fattore che incide. È anche e soprattutto questione di atteggiamento, di come si marca. Ecco, l’Italia soffre e bisogna lavorarci: abbiamo difensori bravissimi con la palla tra i piedi, penso a Bastoni, Di Lorenzo e Calafiori, però nell’uomo contro uomo non è la stessa cosa. Manca quello che è Acerbi con l’Inter, per capirci”.
La visione problematica di Capello estesa alla Serie A
Oltre a questa sua prima affermazione, l’ex mister Capello ha esteso il suo commento critico a tutta la Serie A del calcio italiano: definendola lenta e frammezzata. Ha, pertanto, asserito:
“La velocità: sarò ripetitivo ma insisto, in Serie A si gioca a un ritmo troppo lento. E le tantissime interruzioni arbitrali di certo non aiutano. Non è un caso che quando varchiamo i confini del nostro campionato, andiamo spesso in difficoltà”.
Un giudizio duro e perentorio quello di Capello, ma che forse aprirà gli occhi alla squadra azzurra e al loro allenatore Spalletti. Uomini avviliti, ma desiderosi di trovare, al più presto, una soluzione.

LUCIANO SPALLETTI GUARDA IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nations League
Nations League: volano in semifinale Portogallo, Spagna e Francia

Negli altri match della Nations League approdano alle semifinali della competizione Portogallo, Francia e Spagna. Ma che faticaccia…
È lo spettacolo a dominare i quarti di finale di Nations League. Dopo il pirotecnico 3-3 tra Germania ed Italia, dove a sorridere è la nazionale guidata da Nagelsmann, approdano alle semifinali Portogallo, Francia e Spagna non senza però qualche difficoltà di troppo.
Il Portogallo, dopo aver perso l’andata contro la Danimarca per 1-0, la ribalta solamente ai supplementari. al 90′ si arriva sul risultato di 3-2 a favore dei lusitani. Danesi avanti 1-2 grazie alle reti di Kristensen e Eriksen dopo l’iniziale autogoal di Andersen, poi la reazione di CR7 e soci con le reti proprio del talento dell’Al Nassr e di Trincao.
Nella mezz’ora aggiuntiva i portoghesi dilagano nuovamente con Trincao e Ramos, approdando così in semifinale con la Germania.

L’ESULTANZA URLO DI MIKE MAIGNAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Dall’altro lato sia Francia che Spagna passano solamente dopo la lotteria dei rigori. Anche i francesi, come il Portogallo, ribaltano completamente la gara dell’andata, terminata 2-0 a favore della Croazia. Olise e Dembele guidano i galletti ai penalty dove sono decisivi gli errori croati dagli undici metri di Baturina, Ivanovic e Stanišić. Errori anche per Koundè e Theo Hernandez dal dischetto.
Anche la Spagna la vince ai rigori. Dopo il 2-2 in Olanda, il risultato si ripete anche in terra spagnola (reti di Oyarzabal x2, Depay e Maatsen), mandando la gara ai supplementari. Nell’overtime a segno Yamal e su penalty Xavi Simons. Nella lotteria dei rigori decisivi gli errori di Malen e Lang.
A sfidarsi perciò, in semifinale saranno Portogallo–Germania e Francia–Spagna.
Nations League
Italia, Di Lorenzo: “Il rigore c’era. Disattenzione? Non possiamo fare errori così gravi”

Il laterale difensivo dell’Italia, Giovanni Di Lorenzo, ha parlato al termine della sfida pareggiata contro la Germania, costata l’eliminazione dalla Nations.
Giovanni Di Lorenzo, perno della difesa dell’Italia di Luciano Spalletti è intervenuto al termine del pareggio contro la Germania, inutile ai fini del passaggio del turno in Nations League, visto la sconfitta maturata all’andata a San Siro. Tra i vari temi c’è anche quello riguardante il secondo goal incassato dagli azzurri su una distrazione collettiva da matita rossa.

ALESSANDRO BASTONI PROVA A FERMARE ANTONIO RUDIGER ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Italia, le parole di DI Lorenzo
Il rigore annullato da Marciniak?
“Dal campo mi sembrava fallo, mi è entrato da dietro: per me era una dinamica da calcio di rigore. Nel primo tempo non siamo scesi in campo, dobbiamo analizzare ciò che è successo”.
La disattenzione del secondo gol ha sorpreso tutti.
“Abbiamo preso dei gol che a questi livelli non puoi prendere. La reazione è arrivata quando non avevamo nulla da perdere. Vedremo con il mister cosa fare: se la squadra ha il giusto piglio, può fare bene”.
Ora l’attenzione sarà alle Qualificazioni dei Mondiali.
“A giugno ci aspettano incontri particolari. Se la squadra c’è, può giocarsela con chiunque. Dispiace essere usciti così, ci prepareremo al meglio”.
Nations League
L’Italia crolla a Dortmund: un primo tempo inguardabile condanna gli azzurri

Un primo tempo inguardabile condanna l’Italia di Luciano Spalletti all’eliminazione dalla Nations League. La Germania supera il turno e approda alle Final Four.
L’Italia è costretta ad abbandonare la Nations League. Una gara a due facce per la Nazionale Azzurra che nel primo tempo non scende in campo e regala la qualificazione alla Germania di Nagelsmann.
L’immagine simbolo della prima frazione imbarazzante della formazione di Spalletti è quella del secondo goal incassato dagli azzurri. Distrazione collettiva sull’angolo con tutti gli undici titolari a lamentarsi con l’arbitro del match per un presunto fallo e con i tedeschi che ne approfittano, in stile Liverpool–Barcellona, con Musiala libero di colpire a rete.
Alla mezz’ora di gioco la Germania passa in vantaggio con il calcio di rigore di Kimmich per un fallo in area di Buongiorno, raddoppia 6 minuti più tardi con la giovane stella del Bayern Monaco e cala il tris al 45′ con la testata vincente di Kleindienst. Prestazione incolore degli azzurri che regalano la prima frazione ai tedeschi.

LUCIANO SPALLETTI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nel secondo tempo l’Italia cambia completamente volto, complice anche un abbassamento della Germania, riesce a esprimersi, creando diversi grattacapi alla retroguardia comandata da Baumann. Pronti e via Kean sfrutta l’errore in fase di impostazione di Kimmich e riapre le speranze azzurre. 20′ minuti dopo l’attaccante della Fiorentina raddoppia con un gran goal personale.
La Germania rimane in sottotono e rischia di buttare il primo tempo con fallo da rigore di Schlotterbeck su cui l’arbitro del match, Marciniak, diventa protagonista. Prima assegna il penalty, poi, richiamato dal VAR, annulla il tiro dagli undici metri. Rimangono parecchi dubbi sulla decisione del fischietto polacco.
A rendere ancora più amara la serata degli azzurri, piena di rimpianti per un primo tempo regalato, è la rete, sempre su rigore, che porta sul pareggio la gara di Raspadori nei minuti di recupero.
Tanta amarezza per un’Italia a due facce, che prima arriva ad un passo dal baratro e poi si rialza grazie ad un secondo tempo giocato con voglia e cattiveria.
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