Il centrocampista dell’Inter e della Nazionale Italiana, Davide Frattesi, ha presentato in conferenza stampa la gara contro Israele.
Da quando la Nazionale Italiana ha cambiato commissario tecnico, passando da Roberto Mancini a Luciano Spalletti, Davide Frattesi è diventato il miglior marcatore degli azzurri: con 6 reti realizzate in 13 partite.
Il centrocampista italiano, presentando in conferenza stampa la gara di Nations League contro Israele, ha affrontato diverse tematiche. Fra le quali il suo rapporto con Barella e la delicata situazione di Pellegrini.
Di seguito le parole di Frattesi.
Europeo
“Ciò che ci è un po’ mancato nella spedizione dell’Europeo è stato il divertimento in campo che s’è visto col Belgio. Trascorrere tanti giorni in un ambiente non gioioso e simpatico come c’è ora ha influito sul rendimento di tutti i giocatori. C’era troppa pressione, sia all’esterno che all’interno. Alla fine ce la siamo messa pure da soli, non è stata una spedizione così divertente“.
“Nazionali con più talento, ma conta lo spirito“
“Ci sono sempre state Nazionali più forti di noi, ma quello che ha sempre fatto la differenza è stato lo spirito italiano. C’era più talento nelle Nazionali di qualche tempo fa, ma alla fine ciò che fa la differenza è lo spirito. Battere la Francia a Parigi, giocare come abbiamo giocato quei 40 minuti col Belgio sono dimostrazioni di forza perché sono nazionali top al mondo. Vuol dire che siamo sulla strada giusta“.
Inter
“E’ già un impiego migliore rispetto a quello dello scorso anno (ride, ndr). Scherzi a parte, io capisco mister Inzaghi e per questo non ho mai rotto le scatole a nessuno. Siamo in quattro e tutti calciatori di alto livello, non è semplice. Lo scorso anno arrivavo in una squadra reduce dalla finale di Champions League e poi ha vinto lo Scudetto. Non è semplice.”
Spalletti
“Quando siamo arrivati a settembre ho parlato con lui in palestra e nel farmi i complimenti mi disse di avere grande stima di me, ma anche che sarei stato quello a cui avrebbe rotto di più le scatole. Vedeva in me qualcosa che a lui piaceva e ora i rimproveri sono un po’ diminuiti perché sto facendo di più ciò che lui chiede. Quando lui è venuto qui a dire che le colpe dell’Europeo erano sue al 99% mi ha trovato in disaccordo. Lui poteva essere più leggero, ma poi in campo andavamo noi e per calciatori come noi non riuscire a fare due passaggi di fila era inconcepibile. Questa cosa gli fa onore, ma poi sappiamo che le colpe non erano certo tutte sue.”
Israele
“Importantissima. Dobbiamo continuare a esser primi nel girone sperando che Francia e Belgio possano pareggiare. I tre punti ci permetterebbero di fare dei ragionamenti che a inizio competizione non erano contemplati: è una buona squadra con qualità, bisognerà esser bravi a tenere il risultato perché nel match d’andata da questo punto di vista non siamo stati molto bravi.”
Modulo e ritorno a Udine
“Per me era un po’ più difficile interpretare il modulo di prima, ero una mezzala ma anche trequartista e gli urlacci erano per farmi tornare di più indietro e giocare di più la pallaUdine mi evoca bei ricordi, ma quella di domani non sarà una gara semplice: forse si abbasseranno un po’ di più rispetto all’andata e noi dovremmo essere bravi“.
. Lo stadio diFrattesi non parla del Medio Oriente
“Onestamente non ne parliamo. Personalmente spero che si risolva tutto in modo pacifico, ma obiettivamente quando siamo qui non ne parliamo. Cerchiamo di attenerci sempre a cose di campo senza andare fuori. Per noi sarà una gara come tutte le altre, in campo cambia poco. Dove può crescere di più l’Italia è forse nella gestione della partita una volta in vantaggio. Siamo una squadra giovane e probabilmente ogni tanto ci sta anche mettere una palla su senza fare uscite complicate. Ci siamo già passato all’andata, a Budapest c’erano duemila persone in uno stadio da 7-8mila posti. Siamo tutti abbastanza esperti, non credo possa essere un problema“.
Ruolo
“Seconda punta nel 3-5-1-1? Sinceramente non penso che potrei prendere il posto di Pellegrini. L’ho provato quando abbiamo fatto quel modulo all’Europeo, ma non credo che esalti le mie caratteristiche“.
Giovanili
“Aver fatto tutta la trafila ha influito tantissimo, perché fin da piccolo ti confronti con realtà importanti. Noi facevamo campionati come Allievi Nazionali e la Primavera stessa che sono di un buon livello ma non ti preparano a chissà cosa. Mentre in Nazionale sfidavi squadre forti e già sentivi che il livello era diverso. E poi è stato importante anche perché tanti compagni già li conoscevo e questo aiuta per creare un gruppo forte“.
Pellegrini
“A me dispiace veramente tanto. Lorenzo è una bravissima persona e poi come calciatore è forte: io guardo le partite della Roma e quando viene qui può sembrare un’altra persona. Col Belgio l’ho visto davvero bene. Io penso che un capitano così – molto equilibrato e che pensa agli altri – bisogna tenerselo stretto. E poi come giocatore è forte. Non è un momento facile per lui, non è facile entrare in campo con 60mila persone che ti fischiano. Spero ne esca da questa situazione, è davvero una bella persona“.
Pisilli
“I giocatori se sono qui è perché sono bravi. E’ un ragazzo con la testa sulle spalle, può solo far bene e mi auguro possa avere una carriera lunga a Roma così da spingere la società a puntare sui giovani italiani perché ci sono e sono bravi”.
Mondiale
“Non deve essere una ossessione, ma è un’ossessione perché non si può mancare di nuovo. La Nations League la stiamo prendendo davvero sul serio perché poi influisce sulle fasce ai sorteggi: faremo di tutto per arrivare primi nel girone così da avere sulla carta un girone più semplice, ma in generale non si può sbagliare”.
Termina qui la conferenza stampa di Frattesi.
Aggiornato al 12/10/2024 14:50
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