Nations League
Italia, Spalletti: “Ricci torna a casa, al suo posto Locatelli. Questo raduno per dare continuità”
Il commissario tecnico dell’Italia, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa per presentare i prossimi due match di Nations League.
Luciano Spalletti, commissario tecnico dell’Italia, è intervenuto in conferenza stampa presentando i prossimi due match di Nations League a cui la nazionale azzurra prenderà parte: giovedì a Bruxelles contro il Belgio, domenica a San Siro contro la Francia.
Da difendere c’è il primo posto nel girone, che darebbe una significante mano nelle qualificazioni ai prossimi Mondiali.
Italia, le parole di Spalletti
Il calcio italiano sta dando buoni segnali di salute, Retegui e Kean in vetta alla classifica marcatori e il campionato in testa è apertissimo. Anche nelle coppe le nostre squadre stanno andando bene.
“Ai ragazzi stamattina ho fatto i complimenti per come stanno conducendo la stagione, stanno evidenziando un buon calcio e c’è questa competitività che fa bene un po’ a tutti. Si vedono bellissime partite, molto tirate e incerte come Inter-Napoli. E squadre di livello più basso che danno filo da torcere alle più attrezzate: questo fa crescere il movimento e questo ci permette di prendere più calciatori.
Siamo felici dei due bomber, stanno facendo vedere ciò che speravamo. Stamattina Kean era con Comuzzo e a quest’ultimo ho detto: ‘Stai attento che segna anche a te…’ E’ in grandissima forma, ha qualità evidenti e piccolissime criticità. Siamo felicissimi”.
Che raduno è questo?
“E’ il raduno del seguito, dobbiamo dare continuità rispetto a quanto fatto vedere fin qui. Stamattina quando abbiamo incontrato i ragazzi, siccome c’è poco tempo, ho subito messo in evidenza qualcosa che sia la sintesi di tutto e noi gli abbiamo portato dei grafici in merito a ciò che abbiamo vissuto durante l’Europeo e ciò che abbiamo vissuto durante la Nations League.
Questo cambiamento è dipeso soprattutto da loro, Buffon gli ha detto che una delle qualità importanti che si sono viste è la ripresa della consapevolezza delle loro qualità e forza. Ora si vede che sono tranquilli e consapevoli della loro forza: attraverso queste caratteristiche sono diventati anche una squadra. Non diciamo nulla, gli facciamo i complimenti e siamo sicuramente contenti del fatto che abbiano assorbito questo nuovo sistema tattico in maniera totale.
Ora siccome il calcio è in continua evoluzione ci sono metodi differenti di stare in campo e loro sanno adattarsi a ciò che propone l’altra squadra. Gli ho detto che siamo contenti di avere degli indisciplinati perfetti”.
All’Europeo solo contro l’Albania abbiamo creato più degli avversari, in Nations League è invece capitato sempre. Come mai? Come sta Ricci?
“Ci sono dati che vanno oltre quelli noti a tutti, ovvero gli indici di pericolosità e racchiudono un po’ tutte le cose che accadono durante la partita. E’ vero, abbiamo tirato molto più in porta e siamo stati molto più al limite dell’area avversaria rispetto ai nostri rivali. Altro dato importantissimo sono le riaggressioni e la conquista della seconda palla, dato diverso rispetto a quello dell’Europeo. Ora c’è da rifarlo e non è mai semplice perché abbiamo degli avversari davvero forti.
Mi si diceva che solo 2-3 potevano giocare in quelle nazionali. Ricci va a casa perché abbiamo iniziato questo rapporto con le società e se un giocatore rischia di farsi male non lo portiamo. Sarebbe stato difficilissimo recuperarlo per la prima partita, poi avrebbe dovuto stringere i denti. A noi per la prima partita ci vogliono due mediani e quindi va a casa e viene un altro. Chi al suo posto? Locatelli”.
Vi basta un punto, non teme il fatto che la squadra si rilassi?
“La prima cosa da fare è non ragionare così… Dobbiamo valutare chi abbiamo davanti: il Belgio è davanti a noi nel Ranking e con giocatori che militano nei più importanti club europei o nella Francia in cui si dice che solo un paio dei nostri giocatori potrebbero giocare lì. Se uno si rilassa, è meglio che si torna a casa. Sono due partite difficilissime e la presunzione è la prima cosa che dobbiamo combattere. Ora abbiamo un gruppo perfetto: per come li conosco io ci sarà poco da dire di questi ragazzi qui”.
Ci può spiegare Retegui e Kean? Giocheranno insieme in queste due gare?
“Diventa anche facile spiegare perché possono giocare insieme, Kean ha fatto anche la punta esterna ed è uno più di corsa, di gamba, da scorribande. Crea pericoli anche con la sua forza e fisicità, è uno che fa reparto da solo. Mentre Retegui è più da area di rigore, da tirare in porta con le spalle girate. Vede la porta, è bravo a vedere al contrario dentro l’area di rigore. Kean ora ha fatto vedere anche questo, ieri ha segnato in tutti i modi e quei tre gol dicono che è completo. Retegui prima punta e Kean ad andargli sotto, a prendersi palla addosso, può tenerla lì anche due minuti.
E’ una soluzione anche per queste due gare?
“Chi vuole far giocare? Per ora si continua in questa maniera qui e Kean ha questo problemino che va gestito, almeno per un paio di giorni, e poi si cerca di metterli nelle condizioni per farli esprimere al meglio. Poi durante la partita avere un’alternativa importante è altrettanto importante”.
Cosa vedi in Comuzzo? Come giudichi la situazione che c’è a Roma?
“Comuzzo ha una grande attenzione, è un calciatore attentissimo e ha un fisico possente, è una bella cantonata. E’ forte a fare il difensore, bravo anche a impostare perché è un calciatore pulito: traspare questa personalità, nonostante sia giovanissimo. A noi fa piacere vedere ragazzi che si mettono in mostra, che fanno vedere il loro talento e talentuoso può essere anche un difensore che fa giocare sporco tutti coloro che gli sono davanti.
Sulla Roma, dico prima di tutto che a mie dispiace perché lì ci sono stato diverso tempo e quando sono in un posto mi innamoro di tante cose, gli ho dato tutto me stesso. Lo trovo riduttivo ora venire a parlare di ciò che sta succedendo, ma preferisco non fare ulteriore casino e stare buono. Credo abbia la squadra per uscire da questo momento”.
Kean ha trovato la sua definitiva consacrazione? Perché la convocazione di Savona?
“Kean è il calciatore che somiglia di più a ciò che è accaduto al nostro gruppo, ha avuto questa crescita abbastanza veloce. Ha evidenziato la convinzione di avere qualità, è davvero forte il messaggio che manda quando gioca. Questo prendersi per mano è successo un po’ a tutta la squadra. Savona l’ho chiamato perché sono curioso di conoscerlo, è la stessa cosa di altre volte: è un giocatore emergente e gioca titolare nella Juventus, spinge e sa spingere. Può fare anche il braccetto e puoi cambiarlo con Di Lorenzo. Conosciamo uno in più con grandi dote calcistiche e umane”.
Quanto questo abbassamento dell’età sta incidendo sul cambio della Nazionale? Qual è il ruolo dello sport in questo momento delicato per il mondo?
“Dopo la sconfitta contro la Svizzera mi avete subito chiesto cosa avrei fatto e in quell’occasione risposi che avrei abbassato l’età media della Nazionale e così ho fatto. Poi se si decide di rimanere qualche idea devi averla e portarla avanti e mi sembra che qualcosa si sia indovinato perché vedo tutti ben concentrati. Noi dobbiamo sostenerli e tirar fuori il loro talento. Alla seconda domanda rispondo che dobbiamo far vedere di essere persone sensibili e quando si può sostenere, aiutare coloro che ne hanno bisogno, è importante farlo.
Non dobbiamo essere superficiali e far vedere che il calcio è in mano a persone serie, non a bambini viziati. Dobbiamo impegnarci profondamente perché il calcio è uno sport molto serio che può essere usato anche per altri fini. E poi bisogna rifare gli stadi, è una cosa che metto in mezzo ogni volta che mi pare… Non si possono vedere partite in questi stadi qui. Noi in generale siamo indietro e dobbiamo metterci al passo con gli altri”.
Nations League
Ultim’ora Spagna: Pau Torres lascia il ritiro
Il difensore spagnolo, in queste ore, ha lasciato il ritiro della nazionale per un problema fisico. Scopri con noi i dettagli sull’infortunio di Pau Torres.
Il difensore dell’Aston Villa non sarà a disposizione per le due gare di Nations League. Pau Torres ha lasciato in queste ore il ritiro della Nazionale spagnola per tornare in Inghilterra.
Le condizioni di Pau Torres
Nonostante l’infortunio muscolare riportato nell’ultima partita di Premier League contro il Liverpool, De la Fuente aveva comunque deciso di convocare il giocatore. Tuttavia, a seguito degli accertamenti medici, è emerso un fastidio muscolare di lieve intensità, che, pur non essendo particolarmente grave, ha portato la Nazionale a decidere per il rientro del giocatore. Il calciatore continuerà le terapie in Inghilterra per recuperare in vista delle sfide dopo la sosta.
Nations League
Francia, scelto il nuovo capitano
La Francia si prepara alla sfida di Nations League contro Israele valevole per la quinta giornata. Scelto per la sfida chi porterà la fascia di capitano.
Come riportato da RMC sport sembra con tutta probabilità fatta la scelta sul nuovo capitano della Francia, almeno per quelle che saranno le prossime partite di Nations League. Deschamps ha le idee chiare viste le assenze in rosa.
Francia, la scelta di Deschamps
Non saranno della sfida Kilyan Mbappe e Tchouameni: il primo fuori per scelta tecnica mentre il secondo alle prese con un infortunio alla caviglia. Per questo la fascia da capitano sarà sul braccio di Kanté, centrocampista tra i più esperti della spedizione con le sue 63 presenze. Il che permetterebbe, a detta dell’allenatore transalpino, di responsabilizzare la squadra.
Nations League
Macedonia-Lettonia: probabili formazioni e dove vederla
Macedonia-Lettonia è un altro dei match validi per la 5° giornata di Nations League. Il calcio d’inizio è previsto giovedì 14 novembre alle ore 20:45.
La Macedonia guida il gruppo C4 della Nations League con 10 punti, mantenendo il comando della classifica. Una vittoria nella prossima partita le permetterebbe di consolidare ulteriormente il primo posto, incrementando il vantaggio sull’Armenia e avvicinandosi alla qualificazione.
La Lettonia, attualmente a quota 4 punti, condivide il secondo posto con l’Armenia, ma si trova in svantaggio per differenza reti. Vincendo il prossimo incontro, avrebbe l’occasione di rilanciare le sue ambizioni di qualificazione, riuscendo nell’impresa di battere la Macedonia, finora la squadra più dominante del girone.
Qui Macedonia
Il mister Milovski schiererà in campo un 4-2-3-1. In porta ci sarà Dimitrievski e avanti a lui la linea a 4 composta da Dimoski, Musliu, Serafimov e Askovski. In mediana partiranno titolari Babunski e Alimi. L’attacco infine vedrà dall’inizio Churlinov, Bardhi ed Elmas, a sostegno di Miovski.
Qui Lettonia
La squadra di Nicolato risponderà con un 3-4-1-2. I pali saranno difesi da Matrevics, mentre il terzetto difensivo sarà composto da Balodis, Tobers e Jukovskis. Il centrocampo sarà formato da Zelenkovs, Saveljevs, Ciganiks e Savalnieks. Infine Varslavans coprirà il ruolo di trequartista, alle spelle di Gutkovskis e Ikaunieks.
Probabili formazioni Macedonia-Lettonia
MACEDONIA DEL NORD (4-2-3-1): Dimitrievski; Dimoski, Musliu, Serafimov, Askovski; Babunski, Alimi; Churlinov, Bardhi, Elmas; Miovski. All. Milovski
LETTONIA (3-4-1-2): Matrevics; Balodis, Tobers, Jukovskis; Zelenkovs, Saveljevs, Ciganiks, Savalnieks; Varslavans; Gutkovskis, Ikaunieks. All. Nicolato
Dove vedere Macedonia-Lettonia
Il match Macedonia-Lettonia potrà essere seguito giovedì 14 novembre, alle ore 20.45, sul sito di UEFA TV che trasmetterà la partita in streaming.
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