Italia: il CT Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa presentando Israele-Italia, match in programma domani, lunedì 9 settembre, alle ore 20:45.
Il commissario tecnico azzurro, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita Italia- Israele. Secondo match della fase a gironi di Nations League, in programma domani, lunedì 9 settembre, alle ore 20:45.
Di seguito le dichiarazioni del CT azzurro:
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“E’ difficile riproporre in blocco la squadra di venerdì, smaltire la fatica a distanza di due giorni è impossibile. Ora vediamo come stanno, ma ci sta che cambierò 3-4-5 calciatori“.
“Eravamo tutti a braccia aperte pronti ad accoglierlo, per noi è un giocatore importante viste le sue qualità. Ora ce l’abbiamo, s’è rivisto un Tonali nuovo, molto voglioso di far vedere la sua qualità di calciatore, un Tonali che ha la capacità di aiutare tutti in campo perché sa fare tutto. E poi i compagni di squadra gli vogliono molto bene, averlo ritrovato nello spogliatoio anche per gli altri è stato motivo di grande piacere“.
“Bastoni domani gioca perché poi togliere sia lui che Calafiori diventa complicato.
E‘ quello che ha più esperienza, ha cose che possono far bene a tutta la squadra.
Frattesi è da valutare nell’allenamento di oggi, ma lui dice di stare bene e di essere pulito.
E’ stato sostituito prima, è stato risparmiato del pezzo più pericoloso da smaltire.
C’è da vedere un po’ l’allenamento”.
“Loro saranno determinati nel voler far vedere il loro problema sociale, viste le difficoltà che stanno vivendo metteranno in campo il doppio della voglia che ci vuole.
Vorranno dare una risposta alle difficoltà che hanno“.
“Sento fare discorsi contrastanti sul discorso che ci riguarda come Nazionale.
Io parto sempre da un mio pensiero, ovvero che una Nazione come l’Italia avrà sempre 20 giocatori per comporre una squadra forte.
Questi presupposti ci saranno sempre, al netto del periodo. Magari bisogna essere bravi a capire i momenti, ad esempio in questo periodo qui non abbiamo il vero purosangue da un punto di vista tecnico-calcistico, non abbiamo Baggio, Del Piero o Totti.
Ma ne abbiamo tanti che sanno fare molte cose, che sanno adattarsi, un calcio di sentimento e di sacrificio. E queste cose possono fare la differenza.
Si torna ad essere più disponibili a saper fare tutti e a prendersi le responsabilità di squadra. Venerdì più che squadra siamo stati fratelli
che hanno composto una squadra e quella è la chiave che trova la soluzione a qualsiasi difficoltà che hai”.Aggiornato al 08/09/2024 18:12
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