Momenti di panico all’Amsterdam Arena, dopo che Adam Szalai (collaboratore di Marco Rossi) è crollato a terra in seguito ad un malore.
Ieri sera, all’Amsterdam Arena, si è giocata Olanda-Ungheria. Match valevole per la quinta giornata della Lega A (Gruppo 3) di Nations League, con gli olandesi che alla fine hanno trionfato sugli ungheresi per 4-0.
Al 12esimo minuto del primo tempo, l’arbitro (il signor Jesus Gil Manzano) è stato costretto a fermare un gioco per un malore occorso ad Adam Szalai. Ex-centravanti della Nazionale Ungherese sino all’anno scorso e attuale collaboratore del CT Marco Rossi. Attimi di paura e panico ad Amsterdam, con il gioco che è stato fermo per diversi minuti mentre lo staff medico dell’Ungheria provvedeva a soccorrere uno Szalai fermo a terra.
La preoccupazione era palpabile, con il capitano della Selezione Ungherese (il trequartista del Liverpool Dominik Szoboszlai) ripreso dalle telecamere mentre era in lacrime. Per lui si è temuto il peggio, con lo spettro del malore occorso ad Eriksen agli Europei del 2021 ancora vivido nelle menti di tutti, ma per fortuna Szalai pare stare bene. O almeno così ha detto Marco Rossi nel post-partita, cercando di tranquillizzare tutti.
“Adam non è in pericolo di vita, speriamo per lui che vada tutto per il meglio“. Alle sue parole ha fatto seguito il comunicato della Federazione Ungherese, che ha espresso quanto segue: “Adam Szalai è stabile e cosciente, è stato portato in ambulanza in un ospedale di Amsterdam per accertamenti”.
Nella confusione generale, con i sanitari ungheresi che avevano costruito una sorta di barriera umana (com’è ormai consuetudine in questo caso) attorno al collaboratore di Marco Rossi, l’arbitro Gil Manzano era stato richiamato al VAR per una On Field Review
. Il motivo della chiamata? Un fallo di mano, avvenuto nell’azione immediatamente precedente al momento in cui si è fermato il gioco per soccorrere Szalai.Alla ripresa del gioco, Wout Weghorst si è presentato dal dischetto e ha trasformato con freddezza. Tuttavia, i media di entrambi i paesi hanno criticato l’esultanza di Weghorst e dei giocatori olandesi. Essi l’hanno infatti definita “inadatta” al momento emotivo della partita, con Weghorst che è stato “attaccato” anche dal suo connazionale van der Vaart: “Sembrava avesse segnato in finale di Champions, è stato stomachevole“.
Il CT olandese, Ronald Koeman, ha voluto però difendere il suo giocatore nel post-partita: “C’è qualcosa di strano nell’essere felici dopo aver segnato un gol? Devi essere felice dopo aver segnato un rigore. E’ facile dire che non avrebbe dovuto esultare, ma i giocatori ungheresi erano d’accordo nel continuare la partita.
Wout non ha pensato nemmeno per un momento a quello che è successo, com’è normale che sia dopo che si è deciso di continuare la partita. I giocatori ungheresi non erano infastiditi dalla nostra esultanza e a fine partita ci siamo scambiati le maglie negli spogliatoi, è un caso montato sul nulla”.
L’Olanda ha poi vinto 4-0. Alla rete del centravanti dell’Ajax ha fatto seguito quella di Gakpo (sempre su rigore) prima di quelle di due giocatori di Serie A: Dumfries dell’Inter e Koopmeiners della Juventus. A una gara dal termine i tulipani sono secondi in classifica con 8 punti, 3 in più dell’Ungheria e 5 in meno della Germania.
Aggiornato al 17/11/2024 11:36
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