Dutch football player Memphis Depay of Olympique Lyonnais attends a press conference for the Nanjing match of the 2017 International Champions Cup China against Inter Milan in Nanjing city, east China's Jiangsu province, 23 July 2017.
Il 31enne torna a vestire la maglia dell’Olanda dopo 8 mesi dall’ultima volta e punta un traguardo: le 100 presenze con la rappresentativa olandese.
La storia di Memphis Depay e l’Olanda continua. Per la prima volta dagli Europei 2024 l’ex Barca, tra le tante squadre in cui ha giocato, fa ritorno nella Nazionale Orange per la doppia sfida alla Spagna nei quarti di finale di Nations League.
“Ogni volta che vengo qui, mi sento sotto pressione. Ci sono sempre persone che dubitano e pensano che le cose dovrebbero essere diverse. Lo sento dire ogni anno. Non ho troppe aspettative, cerco di impegnarmi al massimo e di divertirmi ogni volta. Alla fine della gara vedremo cosa sono riuscito a portare agli Oranje. Al momento sento di avere ancora valore. Certo, non gioco da un po’, ma non mi sento inferiore a quello che faccio ora”. Con queste parole si è espresso il classe 94′ in forza al Corinthians.
Proprio sul campionato brasiliano si è voluto soffermare: “Quando sono entrato nel campionato brasiliano, tutti si chiedevano: ‘Cosa farà Memphis?’ Una squadra in situazione di retrocessione è motivo di preoccupazione. Ma in due mesi abbiamo ribaltato completamente la situazione. Alla fine, è stato grazie alle mie qualità calcistiche che il CT della nazionale ha scelto di venire in Brasile e ha voluto vedere il Brasile da vicino. Ciò è ovviamente molto apprezzabile. Non è stata una scelta facile. Nel corso della mia carriera ho giocato per alcuni grandi club. Ma mi è piaciuto. Naturalmente c’era un rischio. Il club era molto indietro rispetto alla concorrenza, non sapevamo cosa aspettarci, avevamo un presentimento e avevamo sentito parlare dell’importanza del club. Ma non conoscevamo la struttura, non conoscevamo la concorrenza. Alla fine ho fatto il grande passo. (…).
Il nativo di Moordrecht ha poi proseguito il suo pensiero sul Brasilerao: “Penso che il campionato brasiliano sia tra i primi 5 al mondo. Facciamo affidamento esclusivamente sul talento, sullo spirito combattivo e sul fisico. Le condizioni di gioco. Dopo ogni partita ci pesiamo e perdo tre chili in un’ora e mezza. Le condizioni sono diverse. Il campionato non potrà che crescere negli anni a venire. Vediamo anche che tutti i talenti partono per l’Europa. Personalmente sono rimasto sorpreso e penso che si adatti al mio background. Gli stadi sono pieni. Ho suonato davanti a 100.000 persone al Camp Nou o a 90.000 all’Old Trafford, ma quello che viviamo qui è completamente diverso”.
Grazie a questa possibilità Depay può rincorrere un traguardo importante a livello di Nazionale: le 100 presenze. Come riporta La Dernière Heure, se giocasse entrambe le gare con la Spagna le raggiungerebbe e si unirebbe ad un piccolo gruppo di compagni. Tra questi ci sarebbero: Wesley Sneijder (134 presenze), Edwin van der Sar (130), Frank de Boer (112), Rafael van der Vaart (109), Daley Blind (108), Giovanni van Bronckhorst (106), Dirk Kuyt (104), Robin van Persie (102) e Philip Cocu (100).
Aggiornato al 20/03/2025 12:03
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