Competizioni
Scarpa d’Oro: Kane guida la classifica, Lautaro insegue
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1 anno fail

La lotta per conquistare la scarpa d’Oro continua: Kane rimane saldo in vetta, Lautaro e gli altri attaccanti inseguono ben distaccati.
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Scarpa d’Oro, la situazione
La situazione relativa alla classifica per la Scarpa d’Oro, vede sempre l’attaccante del Bayern Monaco Harry Kane in vetta alla classifica con Lautaro Martinez e Mbappe che inseguono.
A rappresentare la Serie A non c’è solo l’attaccante dell’Inter ma in classifica è presente anche l’attaccante della Juventus Dusan Vlahovic grazie ai suoi 15 gol in 24 partite.
Di seguito tutta la classifica completa della Scarpa d’Oro:
1. Harry Kane (Bayern) 54
2. Lautaro Martinez (Inter) 46
3. Kylian Mbappe (PSG) 42
4. Serhou Guirassy (Stoccarda) 40
5. Akor Adams (Lillestrom e Montpellier) 36,5
6. Amahl Pellegrino (Bodo/Glimt) 36
6. Erling Haaland (Manchester City) 36
8. Lois Openda (Lipsia) 34
9. Luuk De Jong (PSV) 33
9. Kevin Denkey (Cercle Brugge) 33
11. Jude Bellingham (Real Madrid) 32
11. Ollie Watkins (Aston Villa) 32
13. Vangelis Pavlidis (AZ) 31,5
14. Santiago Gimenez (Feyenoord) 30
14. Mohamed Salah (Liverpool) 30
14. Lawrence Shankland (Hearts) 30
14. Dusan Vlahovic (Juventus) 30
14. Borja Mayoral (Getafe) 30
19. Deniz Undav (Stoccarda) 28
19. Artem Dovbyk (Girona) 28
19. Ermedin Demirovic (Augsburg) 28
19. Alvaro Morata (Atletico Madrid) 28
19. Dominic Solanke (Bournemouth) 28
19. Jarrod Bowen (West Ham) 28
19. Ante Budimir (Osasuna) 28
Mondiali
Ancelotti, clamoroso in Brasile: Rodrigues destituito dalla presidenza
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6 ore fail
16/05/2025
Un tribunale di Rio de Janeiro ha destituito Rodrigues dalla presidenza della Federcalcio brasiliana, mettendo in bilico l’incarico di Carlo Ancelotti.
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Carlo Ancelotti e il Brasile: un’avventura che inizia in modo sorprendente. Un tribunale di Rio de Janeiro ha infatti ordinato la rimozione di Ednaldo Rodrigues dalla carica di presidente della Federcalcio brasiliana (Cbf), dichiarando ‘nullo’ l’accordo che lo ha mantenuto in carica. Questa decisione ha creato una situazione inaspettata per i tifosi, il calcio brasiliano e, in particolare, per Ancelotti stesso. L’ex allenatore di Milan e Real Madrid era stato nominato nuovo commissario tecnico del Brasile solo tre giorni prima di questa notizia.
Il tribunale ha disposto la destituzione immediata di Ednaldo Rodrigues, accusato di aver manipolato un documento per garantirsi la rielezione. Questo potrebbe avere ripercussioni anche sul futuro di Ancelotti come allenatore della selezione brasiliana.

Carlo Ancelotti ( foto KEYPRESS )
Brasile, ecco Ancelotti
“Allenerò il Brasile a partire dal 26 maggio. Come accade per ogni cosa nella vita, prima o poi arriva la fine. Mi sono davvero goduto il tempo trascorso qui.” Con queste parole Carlo Ancelotti, lo scorso 13 maggio, ha commentato il suo imminente incarico da commissario tecnico della selezione brasiliana. Un incarico che ora pare essere in bilico non per volontà dell’allenatore, ma per le decisioni del tribunale brasiliano.
L’allenatore ha salutato la Spagna dopo diversi anni. “Questa storia finisce per molte ragioni. Forse il club ha bisogno di una nuova spinta. Non ne faccio un dramma. Sarò un tifoso del Real Madrid a vita” ha aggiunto.
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Fonte: [Gianluca Di Marzio]
Champions League
Champions League, 15/05/02: la coppa di Zinedine Zidane
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1 giorno fail
15/05/2025
Il 15 maggio del 2002 i Blancos alzavano la Champions League per la nona volta grazie ad una meravigliosa perla del francese di origine algerina.
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Nella cornice dell’Hamden Park di Glasgow il Real Madrid, all’epoca guidato dal CT Del Bosque, batteva in una gara tiratissima un Bayer Leverkusen tenace e mai domo.

ROME, ITALY – FEBRUARY 2016 : Zinedine Zidane during fotball match of Uefa Champions League 2015/2016 last-16 between A.s. Roma vs Real Madrid at the Olimpic Stadium on Februry 17, 2016 in Rome.
Champions League: il capolavoro di Zizou
Ovviamente, sulla carta, sembrava di assistere al classico Davide contro Golia. Da una parte i Galacticos del Real Madrid, alla ricerca della vittoria numero nove nel torneo. D’all’altra l’operaio Bayer Leverkusen, vero e proprio outsider del torneo, alla prima possibilità di alzare la coppa dalle grandi orecchie. Il mondo del calcio si apprestava a godersi quest’ultimo appuntamento per club prima dell’attesissimo mondiale di Corea e Giappone. Manifestazione che avrebbe visto affrontarsi quella generazione di fenomeni provenienti da molti dei Paesi dalla grande tradizione calcistica. Generazione di cui fa parte, tra gli altri, Zinedine Zidane.
La notte di Zizou
Tradizione vs novità, questo era Real Madrid-Bayer Leverkusen. I Blancos potevano contare su campioni di caratura elevatissima. La squadra tedesca invece, arrivava all’ultimo appuntamento della competizione trascinata dal fortissimo centrocampista tedesco Ballack, ma niente più.
Ma come succede nella maggior parte di queste situazioni: in campo non ci vanno i valori o i nomi. C’è da dire che la compagine tedesca non creerà molte grane al Real.
Ma comunque resterà negli annali della competizione per una prodezza balistica quasi indescrivibile. La partita più importante del calcio europeo quella sera diventa una cornice per contenere uno dei gol più belli di sempre: quello di Zidane.
Nel corso del primo tempo il Real Madrid va in vantaggio dopo meno di 10 minuti con il solito Raul Gonzalez Blanco. Per poi essere raggiunto al quattordicesimo dal pareggio firmato dal difensore brasiliano Lucio (un passato anche all’Inter).
Quando la prima frazione sta per volgere al termine arriva il guizzo, la pennellata d’artista che mette la firma su un gol capolavoro. Santiago Solari fa involare sulla fascia Roberto Carlos, che brucia sullo scatto Sebescen e mette al centro, dove Zidane con una girata eccezionale di mancino spedisce il pallone all’incrocio dei pali difeso da Butt. Esecuzione che ha ancor più dell’incredibile visto che il francese, in teoria, sarebbe destrorso.
Ancora oggi per molti rimane il gol più bello della storia della finale di Champions League. Probabilmente insidiato solamente dalla meravigliosa rovesciata di Gareth Bale molti anni più tardi contro il Liverpool.
Il secondo tempo si trascina senza troppe emozioni come se, quel gol, abbia messo già il sigillo sulla partita. Il Real alzerà così la sua nona Champions League/Coppa dei Campioni. Ma Zizou si toglierà dalla spalla una scimmia molto ingombrante. Lui che, fino a quel momento, era uscito sconfitto in finale di Coppa Uefa con il Bordeaux e due volte con la Juventus in Champions.
23 anni sono passati, ma chi ha visto quella partita non può aver dimenticato una rete da extraterrestre.
Champions League
All’Inter un premio di 10 milioni per vincere la Champions
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6 giorni fail
10/05/2025
L’Inter vuole la Champions League e il club, per motivare maggiormente i suoi, è disposto a stanziare la cifra record di 10 milioni come incentivo alla vittoria
Siamo agli sgoccioli del Campionato di Serie A e i nerazzurri sono ancora impegnati su due fronti: le ultime tre partite in Campionato per provare a raggiungere il primo posto e strappare lo Scudetto al Napoli (per nulla facile!) e poi giocarsi l’ultima gara in Champions League contro il PSG.
La testa degli interisti è a mille e gli occhi sono puntati sulle prossime partite dove l’Inter si gioca una stagione che, comunque vada, ha giocato davvero al massimo. Il 31 maggio sarà la volta del match a Monaco di Baviera dove gli undici titolari (più riserve ) e il mister Simone Inzaghi si giocano un traguardo importantissimo.
Si cerca, infatti, di dimenticare la serata di due anni fa dove il club nerazzurro perse la finale (in quell’occasione si giocava ad Istanbul contro il Manchester City. Il club del Biscione vuole alzare la Coppa della Champions League e, in cambio, ha offerto un premio di 10 milioni ai suoi combattenti.

LAUTARO MARTINEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come stanno i giocatori dell’Inter in vista del match contro il PSG
Perciò ogni giocatore, in caso di vittoria, si porterete a casa un gruzzolo niente male: quegli 10 milioni saranno divisi per tutta la rosa nerazzurra (che si sommerebbe ad una quota già preventivamente stabilita dal club, per tutti, ad inizio stagione) e che dovrebbe portare a circa 400.000 euro lordi a testa.
Ora gli undici titolari, e le riserve, saranno chiamate all’impresa che porterebbe la squadra alla leggenda in Italia, e che è un traguardo tutt’altro che semplice: battere la squadra di Luis Enrique. Il PSG è certamente una squadra fortissima ma non imbattibile e dopo il passaggio del turno contro il Barcellona il gruppo ci crede.
Lautaro Martinez e compagni sono convintissimi e questa potrebbe essere la vera chiave di volta per raggiungere un traguardo preziosissimo nel calcio europeo.
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