Conference League
Fiorentina, i convocati di Italiano | Assente Beltran, il motivo
La Fiorentina è pronta a volare verso la Serbia dove domani sfiderà il Cukaricki a Leskovac per il quarto turno di Conference League.
La società gigliata ha comunicato i convocati di Italiano, questo l’elenco: Amatucci, Barak, Biraghi, Bonaventura, Brekalo, Christensen, Comuzzo, Duncan, Gonzalez, Ikone, Infantino, Kouame, Lopez, Mandragora, Martinelli, Quarta, Milenkovic, Mina, Nzola, Parisi, Pierozzi, Arthur, Ranieri, Sottil, Terracciano.
Spicca l’assenza dell’argentino Beltran, che la Fiorentina ha spiegato la motivazione con un report: ACF Fiorentina comunica che il calciatore Lucas Beltran non è stato convocato per la partita di Conference League di domani contro il Cukaricki a causa di un trauma contusivo all’emicostato sinistro riportato nella partita di domenica sera. Il calciatore, in miglioramento, rimarrà a lavorare al Viola Park in vista dei prossimi impegni.
Conference League
Conference League, la designazione arbitrale della Fiorentina
La Fiorentina sta vivendo un momento di forma eccezionale e giovedì affronterà in Conference League i ciprioti del Pafos: ecco chi sarà il fischietto del match.
Archiviata la vittoria in trasferta contro il Como, la Fiorentina di mister Palladino si appresta all’esame Pafos in Conference League. Il match, valido per la quarta giornata della competizione europea, è in programma giovedì 28 novembre alle ore 21:00 all’Artemio Franchi di Firenze.
La direzione della sfida tra le due formazioni è stata affidata al norvegese Espen Eskås. A coadiuvare il fischietto ci saranno i connazionali Jan Erik Engan e Isaak Elias Bashevkin. Quarto ufficiale sarà Daniel Higraff, mentre in sala video ci saranno come VAR Tom Harald Hagen e AVAR Kristoffer Hagenes.
Conference League
Apoel-Fiorentina 2-1: Goal e Highlights
Allo Stadio NEO GSP l’Apoel di Manolo Jimenez ospita la Fiorentina di Raffaele Palladino. L’incontro è valevole per la terza giornata di Conference League.
Di seguito i gol e gli highlights del match.
Apoel-Fiorentina, Goal & Highlights
Conference League
La Fiorentina non può vincerle tutte: critiche esagerate dopo ieri sera?
La Fiorentina perde la sua seconda gara ufficiale e fioccano le critiche. Analizzando quest’ultime, vi diamo la nostra versione dei fatti.
La Fiorentina, tra Campionato e Conference League, veniva da 8 vittorie ed un pareggio ed aveva perso una sola gara ufficiale (a Bergamo, dopo aver condotto la partita per quasi tutto il primo tempo): ci può stare, quindi, una defaillance.
In giro si stanno facendo tante, forse troppe, critiche al primo ostacolo e questo non lo troviamo giusto. Fin qui la stagione viola è e rimane senz’altro positiva.
È vero che ieri si giocava in casa di una squadra non eccelsa, ma schierare 10 riserve su 11, a nostro modesto parere, non te lo puoi permettere in nessuna competizione al Mondo. Anche perché se schieri tutti giocatori che mai, o quasi, hanno disputato un incontro insieme, specie in difesa, saltano tutti gli automatismi della compagine titolare. Forse far riposare un po’ alla volta i componenti della rosa sarebbe stata una scelta meno traumatica. I ciprioti hanno poi preparato il match come quello della vita, per il prestigio che darà loro in questi giorni di festa (visto il compleanno numero 98 della società).
Giusto comunque dare priorità al Campionato, ci sta di perdere una gara dopo nove risultati utili consecutivi. Perciò ora la testa andrà senz’altro al Verona, dove la Viola ha un’altra occasione per migliorare ulteriormente la classifica, andando a vedere il calendario delle sue concorrenti verso l’Europa.
Concludiamo con due battute sui singoli. Palladino sta cercando di recuperare e rendere arruolabili per il Campionato almeno qualcuna delle riserve e disposizione. Sottil è entrato nel giro dei titolari, complici anche le assenze a centrocampo che hanno fatto tornare a giocare Bove in mezzo, ed anche Ikoné sembra in ripresa.
Male, anzi, molto male Kayode, che però resta un patrimonio della Fiorentina, da difendere e recuperare con le unghie e con i denti, così come quello di Parisi, dove la mancanza di fiducia, di Italiano prima e Palladino poi, ne ha minato le certezze.
Leggendo i commenti sui social, poi, aspettiamo a bocciare dopo 3, 4 o 5 partite giocatori giovani provenienti da un calcio molto diverso come Moreno e Richardson. Diamogli almeno qualche altro mese di tempo. Il primo, ad esempio, oltre a provenire da un mondo molto diverso, ha sempre giocato in una difesa a 3.
Insomma, si è perso una partita, ma non bisogna fare drammi.
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