Coppa Italia
Inter-Udinese, Runjaić: “Il primo gol un nostro regalo, dobbiamo crescere ancora. Su Sanchez…”
Al termine di Inter-Udinese, il tecnico bianconero, Kosta Runjaić, è intervenuto ai microfoni di Mediaset per commentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico tedesco dopo la sconfitta in Inter–Udinese e l’eliminazione dalla Coppa Italia.
Inter-Udinese, le parole di Runjaić
Quali sensazioni le ha trasmesso la formazione nerazzurra? Quanto influisce poter contare su Sanchez?
“Non è mai semplice misurarsi con l’Inter, ne eravamo consapevoli. È essenziale continuare a lavorare sodo e mantenere fiducia nel percorso che stiamo intraprendendo. Se concedi loro opportunità, vieni punito e diventa complicato recuperare la gara. Se concediamo gol semplici, non è possibile rimettere in piedi la partita.
Siamo contenti che Alexis sia tornato a disposizione, ci ha portato qualità e leadership, e dovremo proteggerlo, avanzando gradualmente nel suo recupero. Affronteremo nuovamente l’Inter in primavera, e questa partita ci offrirà un bagaglio di esperienza da cui trarre insegnamento”.
Qual è stata la ragione della sostituzione di Bijol in Inter-Udinese?
“Stavo già valutando le rotazioni prima del fischio d’inizio. Non presentava alcun problema fisico, ma aveva bisogno di riposare dato che ha giocato costantemente. Lovric dovrebbe tornare a disposizione a Firenze e anche Pajero è prossimo al pieno recupero”.
Che opinione ha maturato sul livello della Serie A fino ad ora?
“La Serie A rientra tra i migliori quattro campionati. Ogni sfida rappresenta un’occasione di crescita, e sono lieto di poter lavorare in questa competizione”.
Coppa Italia
Coppa Italia, il quadro completo dei quarti di finale
Con il match di ieri tra Inter ed Udinese, che ha visto trionfare i nerazzurri, si sono conclusi gli ottavi della Coppa Italia. Ecco il quadro dei quarti.
La Coppa Italia entra nel vivo. Dopo la gara di San Siro tra Inter ed Udinese, terminata 2-0 a favore dei nerazzurri, si sono conclusi gli ottavi di finale della competizione.
Come da pronostico sono passate quasi tutte le big, con Fiorentina e Napoli che si sono dovuti arrendere rispettivamente all’Empoli e alla Lazio. Il Bologna di Italiano, due settimane fa, tra le sue mura amiche ha rifilato un netto 4-0 al Monza di Nesta, mentre il Milan si è abbattuto sul Sassuolo, capolista in Serie B, con un roboante 6-1.
Come già anticipato la Viola si è arresa all’Empoli nel derby toscano ai calci di rigore, dopo il 2-2 dei tempi regolamentari. Il Napoli, imbottito di riserve, all’Olimpico contro la Lazio è dovuta soccombere sotto i colpi di un Noslin in grande spolvero.
La seconda trance di ottavi, terminata appunto ieri, ha visto trionfare la Juventus per 4-0 contro il Cagliari, mentre l’Atalanta ha collezionato il suo terzo 6-1, eliminando il Cesena. La Roma ha risposto in maniera positiva dopo la sconfitta con il Como, buttando fuori dalla Coppa Italia la Sampdoria, in piena crisi di risultati. Infine l’Inter di Simone Inzaghi ha trionfato a San Siro contro l’Udinese.
Coppa Italia, il programma dei quarti di finale
I quarti di finale di Coppa Italia verranno giocati tutti nel 2025, divisi come gli ottavi in due settimane. I club infatti, scenderanno in campo il 5 e il 26 febbraio, in attesa di sapere con certezza dalla lega il calendario effettivo con gli orari delle gare. I quarti saranno le ultime gare che ad eliminazione diretta con i rigori dopo la parità nei 90′ minuti di gioco.
Gli accoppiamenti
- Juventus – Empoli
- Atalanta – Bologna
- Milan – Roma
- Inter – Lazio
La vincitrice della sfida dell’Allianz Stadium tra Juventus ed Empoli incrocerà il suo percorso in semifinale con la vincitrice della gara tra Atalanta e Bologna. Dall’altro lato del tabellone troviamo la doppia sfida Milano vs Roma: da una parte Milan – Roma e dall’altra Inter – Lazio.
Coppa Italia
Inter, da Arnautovic ad Asllani: Inzaghi trova una serata di grandi risposte
Inter, la vittoria per 2-0 sull’Udinese in Coppa Italia porta a Simone Inzaghi tre buone notizie. Le riserve convincono, e anche gli esperimenti.
Al di là del risultato di campo, che proietta l’Inter ai quarti di finale di Coppa Italia, Simone Inzaghi ottiene le risposte che cercava dai giocatori più in discussione.
Marko Arnautovic e Kristian Asllani, infatti, sono stati i protagonisti della sfida, grazie ai due gol che hanno consentito di infliggere la sconfitta all’Udinese.
La prestazione dell’austriaco, sotto la lente di ingrandimento, è servita a iniettare fiducia nel tecnico piacentino, alla ricerca di gol oltre la Thu-La. La rete è stata la ciliegina sulla torta, ma in generale sono stati l’approccio e l’intesa con i compagni a lanciare una sensazione positiva.
La stessa scia l’ha lasciata l’albanese, che si è tolto addirittura la soddisfazione di realizzare il cosiddetto gol olimpico, direttamente da calcio d’angolo. Paradosso dei paradossi, la prodezza è stata il meno di un match che ha visto l’ex Empoli disegnare geometrie degne di chi dovrebbe essere, da tre stagioni, il vice Calhanoglu.
Due ottime notizie e un risultato soddisfacente. Il giovedì nerazzurro non può che essere dolce, in attesa della sfida al Como di lunedì, quando i nerazzurri saranno chiamati a dimostrare, contro il Como, a non vanificare la prestazione esuberante ammirata contro la Lazio.
Coppa Italia
Inter-Udinese, Inzaghi: “Sono molto soddisfatto, dobbiamo proseguire su questa strada”
Al termine di Inter-Udinese, il tecnico nerazzurro, Simone Inzaghi, è intervenuto ai microfoni di Mediaset per commentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico piacentino dopo la vittoria in Inter–Udinese e la conseguente qualificazione al prossimo turno di Coppa Italia.
Inter-Udinese, le parole di Inzaghi
L’allenatore nerazzurro ha iniziato commentando la vittoria in Inter-Udinese:
“Era un ottavo di finale e, quando affermo di avere 25 titolari, lo credo davvero. Ogni giorno sono costretto a prendere delle decisioni per il bene dell’Inter. Oggi abbiamo lanciato un segnale positivo, disputando un match di spessore in cui rischiavamo molto: i ragazzi sono stati straordinari nell’interpretarla dal primo all’ultimo istante”.
Avete tratto qualche insegnamento dall’eliminazione contro il Bologna dello scorso anno?
“Lo abbiamo dichiarato sin dall’inizio: siamo consapevoli delle difficoltà, presenti e future, dovute ai tanti impegni. Tuttavia, ho la fortuna di guidare un gruppo straordinario e dobbiamo proseguire su questa strada, tenendo presente che tra quattro giorni scenderemo di nuovo in campo, poi il 28 un’altra volta e poi ci aspetta la Supercoppa. Sono indicazioni davvero incoraggianti”.
La vostra squadra dimostra di non soffrire mai, come spiegate questa capacità di tenere costante l’intensità?
“Si progredisce quotidianamente. Lunedì abbiamo ottenuto un successo netto, ma il giorno successivo lo abbiamo analizzato a fondo, perché nonostante la buona prestazione, c’erano aspetti da migliorare.
Questa sera ci siamo confrontati con un avversario di spessore, venuto qui per giocarsela seriamente: ho effettuato otto cambi rispetto a lunedì, ma non si è notata differenza. L’Udinese dispone di giocatori rilevanti e lo si è percepito, tuttavia la mia squadra è rimasta concentrata per tutta la gara. Sono estremamente soddisfatto della prestazione odierna”.
Alla luce della corsa serrata con Atalanta e Napoli, quanto conta per voi ricevere continue conferme sul piano della concentrazione e dell’aggressività?
“Senza dubbio noi stiamo spingendo forte, ma lo stesso vale per altre formazioni. Quelle che avete nominato, ma anche la Fiorentina, la Lazio, la Juventus, il Bologna e il Milan. Ho sempre sottolineato che il campionato sarebbe stato aperto, a differenza degli ultimi due anni. Le difficoltà sono continue e serve abilità nel recuperare energie.
Desidero sempre avere tutti i giocatori pronti, per questo sto facendo rotazioni: al momento abbiamo qualche problema in difesa, con Acerbi e Pavard fuori da un mese, elementi fondamentali. Questa sera ho richiesto un sacrificio a Bastoni, che è stato eccezionale, così come Bisseck, Darmian e De Vrij, che stanno garantendo grande affidabilità”.
Riguardo all’azione del gol che ha visto protagonisti Taremi e Arnautovic, si è trattato di istinto o di situazioni provate in allenamento? E a chi attribuirebbe il merito maggiore?
“Hanno fatto entrambi un lavoro eccellente, credo ci fosse ben poco di preparato, se non la conduzione che chiediamo sempre a Taremi.
Entrambi sono stati eccezionali, Taremi ha giocato alla grande e Arnautovic si è mosso in modo perfetto. Sono calciatori di livello internazionale e non mi sorprendono, proprio come non mi stupiscono le prove di Lautaro, Thuram o Correa. Devono proseguire su questa linea, consapevoli che ci attendono numerosi incontri e che tutti sono fondamentali per il nostro percorso”.
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